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Venezia: 'I magliari' di Francesco Rosi restaurato alle Giornate degli Autori

8 settembre 2009

CINETECA DI BOLOGNA
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA DI TORINO

presentano

I MAGLIARI (Italia, Francia/1959) DI FRANCESCO ROSI
da un progetto delle GIORNATE DEGLI AUTORI

  • RESTAURO DEL LABORATORIO L’IMMAGINE RITROVATA/CINETECA DI BOLOGNA
  • LIBRO A CURA DI ROBERTO CHIESI E FABIO FERZETTI

GIORNATE DEGLI AUTORI – GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE:
ORE 12, VILLA DEGLI AUTORI, PRESENTAZIONE DEL LIBRO
ORE 22, SALA PERLA 2, PROIEZIONE DEL FILM

Il progetto 100 + 1. Cento film e un paese, l’Italia., lanciato nel 2006 con un manifesto presentato dalle Giornate degli Autori di Venezia esordisce con il primo titolo, I magliari, di Francesco Rosi che inaugura altresì la collana omonima di pubblicazioni che saranno tutte edite da Cineteca di Bologna.
Il film, restaurato dal Laboratorio L’Immagine Ritrovata - Cineteca di Bologna, sarà presentato nell’ambito delle Giornate degli Autori giovedì 10 settembre, alle ore 22, nella Sala Perla 2.

Il restauro de I magliari è stato realizzato dalla Cineteca del Comune di Bologna e dal Museo Nazionale del Cinema di Torino a partire dai negativi originali depositati dalla casa di produzione Titanus presso la Cineteca del Comune di Bologna.
Il restauro è stato eseguito dal laboratorio L'Immagine Ritrovata nel 2009 utilizzando tecnologie analogiche per le lavorazioni sull'immagine e digitali per quelle sul suono.
In particolare il lavoro di stampa ha teso a ricercare la definizione e le sfumature del lavoro fotografico di Gianni Di Venanzo che, pur traendo spunto per questo film dalle atmosfere del cinema noir americano degli anni Cinquanta, aveva già una profonda sensibilità verso la sperimentazione fotografica propria della Nouvelle Vague e di un cinema moderno, capace di girare in studio, ma anche in grado di usare al meglio la ricchezza, anche luministica delle riprese dal vero.
Il lavoro digitale sulla colonna sonora riesce a valorizzare in particolare la ricchissima colonna sonora di Piero Piccioni che contiene molti trai brani più significativi della musica leggera italiana di quella stagione.

Il progetto
Cento film. Cento titoli selezionati su un arco di trentasei anni, dal 1942 al 1978. Gli anni più tumultuosi e insieme più luminosi del nostro cinema, sintetizzati in un percorso che vuole raccontare molte cose insieme e vuole raccontarle a un pubblico diverso: i ragazzi delle scuole medie, inferiori e superiori, che quasi sempre del grande cinema italiano sanno troppo poco. E ancora meno sanno quanto quel cinema potrebbe ancor oggi aiutarli a conoscere e a capire il loro paese.
Sono loro infatti i destinatari di questo progetto.
A loro si rivolge questa iniziativa, non agli specialisti e nemmeno agli spettatori abituali, ma ai più ignari e trascurati. È per loro che la commissione ha compilato questa lista, aperta, perfettibile e certo non esaustiva, dei primi cento film da riproporre. Non perché, o non solo perché siano i ‘migliori’, i più importanti o quelli che hanno fatto la storia, o perché quello sia l’unico periodo da prendere in considerazione, al contrario. Ma perché possono essere, crediamo, i più utili a riaprire un dialogo interrotto.

Il film
Regia: Francesco Rosi
Soggetto: Suso Cecchi d’Amico, Francesco Rosi / Sceneggiatura: Suso Cecchi d’Amico, Giuseppe Patroni Griffi, Francesco Rosi / Direttore della fotografia: Gianni Di Venanzo (35 mm, bianco e nero) / Montaggio: Mario Serandrei / Scenografia: Dieter Bartels / Costumi: Graziella Urbinati / Musica: Piero Piccioni, Edizioni musicali Titanus
Canzoni: "Tom Dooley" di Dave Guard e G.C. Testoni, edizioni Voce del Padrone, canta il quartetto 2+2; "Chella llà" di Bertini, Taccani e Di Paola, edizioni La Cicala, canta Renato Carosone e il suo sestetto-disco Pathé; "Maruzzella" di Bonagura e Renato Carosone, edizioni Leonardi, canta Renato Carosone e il suo sestetto – disco Pathé; "Maliziusella" di Specchia e Capotosti, edizioni Fortissimo, cantano i 5 Ciro’s – disco Cetra; "Piccolissima Serenata" di A. Amurri e G. Ferrio, edizioni Liberty; "Night Train" di Forrest, edizioni Canzoni Moderne; "Buonasera signorina" di C. Sigman, P. De Rosa e Pinchi, edizioni Dienis; "Tu che ti senti divina" di P. Pavani e A. Grasso, edizioni Liberty; "Tequila" di Chuck Rio, edizioni Worldmusic; "Tango delle capinere" di B. Cherubini e C. A. Bixio, edizioni Bixio; "You Are My Destiny" di Paul Anka, edizioni Neapolis, canta Tony Renis; "Sputnik Rock" di G. Principe, edizioni Vis Radio; "Fever" di Davenport, Cooley e Devilli, edizioni Curci, canta Lydia McDonald; "Was It You?" di Danell e Morgan, edizioni Titanus, canta Nicola Arigliano; "Baby Rock" di Danell e Morgan, edizioni Titanus, canta Tony Renis; "You Told a Lie" di Danell e Morgan, edizioni Titanus, canta Tony Renis
Interpreti e personaggi: Alberto Sordi (Ferdinando Magliulo, detto Totonno), Belinda Lee (Paula Mayer), Renato Salvatori (Mario Balducci), Nino Vingelli (Vincenzo), Aldo Giuffré (Armando), Aldo Bufi Landi (Rodolfovalentino), Nino Di Napoli (Ciro), Lina Vandal (Frida), Joseph Dahmen (Mayer), Carmine Ippolito (don Raffaele Tramontano), Pasquale Cennamo (don Gennaro), Ubaldo Granata (Umberto, direttore del ristorante italiano), Else Knott, Salvatore Cafiero, Antonio La Raina
Produzione: Franco Cristaldi per VIDES (Roma)/ Titanus (Roma)/S.G.C. (Paris)
Direttori di produzione: Orazio Tassara, Gino Millozza; Aiuto direttore di produzione: Aldo Pomilia; Ispettore di produzione: Lucio Orlandini; Amministratore di produzione: Riccardo Caneva; Organizzatore della produzione: Pietro Notarianni; Operatore alla macchina: Ajace Parolin; Aiuto operatore: Osvaldo Massimi; Aiuti regista: Rinaldo Ricci, Jerry Macc; Assistente alla regia: Roberto Pariante; Trucco: Jette Arlt; Tecnico del suono: Kurt Doubrawsky; Fotografo di scena: Giovan Battista Poletto; Distribuzione: Titanus; Durata: 121’ (3.220 metri) / Origine: Italia-Francia, 1959
Riprese effettuate ad Hannover, Hamburg e negli stabilimenti Titanus (Roma)
Negativi Kodak; sviluppo e stampa Tecnostampa; Registrazione sonora su apparecchi Westrex; Recording System eseguita negli studi di sincronizzazione Titanus
Prima proiezione: 23 settembre 1959
Prima trasmissione televisiva: 18 gennaio 1971 (RAI)
Videocassetta: Mondadori Home Video / Dvd: Medusa Home Entertainment

Sinossi
Mario Balducci, un giovane operaio di Grosseto emigrato ad Hannover sta per ritornare in Italia sfiduciato e avvilito, quando, una sera, incontra casualmente in un ristorante italiano un gruppo di napoletani e un romano, erdinando Magliulo detto Totonno. Questi, ricercato dalla polizia, gli sottrae il passaporto provocandogli qualche guaio con la legge. Quando Totonno lo ritrova per restituirgli i documenti, Mario gli confessa la propria disperazione e gli chiede del lavoro.
Il romano, allora, lo introduce nel suo ambiente di magliari (venditori di tessuti inutilizzabili) e lo coinvolge nelle proprie truffe. Mario si rende conto tardi di quanto siano disoneste quelle attività ma è attratto dal benessere ostentato da Totonno e lo asseconda. Il romano, intanto, abbandona il mammasantissima don Raffaele per cui lavorava (e che prende male il ‘tradimento’) e decide di mettersi in proprio, spacciando ad Amburgo le stoffe di un industriale tedesco, Mayer. Accortosi dell’attrazione provata dalla moglie di Mayer per Mario, Totonno lo coinvolge nell’affare. Mario s’innamora di Paula Mayer, che lo seduce e avvia con lui una relazione clandestina.
Ma una banda di zingari polacchi minacciano le attività dei magliari e Totonno non ha denaro per pagarli, quindi pensa di ricattare Paula Mayer. Mayer però si associa a don Raffaele, che riassume il controllo sul gruppo dei magliari e caccia Totonno, umiliandolo. Dopo un violento dialogo che segna la rottura del suo rapporto con Magliulo, propone a Paula di seguirlo in Italia ma la donna non vuole rinunciare al suo benessere e i due amanti si lasciano.

Il libro
In occasione della presentazione del film, esce il volume I MAGLIARI di Francesco Rosi a cura di Roberto Chiesi e di Fabio Ferzetti
primo titolo della collana 100+ 1 Cento film e un paese, l'Italia edita da Cineteca di Bologna e pensata per stabilire un dialogo tra le nuove generazioni e la storia del cinema italiano.
formato 15 x 17 , pp. 94, € 6
in vendita solo online da metà settembre su fondazione.cinetecadibologna.it
diffusione nelle scuole medie inferiori e superiori
Restauro e libro sono promossi da Cineteca di Bologna e Museo Nazionale del Cinema di Torino.
Il libro sarà presentato alla Villa degli Autori, giovedì 10 settembre, alle ore 12.

Questo libro inaugura la collana editoriale della Cineteca di Bologna dedicata al progetto 100 + 1. Cento film e un paese: l'Italia, rivolto soprattutto agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori, per indurli a scoprire e a conoscere alcuni grandi film del cinema italiano e i fenomeni della storia, della società e del costume del nostro paese che quei film hanno magistralmente saputo raccontare negli anni compresi tra il 1942 e il 1978.
Come scrive Fabio Ferzetti nell'introduzione, "Non si tratta di 'raccontare' l’Italia, e in particolare l’Italia di quegli anni, attraverso 100 film, sarebbe semplicistico; né di ripercorrere la storia del nostro cinema attraverso 100 titoli esemplari, anche se entrambe le cose sono in parte vere. Più modestamente, forse più ambiziosamente, si tratta invece di riaprire grazie a questi primi 100 titoli il dialogo fra quei film e i loro spettatori, che sono oggi spettatori profondamente diversi. Perché quel dialogo è stato per decenni una componente fondamentale del nostro cinema".
I magliari, realizzato nel 1959 da Francesco Rosi, è un film che affronta alcuni nodi cruciali e drammatici del dopoguerra europeo: l'emigrazione degli italiani all'estero; le attività illegali intraprese da alcuni immigrati (i magliari, appunto, ossia imbroglioni che vendevano tessuti scadenti mistificandone la qualità) e la loro dipendenza da organizzazioni criminali come la camorra; la rinascita economica della Germania occidentale; i primi segni dell'imminente trionfo del consumismo. Nel libro, che riunisce testi di Roberto Chiesi, Lorenzo Codelli, Giovanni de Luna, Domenico Starnone e Stefano Zenni, vengono analizzati i temi narrativi fondamentali del film, il contesto storico-sociale e cinematografico dell'epoca e la genesi della realizzazione. Inoltre sono delineati i profili delle personalità che vi collaborarono (regista, sceneggiatore, direttore della fotografia, attori e produttori).

Ufficio Stampa:
Patrizia Minghetti
tel: (+39) 0512194831
cinetecaufficiostampa@comune.bologna.it

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