Fatih Akin: prima visione e retrospettiva
7 gennaio 2010
Una prima visione in versione originale e una retrospettiva per Fatih Akin, giovane talento del cinema tedesco le cui origini turche (così come la Turchia stessa e il tema dell’emigrazione) tornano sempre nel suo lavoro.
Da venerdì 8 gennaio la Cineteca di Bologna propone al Cinema Lumière l’ultimo lavoro di Fati Akin, Soul Kitchen, vincitore del Premio speciale della Giuria all’ultima Mostra del Cinema di Venezia: una prima visione da apprezzare in versione originale, in particolare se si pensa alla molteplicità di lingue, slang e dialetti che – come spesso capita nei film di Akin – affollano questo suo brillantissimo ‘esordio’ nella commedia.
E se quello veneziano è l’ultimo dei premi raccolti negli anni da Fatih Akin, ecco l’occasione per riscoprire attraverso una ricca retrospettiva una filmografia che negli ultimi dieci anni ha letteralmente conquistato le giurie dei maggiori festival internazionali: sempre al Cinema Lumière vedremo già venerdì 8 gennaio, alle ore 22.15, In July; lunedì 11 gennaio, ore 22.30, La sposa turca (Orso d’Oro a Berlino nel 2004); venerdì 15 gennaio, ore 20, Solino; lunedì 18 gennaio, ore 22.15, Ai confini del Paradiso (miglior sceneggiatura al Festival di Cannes nel 2007); mercoledì 20 gennaio, ore 20.15, chiuderà la retrospettiva il documentario Crossing the Bridge – The Sound of Istanbul.
Prima visione
Da venerdì 8 gennaio, Cinema Lumière
SOUL KITCHEN (Germania/2009) di Fatih Akin (99’)
Periferia di Amburgo, protagonista un greco sovrappeso gestore di un ‘localaccio’ e intorno un colorito ‘melting pot’. Sceneggiatura a orologeria, brillante e fluida, colonna sonora che mescola funky e rythm & blues con hip hop e rebetiko greco. Happy end: dopo una serie di rocambolesche disavventure la cucina dell’osteria diventerà sopraffina. Akin passa alla commedia confezionando uno dei film più brillanti degli ultimi anni (Premio Speciale della Giuria a Venezia). Ma attenzione il film è anche un manifesto politico sull’Europa che sta cambiando attraverso il confronto con culture diverse.
Versione originale sottotitoli italiani
Retrospettiva Fatih Akin
Venerdì 8 gennaio, ore 22.15, Cinema Lumière
IN JULY (Im Juli, Germania/2000) di Fatih Akin (99’)
Commedia interculturale on the road, dalla Germania alla Turchia, che mette in scena i turbamenti amorosi del protagonista Daniel, giovane insegnante di fisica sulle orme di una ragazza turca di cui è innamorato e che sconvolge la monotonia della sua esistenza.
Versione originale sottotitoli italiani
Lunedì 11 gennaio, ore 22.30, Cinema Lumière
LA SPOSA TURCA (Gegen die Wand, Germania-Turchia/2004) di Fatih Akin (121’)
Per raccontare le vicissitudini di una giovane donna turca residente ad Amburgo che decide di sposarsi, pur di sfuggire alle imposizioni di una famiglia costrittiva e opprimente, il regista adotta una scrittura essenziale, di rara efficacia.
Venerdì 15 gennaio, ore 20, Cinema Lumière
SOLINO (Germania/2002) di Fatih Akin (124’)
Ritratto generazionale, la pellicola conferma il talento di Fatih Akin nel tratteggiare i mutamenti di una società e i complessi meccanismi identitari e di spaesamento che di lì a poco avrà modo di riaffrontare con maggiore consapevolezza stilistica in La sposa turca.
Versione originale sottotitoli italiani
Lunedì 18 gennaio, ore 22.15, Cinema Lumière
AI CONFINI DEL PARADISO (Yasamin kiyisinda, Germania-Turchia/2007) di Fatih Akin (122’)
"Fatih Akin va alla ricerca delle proprie radici in una storia intrecciata e multiculturale che confina con le rabbie di Fassbinder e con uno sguardo sulla Istanbul di oggi dove sventolano le bandiere, come nei libri di Pamuk. E come in Babel, i percorsi sono paralleli: affetti che non si incrociano, amori difficili, cortei pericolosi, rimorsi e rancori svenduti anche post mortem" (Fabio Ferzetti).
Mercoledì 20 gennaio, ore 20.15, Cinema Lumière
CROSSING THE BRIDGE – THE SOUND OF ISTANBUL (Germania-Turchia/2006) di Fatih Akin (90’)
Avvalendosi nuovamente della collaborazione del musicista berlinese Alexander Hacke, bassista del celebre gruppo musicale Einsturzende Neubauten, Fatih Akin intraprende un viaggio sonoro congliendo i palpiti di un crocevia culturale come Istanbul, città-ponte che unisce Occidente con Oriente.
Versione originale sottotitoli italiani
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