'Zia Mame': al Lumière il libro e il film

22 ottobre 2009

Due milioni di copie nel 1955. Subito una pièce che sbanca a Broadway e poi il film, a tre anni di distanza, affidati entrambi all’accoppiata Morton DaCosta (alla regia) e Rosalind Russell (nei panni della protagonista).
Oggi Zia Mame, il romanzo, raggiunge in Italia una ventina di edizioni in pochi mesi, e la Cineteca di Bologna dedica al libro di Patrick Dennis, riproposto quest’anno da Adelphi nella traduzione di Matteo Codignola, una serata speciale (venerdì 23 ottobre, ore 20.15, Cinema Lumière) a spasso tra letteratura e cinema, andando a scovare il classico hollywoodiano uscito cinquant’anni fa sulla scia del successo del libro: un’occasione per riscoprire, in versione originale e riascoltando così la vera voce che la Russell diede a zia Mame, una vera rarità del cinema americano.
Sarà proprio Matteo Codignola, accompagnato dal direttore della Cineteca Gian Luca Farinelli, a condurre il pubblico del Cinema Lumière alla scoperta dell’eccentrica e irresistibile zia Mame, prima di lasciare spazio alle immagini del film che il regista Morton DaCosta – dopo l’immediato trionfo a teatro – trasse nel 1958 dal romanzo, firmando quella che rimane una delle sue rarissime incursioni nel mondo del cinema.
Zia Mame sarà poi replicato al Cinema Lumière sabato 24 ottobre, ore 20.15; domenica 25 ottobre, ore 15.30.

Dal risvolto di Zia Mame (Adelphi 2009):
"Immaginate di essere un ragazzino di undici anni nell’America degli anni Venti. Immaginate che vostro padre vi dica che, in caso di sua morte, vi capiterà la peggiore delle disgrazie possibili, essere affidati a una zia che non conoscete. Immaginate che vostro padre – quel ricco, freddo bacchettone – poco dopo effettivamente muoia, nella sauna del suo club. Immaginate di venire spediti a New York, di suonare all’indirizzo che la vostra balia ha con sé, e di trovarvi di fronte una gran dama leggermente equivoca, e soprattutto giapponese. Ancora, immaginate che la gran dama vi dica "Ma Patrick, caro, sono tua zia Mame!", e di scoprire così che il vostro tutore è una donna che cambia scene e costumi della sua vita a seconda delle mode, che regolarmente anticipa. A quel punto avete solo due scelte, o fuggire in cerca di tutori più accettabili, o affidarvi al personaggio più eccentrico, vitale e indimenticabile che uno scrittore moderno abbia concepito, e attraversare insieme a lei l’America dei tre decenni successivi in un foxtrot ilare e turbinoso di feste, amori, avventure, colpi di fortuna, cadute in disgrazia che non dà respiro – o dà solo il tempo, alla fine di ogni capitolo, di saltare virtualmente al collo di zia Mame e ringraziarla per il divertimento. Per fortuna sua, e dei lettori, Patrick ha scelto la seconda opzione, e scritto questo libro tuttora leggendario. Non è certo che Dennis volesse inventarsi, come è stato detto, un’alternativa americana a Mary Poppins: ma lo è che chi arriva all’ultima pagina, e vede zia Mame partire per un nuovo viaggio, ha la sensazione di separarsi dalla parte più lieve, libera e felice di sé".

Fenomeni editoriali tra letteratura e cinema
Venerdì 23 ottobre, ore 20.15, Cinema Lumière
ZIA MAME – LA SIGNORA MIA ZIA (Auntie Mame, USA/1958) di Morton DaCosta (143’)
Versione originale con sottotitoli italiani
Un eccezionale ritorno sullo schermo cinematografico del film tratto nel 1958 da Auntie Mame, il romanzo di Patrick Dennis che, arrivato alla traduzione italiana solo nel 2009, è diventato il più clamoroso e inatteso caso editoriale dell’anno. Trionfale già la vita americana dell’opera, che divenne nel 1957 un hit di Broadway e un anno dopo passò sullo schermo, in entrambi i casi per l’interpretazione di una grande comedienne come Rosalind Russell. Un film che non si vedeva in Italia da moltissimi anni e che Warner Home Video ha editato in DVD.
Introducono Matteo Codignola, traduttore e curatore della nuova edizione italiana del romanzo (Adelphi 2009), e Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna