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Pasolini e la tv

12 novembre 2009

Pasolini non rifiutò mai aprioristicamente la televisione. Fra le utopie pasoliniane esisteva infatti l'idea di una televisione diversa, perché, come affermò egli stesso, "non sostengo affatto che tali mezzi siano in sé negativi: sono anzi d’accordo che potrebbero costituire un grande strumento di progresso culturale; ma finora sono stati, così come li hanno usati, un mezzo di spaventoso regresso, di sviluppo appunto senza progresso, di genocidio culturale per due terzi almeno degli italiani".
Non tutto quello che Pasolini ha dichiarato o scritto sulla televisione (da La Rabbia agli Scritti corsari) è stato mai indagato approfonditamente e la restituzione nella sua maggiore completezza delle posizioni dell’intellettuale bolognese-friulano è la finalità che si prefigge il convegno Pasolini e la televisione in programma a Bologna venerdì 13 e sabato 14 (con una seconda tappa a Casarsa il 20 e 21 novembre) nella sala del Cinema Lumière della Cineteca (via Azzo Gardino, 65) in cui studiosi, critici cinematografici, registi, sociologi, massmediologi, collaboratori di Pasolini e professionisti della televisione si confronteranno su questo tema, alla luce anche di documenti (tra cui un inedito, la conferenza di Pasolini nella sede della Stampa Estera nel 1974, venerdì 13, ore 20.30 presentato da Roberto Chiesi e Stefano Casi) proposti dal Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna che organizza l’evento assieme all’Associazione Fondo Pier Paolo Pasolini, il Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna e la preziosa collaborazione del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, del FAI e di Teche Rai.
Sarà altrettanto sorprendente verificare il ruolo svolto dalla televisione nell’informazione e nella sua manipolazione l’indomani dell’assassinio di Pasolini. I telegiornali della RAI fornirono una versione univoca del delitto, dando per scontato che lo scrittore fosse stato ucciso da una sola persona, Pino Pelosi, il reo confesso. In seguito, altri programmi televisivi ritornarono in modo più problematico sulle dinamiche dell'omicidio. Nel corso della tavola rotonda, verranno analizzate le possibili verità del "buco nero" della notte del 2 novembre 1975 e mostrati in sequenza i notiziari dell’epoca e brani di successive trasmissioni (sabato 14, ore 17.30 con Guido Calvi, Franco Grattarola, Carlo Lucarelli, Andrea Speranzoni, Loris Lepri).

Pasolini e la televisione
Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65, tel. 051 2195311)

Venerdì 13 novembre

Ore 15
Pasolini e la televisione francese
PASOLINI L'ENRAGÉ (Francia/1966) di Jean-André Fieschi (99’)
Il primo ‘ritratto filmato’ di Pasolini fu realizzato nell'ambito della serie Cinéastes de notre temps, diretta da Janine Bazin e André S. Labarthe. Pasolini analizza il proprio drammatico rapporto con la società italiana e ripercorre l’itinerario delle sue opere.
Intervengono André S. Labarthe e la montatrice del film Danielle Anezin
Versione originale sottotitoli italiani

Ore 17.30
Cinema e tv: l’alternativa pasoliniana
IO E... PASOLINI E LA FORMA DELLA CITTA' (Italia/1974) di Paolo Brunatto (15’)
Secondo lo schema della serie televisiva Io e..., curata da Anna Zanoli per la RAI, un artista si confrontava con un'opera d'arte. Pasolini, invece, trasforma il suo intervento in uno ‘scritto corsaro’ per immagini, una denuncia civile del degrado paesaggistico e culturale della penisola.
Incontro con Paolo Brunatto
a seguire
Estratto da APPUNTI PER UN'ORESTIADE AFRICANA (Italia/1970) di Pier Paolo Pasolini (15’)
Originariamente destinato alla RAI, Appunti per un’Orestiade africana venne rifiutato con motivazioni pretestuose e rimase inedito in Italia per cinque anni.
Incontro con il produttore Gian Vittorio Baldi che racconta le travagliate vicende del film.

Ore 19.30
Pasolini e la televisione italiana
Controcampo. Italiani oggi (Italia/1974, 41’)
Dall’audio di una trasmissione del 19 ottobre 1974, che gli archivi RAI hanno perduto, una ricostruzione che si avvale di fotografie in studio e di rare sequenze. Si dibatte sui concetti chiave del Pasolini critico della modernità.
Intervento di Giuseppe Giacovazzo

Ore 20.30
Pasolini e la televisione italiana
Pasolini inedito
Conferenza di Pier Paolo Pasolini su Le mura di Sana'a alla sede della Stampa estera, Roma, 15 marzo 1974 (43’)
a seguire LE MURA DI SANA’A (Italia/1974) di Pier Paolo Pasolini (13’)
Pasolini si innamorò della città yemenita di Sana’a e la filmò in uno splendido film che presentò in una conferenza a Roma. Per la prima volta si potrà sentire la voce di Pasolini che denuncia la distruzione di un mondo e si potranno vedere le immagini di un incontro emozionante.
Interventi di Stefano Casi e Roberto Chiesi

Sabato 14 novembre

Ore 10.30
Pasolini e la televisione italiana
Il rito del degrado. Pasolini e la televisione (Italia/1962-1975) a cura di Roberto Chiesi e Luigi Virgolin (51’)
Il rapporto contraddittorio e conflittuale tra Pasolini e la televisione restituito dalle apparizioni polemiche dello scrittore. Un corpo a corpo ingaggiato contro il moralismo, il qualunquismo e l’ipocrisia.
Introduce Luigi Virgolin

Ore 11.30
Tavola rotonda: televisione e omologazione
Interventi di Marco Antonio Bazzocchi, Nicola De Cilia, Enrico Menduni, Nico Naldini, Giorgio Simonelli. Modera Giacomo Manzoli

Ore 15 
LA RABBIA DI PASOLINI (Italia/2008) di Giuseppe Bertolucci (77’)
"I tempi sono maturi per la televisione, una nuova arma è stata inventata per la diffusione dell'insincerità, della menzogna": così Pasolini descrive il nuovo medium nella versione ricostruita del film.
Intervengono Giuseppe Bertolucci e Carlo di Carlo, aiuto-regista e collaboratore di Pasolini per il film

Ore 17.30
Il delitto Pasolini secondo la televisione
Tavola rotonda
Montaggio di telegiornali e programmi TV sull’assassinio di Pasolini
(Italia/1975-2005, 20’)
Interventi di Guido Calvi, Franco Grattarola, Carlo Lucarelli e Andrea Speranzoni. Modera Loris Lepri

Ufficio Stampa:
Patrizia Minghetti
tel: (+39) 0512194831
cinetecaufficiostampa@comune.bologna.it

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