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Quattro titoli per il 'ritorno al cinema' di Godard

13 aprile 2010

Il ritorno al cinema di Jean-Luc Godard è segnato da alcuni titoli importanti tra cui Sauve qui peut (La vie) che domani, mercoledì 14 aprile, viene proposto alle ore 20 al Cinema Lumière, preceduto da un corto girato ‘attorno’ a questo film, per la retrospettiva integrale dedicata al regista franco-svizzero.
La seconda serata della sala di via Azzo Gardino ci riporta invece ad un passo precedente a questo ‘ritorno’ con un altro titolo del periodo dedicato alla ricerca e al video, Ici et ailleurs, inedito in Italia, cui seguirà un film de combat, Pravda.
Questi due lavori di Godard saranno introdotti da Giorgio Gattei, docente di Economia politica. Membro storico della Commissione Cinema, ha collaborato con la Cineteca dagli inizi ed ha firmato numerose schede del Cinema Roma tra gli anni Settanta e gli Ottanta

Jean-Luc Godard. Compositore di cinema
Mercoledì 14 aprile, Cinema Lumière (via Azzo Gardino 65)

Ore 20
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. Retour au cinéma
QUELQUES REMARQUES SUR LA REALISATION ET LA PRODUCTION DU FILM ‘SAUVE QUI PEUT (LA VIE)’ (Svizzera/1980) di Jean-Luc Godard (20’)
Primo esempio di un nuovo genere cinematografico: la videosceneggiatura, che racchiude gli assunti di ricerca da cui nascerà il film a venire. In questo caso, Godard parla di sovrimpressioni, ralenti e dissolvenze in un diario per immagini sull'ideazione di Si salvi chi può (la vita).
Versione originale sottotitoli italiani
a seguire
SAUVE QUI PEUT (LA VIE) (Francia-Svizzera/1980) di Jean-Luc Godard (89’)
Splendido ritorno di Godard al cinema narrativo e primo film girato anche nei paesaggi della ritrovata Svizzera. I percorsi di tre esistenze – il regista Godard (Jacques Dutronc), la sua amante (Nathalie Baye) e una prostituta (Isabelle Huppert) – confrontate alle dinamiche di sfruttamento e violenza della società. Dopo Vivre sa vie, Godard descrive di nuovo il sottobosco della prostituzione ma con freddezza e sarcasmo, come nella magnifica sequenza dell'orgia sadiana, organizzata come una catena di montaggio.
Versione originale sottotitoli italiani

Ore 22.15
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. Recherche et video
ICI ET AILLEURS (Francia/1970-74) di Jean-Luc Godard e Anne-Marie Miéville (55’)
Deriva dal progetto di Jusq'à la victoire, un film sulla Palestina iniziato nel 1970 e poi abbandonato. "Qui significa 'qui in Francia': il televisore trasmette delle immagini d'altrove su una cosa che laggiù si chiama la rivoluzione palestinese", dichiara Godard, che rimette in discussione l'idea del film precedente e gioca con alcune provocazioni: un sedere nudo associato a Kissinger, il cui nome si trasforma in SS: ‘de la politique et du cul’". Primo film realizzato con Anne-Marie Miéville. Inedito in Italia.
Copia proveniente da Cinémathèque de Toulouse
Versione originale sottotitoli italiani
a seguire
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. I film de Combat, il ’68
PRAVDA (Francia/1969) di Jean-Luc Godard e Jean-Henri Roger, firmato a posteriori dal gruppo Dziga Vertov (58’)
"Pravda è la verità, ma è anche il giornale ufficiale del 'revisionismo' (guarda, una parola che ha cambiato senso). Quindi Pravda è un film sulla menzogna. Ora, chi, in questo film, personifica la menzogna? Una speaker della televisione ceca. […] Quindi Pravda è un film sulla menzogna delle immagini e dei suoni. L'aspetto vertiginoso è che, da questo punto di vista, sia infinitamente reversibile: dato che le immagini sono quelle che sono (dei piani ‘documentari’ riportati dalla Cecoslovacchia […]) non hanno in se stesse nessun senso determinato: il gioco consiste nel farle parlare". (Jacques Aumont)
Introduce Giorgio Gattei

Ufficio Stampa:
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