Una retrospettiva per Maurice Pialat

L’adolescenza e i turbamenti della giovane Suzanne, raccontati da Maurice Pialat: è Ai nostri amori (sesto lungometraggio, realizzato dal regista francese nel 1983) il titolo che inaugura giovedì 1° aprile (ore 18, Cinema Lumière) la retrospettiva (curata dall’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, Alliance Française de Bologne e Cineteca di Bologna) dedicata a uno dei più raffinati e sensibili cineasti d’oltralpe, scomparso nel 2003.
Tre film, tutti in versione originale con sottotitoli italiani, che coprono il periodo dal 1983 al 1991, gli anni del meritato riconoscimento di pubblico e critica che soltanto in Italia ha avuto scarsa eco.
Pialat penetra la carne viva dei sentimenti, nelle loro correnti contraddittorie e conflittuali, rinunciando alla psicologia e al naturalismo e rivelando la natura profonda delle dinamiche e delle inquietudini che animano i personaggi attraverso le espressioni della corporalità e di un’inquieta emotività.
Completeranno la rassegna Van Gogh (martedì 6, ore 17.30), ritratto del maestro olandese, e Sotto il sole di Satana (mercoledì 7, ore 18), tratto dal romanzo di Georges Bernanos e vincitore della Palma d’Oro a Cannes nel 1987.

Giovedì 1° aprile, ore 18, Cinema Lumière
AI NOSTRI AMORI (À nos amours, Francia/1983) di Maurice Pialat (95’)
Girato, fra interruzioni e riprese, nell’arco di quasi un anno, il sesto lungometraggio di Pialat racconta la metamorfosi di un’adolescente, Suzanne, nel delicato periodo di passaggio in cui diventa donna. I numerosi incontri con uomini e ragazzi si alternano al turbolento rapporto con la madre e al profondo legame affettivo con il padre (interpretato dallo stesso Pialat). La forza di questo film ellittico e ‘fisico’ risiede nell’autenticità dei gesti, delle parole e degli sguardi dei personaggi che Pialat dirige intorno all’intensa presenza di una magnifica esordiente come Sandrine Bonnaire.
Versione originale sottotitoli italiani

Martedì 6 aprile, ore 17.30, Cinema Lumière
VAN GOGH (Francia/1991) di Maurice Pialat (158’)
In Pialat "c’è il sentimento che il male è fatto. E che il peggio deve venire. Vale a dire che ogni scena, ogni immagine di Van Gogh iscrive un male già compiuto, che lascia presagire il peggio. Noi siamo non solo i testimoni (Pialat è un cineasta etnografico) ma un po’ anche i complici. [...] Tra i momenti di piacere momentaneo [...] e la grevità inesorabile del tempo corroso dal dubbio, il dubbio che assale Jacques Dutronc (Van Gogh), c’è l’intrusione del male, della minaccia che incombe su tutto". (Serge Toubiana)
Versione originale sottotitoli italiani

Mercoledì 7 aprile, ore 18, Cinema Lumière
SOTTO IL SOLE DI SATANA (Sous le soleil de Satan, Francia/1987) di Maurice Pialat (93’)
Il romanzo di Bernanos è riletto da Pialat come la storia di un abate tormentato dai dubbi ed esiliato in una regione della Francia settentrionale, immersa in una luce ora cruda ora bluastra. I paesaggi naturali sono dominati dal freddo, dalla solitudine e da un'atmosfera carica di malessere e tensione, che si riflette nella fisicità dei personaggi, dal corpo possente e fragile di Depardieu, a quello febbrile di Mouchette (una splendida Sandrine Bonnaire), la cui ribellione conduce all’autodistruzione. Vincitore della Palma d’oro al festival di Cannes 1987, fu violentemente contestato.
Versione originale sottotitoli italiani

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