Omaggio a Lionel Rogosin
15 marzo 2010
Il secondo appuntamento del mese dedicato ai film restaurati e agli autori e generi da salvare domani, martedì 16 marzo avrà come assoluto protagonista al Cinema Lumière Lionel Rogosin, esponente di punta di quella stagione del New American Cinema più aperta all'analisi sociale e alla critica politica. Vedremo, in lingua originale con sottotitoli, i due suoi capolavori restaurati dal laboratorio L'Immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna: Come Back, Africa (ore 20,15), primo film sul Sudafrica dell'apartheid e prima apparizione sullo schermo della cantante Miriam Makeba, e On the Bowery (ore 22,15), ritratto del mondo allucinato degli alcolizzati newyorkesi.
Come Back Africa, che la Cineteca ha restaurato nel 2004 e presentato come evento speciale nella sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia di quell’anno, è contenuto anche nel cofanetto dedicato a Rogosin appena edito in Francia e che presto approderà anche in Italia, grazie alle Edizioni Cineteca di Bologna.
Come Back, Africa (USA/1960) di Lionel Rogosin, con attori non professionisti e la prima apparizione internazionale di Miriam Makeba.
Il restauro è stato voluto dagli eredi di Lionel Rogosin e promosso dalla Fondazione Officina Cinema Sud Est, con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e di Fabrica ed eseguito della Cineteca di Bologna presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata.
La pellicola segue le tristi vicende del giovane zulu Zacharia e di sua moglie Vinah nei loro molteplici spostamenti dopo aver abbandonato la campagna per la città alla ricerca di un lavoro per sopravvivere. Il film affronta anche la questione della violenza e della paura nella comunità nera nelle degradate townships (quartieri segregati), combinando scene di reportage documentario con la finzione. Interpretato dalla ‘gente di Johannesburg’, Come Back, Africa introduce per la prima volta a livello internazionale una giovanissima Miriam Makeba, già promettente cantante, alla quale il regista riserva alcuni minuti di pura esibizione canora. Rogosin fu costretto a girare la maggior parte del film con una cinepresa nascosta e ad inviare la pellicola clandestinamente al di fuori del paese ma le difficoltà continuarono anche dopo le riprese, tanto che il film fu condannato dai proprietari terrieri sudafricani e dalle imprese minerarie.
Martedì 16 marzo, Cinema Lumière
Ore 20.15
I martedì del Cinema Ritrovato. Film restaurati, autori e generi da svelare
COME BACK, AFRICA (USA/1960) di Lionel Rogosin (89’)
"Dovendo produrre Come Back, Africa, sapevo di dover prendere alcune decisioni inconciliabili. O mostrare la vera situazione del Sud Africa, che le autorità ovviamente non volevano vedere rappresentata, o cercare la massima qualità estetica e tecnica possibile. Ho deciso che la cosa più importante fosse offrire un ritratto fedele della situazione e che questo doveva essere un film incentrato essenzialmente sulle condizioni di vita che esistono nell’Unione del Sud Africa sotto la spietata politica dell’attuale regime". (Lionel Rogosin). In occasione della proiezione di Invictus di Clint Eastwood.
Versione originale sottotitoli italiani
Ore 22.15
I martedì del Cinema Ritrovato. Film restaurati, autori e generi da svelare
ON THE BOWERY (USA/1957) di Lionel Rogosin (66’)
"Rogosin scruta senza posa, implacabilmente, senza tema per la bruttezza umana, il selciato disseminato di cartacce, di rifiuti marci, sui quale vegetano, alcolizzati senza speranza, in questo settore dei tuguri newyorkesi, relitti del genere umano. Per questo suo primo film, ha vissuto con loro per sei mesi e fatto interpretare a queste creature la squallida vita di tutti i giorni ". (Lotte H. Eisner)
Restauro promosso dalla Rogosin Heritage Inc. ed eseguito presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata.
Versione originale sottotitoli italiani
Lionel Rogosin è nato a New York il 22 gennaio 1924 ed è deceduto a Los Angeles l'8 dicembre del 2000.
Figlio di una famiglia di emigranti russi ebrei divenuti ricchi industriali. Studia chimica alla Yale University e serve l'esercito come ingegnere durante la seconda guerra mondiale prima di unirsi agli affari di famiglia come responsabile della divisione tessile. Turbato dalla vista di scene del quartiere povero vicino alla sua casa di Greenwich e motivato da un forte stimolo creativo, usa i suoi soldi per produrre e dirigere On the Bowery (1956) un documentario di un'ora che ha avuto la nomination all'Oscar, ha vinto il premio nella sua categoria alla Mostra di Venezia e il premio come miglior documentario del British Film Academy.
Rogosin conferma poi la sua posizione di denuncia sociale con il film Come Back, Africa (1959).
Stanco di elemosinare da distributori e proprietari di sale la programmazione dei suoi film, apre il Bleeker Street Cinema , rilevando un vecchio teatro, dopo che nessuno volle presentare il suo Come Back, Africa.
Il regista è stato membro della giuria della X Mostra Internazionale del Film Documentario e del Cortometraggio nell’ambito della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica a Venezia nel 1959.
Nel 1961 Rogosin partecipa alla fondazione del New American Cinema.
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