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L'amore secondo Godard

17 marzo 2010

Le mani parlano (e dicono molto). E possono anche far vietare un film ai minori di diciotto anni se sono mani che parlano d’amore.
Ruotano un po’ tutte attorno alle mani (nei posti sbagliati) le note di censura che nel 1969 hanno fatto scattare il divieto per l’episodio L’amore di Jean-Luc Godard, parte del film collettivo Amore e rabbia: "La commissione, in data 26/5/1969, ritenuto che sono stati apportati i seguenti tagli: 1) eliminazione della scena della mano dell’uomo sul davanti del pantalone della donna; 2) eliminata la scena della mano dell’uomo sotto l’accappatoio della donna mentre la stessa accarezza il braccio dell’uomo; 3) eliminate le due scene dove le mani dell’uomo e della donna sono intrecciate sul davanti del pantalone della donna; 4) eliminata tutta la scena del nudo femminile sdraiato sul fianco sinistro del giardino; come da lettera di impegno del 25/5/1969, che il contenuto dell’episodio Amore per le sequenze amorose (anche con scene di nudo), non consente la proiezione del film ai minori di anni diciotto".
Oggi sono passati più di quarant’anni e la Cineteca di Bologna ripropone le versioni originali di tutti i film di Jean-Luc Godard per l’integrale Jean-Luc Godard. Compositore di cinema. Anche L’amore, in programma domani, giovedì 18 marzo, al Cinema Lumière, alle ore 19.45, prima di Week-end, un uomo e una donna dal sabato alla domenica, pellicola realizzata da Godard nel 1967, passata anch’essa sotto le forche caudine della commissione censura che, vista la rappresentazione poco perbene fatta della coppia e del sistema borghese, preferisce non turbare i giovani italiani e vietare la visione anche questo film ai minori di diciotto anni.
A presentare Week-end, un uomo e una donna dal sabato alla domenica ci sarà Jean-Pierre Kalfon, attore dalla lunga carriera, cinematografica e televisiva, tra gli interpreti della pellicola.

La giornata di giovedì 18 marzo sarà tutta dedicata alla retrospettiva Jean-Luc Godard. Compositore di cinema: alle ore 17.45 vedremo infatti La gaia scienza (1968), mentre la serata si chiuderà con uno dei film amati da Godard, L’eclisse di Michelangelo Antonioni.
Il giorno seguente, invece, venerdì 19 marzo, alle ore 22.30, altro titolo godardiano, Una storia americana, noir che vede Anna Karina nei panni della protagonista.

Le vicende censorie legate alla distribuzione delle pellicole di Godard in Italia sono documentate dalla Cineteca di Bologna nell’ambito del progetto ItaliaTaglia, che dedica al regista francese una sezione ad hoc del proprio sito internet:
http://www.italiataglia.it/tagli_rassegna.

Giovedì 18 marzo, Cinema Lumière

Ore 17.45
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. I film de Combat, il’68
LA GAIA SCIENZA (Le Gai savoir, Francia-Germania/1968) di Jean-Luc Godard (95’)
Tabula rasa. Uno dei tanti ri-inizi di Godard. Un film ‘concentrato’: girato in uno studio televisivo, la notte. Due corpi immersi nel buio, illuminati da luci radenti e taglienti: Jean-Pierre Léaud e Juliet Berto. "Le Gai savoir è dunque un ABC. ABC della riflessione – nei due sensi del termine, perché ci troviamo al cinema e perché l’oggetto dello sforzo critico è in questo caso l’immagine stessa".
(Dominique Noguez)
Versione originale sottotitoli italiani

Ore 19.45
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. I film de Combat, il ’68
WEEK-END, UN UOMO E UNA DONNA DAL SABATO ALLA DOMENICA (Weekend, Francia
Italia/1967) di Jean-Luc Godard (95’)
Una coppia parte per passare il week-end fuori città. Non farà più ritorno. Film ‘trovato tra i rottami’, ‘perduto nel cosmo’. Un interminabile travelling riprende un ingorgo automobilistico da car crash. Weekend esce in sala il medesimo anno di Playtime (Tati). "Ognuno a modo suo, Playtime e Weekend mostrano l’americanizzazione della Francia nella sua organizzazione del tempo libero". (Dominique Noguez)
Versione originale sottotitoli italiani
Introduce Jean-Pierre Kalfon
precede
L’AMORE (Italia-Francia/1968) di Jean-Luc Godard (26’) – Episodio del film collettivo Amore e rabbia
Collezione di figure godardiane che attesta il momento critico, il passaggio verso un rinnovamento stilistico e politico. Una sorta di poema. "Film di puro godimento in cui i conflitti si cancellano di fronte a un’armonia originaria". (Bernard Eisenschitz)
Versione originale sottotitoli italiani
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale

Ore 22.15
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. La critica. Cinéma & Politique
L’ECLISSE (Italia/1961) di Michelangelo Antonioni (125’)
Le fredde architetture geometriche dell’Eur, le sequenze immerse nel completo silenzio, oppure nel caos della sala Borsa di Roma. Il film che chiude il famigerato trittico dell’incomunicabilità. "Il personaggio di Vittoria in L’eclisse è il contrario di quello di Giuliana. In L’eclisse Vittoria è una donna calma ed equilibrata, che riflette sulle sue azioni. La crisi in L’eclisse è una crisi dei sentimenti". (Michelangelo Antonioni intervistato da Jean-Luc Godard, Cahiers du cinéma, n. 160, 1964)
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale

Venerdì 19 marzo, ore 22.30, Cinema Lumière
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. Da "À bout de souffle" fino alle porte del ’68
UNA STORIA AMERICANA (Made in U.S.A., Francia/1966) di Jean-Luc Godard (110’)
Un noir anomalo ambientato in una città immaginaria della Francia. "Avevo appena rivisto Il grande sonno e mi è venuta l’idea di un ruolo alla Humprey Bogart interpretato da una donna, nel caso specifico da Anna Karina". (Jean- Luc Godard)
Versione originale, sottotitoli italiani

Ufficio Stampa:
Andrea Ravagnan
tel: (+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa2@comune.bologna.it

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