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Lo sguardo di Pasolini

30 ottobre 2009

C’è molta attualità, ci sono molti nodi irrisolti dell’Italia contemporanea negli scritti e nelle parole che Pier Paolo Pasolini ha lasciato soprattutto negli ultimi anni di vita.
La Cineteca di Bologna, l'Associazione "Fondo Pier Paolo Pasolini" e il Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna – con la preziosa collaborazione del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, del FAI e di Teche Rai- organizzano un ciclo di iniziative (proiezioni, incontri, convegni) dal titolo Lo sguardo di Pasolini. Italia, Poesia, Arte, televisione, dove verranno messe a confronto molte voci e testimonianze sull'opera del poeta-regista e verranno proposti alcuni documenti audiovisivi, rari e inediti, di Pasolini.
Tutto questo avverrà a Bologna lungo il mese di novembre a partire da lunedì 2, in coincidenza con l’anniversario della tragica morte di Pasolini.

Che paese è l’Italia? Quanto sono attuali e declinabili ai giorni nostri i contributi critici di Pasolini? Quali, tra le tante suggestioni critiche e poetiche lasciateci dal regista scrittore, costituiscono ancora quella dirompente forza analitica per guardare il nostro Paese?
Più volte si è ricorso al pensiero di Pasolini per dare una interpretazione, spesso scivolata nel moralismo, a fenomeni contingenti, di stretta attualità, tra tutti il conformismo culturale e comportamentale e la ‘sudditanza alla televisione’.
A partire da queste domande, i promotori di Lo sguardo di Pasolini, col supporto di nuovi contributi e di documenti audiovideo, rilanciano certe intuizioni di uno degli ultimi grandi intellettuali italiani individuando un percorso analitico che ruota attorno a quattro macro temi di criticità:

Arte. "Amo lo sfondo, non il paesaggio": le arti figurative nel cinema di Pasolini. Questa sezione sarà approfondita da incontri e proiezioni incentrati sull'analisi del ruolo del magistero di Roberto Longhi sulla formazione estetica di Pasolini e sul profondo legame che unisce il cinema del poeta-regista alle arti figurative, in particolare alla grande tradizione italiana del '300. Fra i documenti audiovisivi, verranno presentati episodi della serie televisiva Io e..., curata da Anna Zànoli per la RAI, dove un artista era chiamato a confrontarsi con un'opera d'arte scelta per la sua emblematicità. Si comincia il 2 novembre con la proiezione di Uccellacci e uccellini e del documentario di Luciano Emmer Renato Guttuso e… il ‘Marat morto’ di David introdotti dall’intervento della storica dell’arte Marinella Pigozzi.

Televisione. Bologna e Casarsa, due fondamentali luoghi della vita di Pasolini dove da anni operano rispettivamente il Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini (Bologna) e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini con il recente Teatro Pasolini (Casarsa) si passeranno idealmente il testimone con la manifestazione - curata da Luciano De Giusti, Piera Rizzolatti, Angela Felice, Gian Luca Farinelli, Roberto Chiesi, Loris Lepri e Luigi Virgolin- Pasolini e la televisione, epicentro tematico dell’intero ciclo di novembre, che avrà una prima fase a Bologna il 13 e 14 novembre e una seconda tappa a Casarsa il 20 e 21 novembre.

Pasolini sviscerò le forme di condizionamento esercitate dalla "stupidità delittuosa della televisione", scoprendo i lineamenti di un processo di profonda e irreversibile trasformazione della cultura e della società, dove le diversità venivano cancellate e sostituite da "valori falsi e alienanti".
Alternando interviste audiovisive e interventi di studiosi, sociologi, massmediologi, collaboratori di Pasolini e professionisti della televisione, con Pasolini e la televisione si discuteranno i temi e le idee espresse dallo scrittore ‘corsaro’ negli anni ’60 e ’70, confrontandoli ai processi culturali e sociali di cui la televisione è stata ed è il veicolo dominante, ma si evidenzierà anche che Pasolini non rifiutò mai aprioristicamente la televisione, anzi immaginò e realizzò alcuni film destinati proprio ai teleschermi e partecipò a vari programmi televisivi. Fra le utopie pasoliniane esisteva infatti l’idea di una televisione diversa.
A Bologna (13 novembre) verrà proposto un documento inedito, presentato da Stefano Casi e Roberto Chiesi, costituito dalla conferenza di Pier Paolo Pasolini su Le mura di Sana'a alla sede della Stampa estera, a Roma il 15 marzo 1974, da cui emerge il profondo, doloroso coinvolgimento di Pasolini nel dramma della cancellazione delle culture antiche e particolari, provocato dallo "sviluppo senza progresso" della globalizzazione.
Ascolteremo dunque e per la prima volta nella sua integralità l’intervento di Pasolini (mai diffuso fino ad ora e recuperato per l’occasione dall’Archivio-Centro Studi Pasolini di Bologna) nella registrazione dal vivo di quella memorabile conferenza del ’74 alla Stampa estera. Sentiremo la voce di Pasolini, la sua energia emotiva e passionale, mentre scorreranno fotografie relative a quell’evento e al poeta sapientemente recuperate e montate dal Centro Studi a lui intitolato.
Ancora un montaggio di documenti audiovisivi costituirà l’originale contributo ai lavori della giornata successiva del convegno (il 14 novembre): vedremo infatti le diverse e contraddittorie versioni sull’atroce assassinio del poeta, fornite dai telegiornali dell’epoca e da programmi televisivi realizzati negli anni immediatamente successivi che rimisero in discussione molti elementi significativi di quel tragico evento.
Ne discuteranno Guido Calvi, Franco Grattarola, Carlo Lucarelli, Andrea Speranzoni e Loris Lepri.

Italia. Paesaggio. Pasolini avvertì lucidamente il dramma del degrado paesaggistico e culturale della penisola e dedicò a questo problema (oggi tutt’altro che risolto) numerosi interventi scritti e anche filmati, interpretandolo come un fenomeno particolare di un più generale fenomeno di degenerazione sociale e civile del paese.
E’ dunque significativo che il FAI sia partner di una sezione del mese pasoliniano invitando proprio a riflettere su L’idea della bellezza. Il paesaggio italiano nello sguardo dei poeti (25 e 26 novembre)

La poesia. Convegno di studi Poesia di cinema (Bologna, Biblioteca di Italianistica, Aula B della Facoltà di Lettere, Biblioteca Renzo Renzi della Cineteca, 27 e 28 novembre), a cura di Marco Antonio Bazzocchi, Roberto Chiesi e Gian Luca Farinelli. La dialettica fra poesia e cinema nell'opera di Pasolini sarà il tema centrale del convegno curato dal Dipartimento di Italianistica dell'Università di Bologna e dall'Associazione "Fondo Pier Paolo Pasolini" di Bologna. Gli interventi evidenzieranno come la poesia sia una presenza costante, evidente o dissimulata, nel tessuto visivo e sonoro del suo cinema, e come le fasi creative che precedono e accompagnano la lavorazione di un film siano state spesso evocate da Pasolini nelle sue poesie. Inoltre si analizzerà anche il 'laboratorio' delle sceneggiature intese come scritture poetiche e il rapporto (anche teorico) tra scrittura e visività.

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