Pippo Delbono racconta 'La paura' al Lumière

Parlare di impegno sociale, civile, politico per il teatro e il cinema di Pippo Delbono è probabilmente fuorviante. Il suo è un impegno etico totalizzante, un’incredibile maestria maieutica nell’estrarre da corpi e anime mutilate un gesto estetico di commovente bellezza. Commovente perché bello, non perché figlio di una mutilazione.
Un destino – quello di lavorare con, per e grazie ai diseredati, traditi da una natura matrigna o dalla violenza emarginante di una realtà omologata – che emerge con chiara consapevolezza da quel diario cinematografico che era Grido, in cui un ‘paziente’ (se così possiamo chiamare un uomo internato nel manicomio di Caserta) che clinicamente e comunemente definiremmo un microcefalo sordomuto, diventa l’unico attore possibile, l’unico capace di tanta poesia.
All’apice di una carriera artistica internazionale che ne fa uno degli autori italiani più amati all’estero – in Francia è venerato, e non è un caso che a Parigi sia nata la commissione del nuovo film –, Delbono ha scelto di affidare anche al binario parallelo del cinema la propria ricerca creativa. Dopo l’esordio con Grido nel 2006, ecco un secondo titolo, La paura, grande successo all’ultimo festival di Locarno, un film tutto girato, com’è noto, semplicemente con un telefonino: una telecamera invisibile quanto indiscreta, portata al fondo della paura italiana, attraversando lo squallore di una strada di periferia fino ad arrivare all’episodio-simbolo dei funerali di Abba, il ragazzo ucciso a Milano per un furto da niente.
La paura arriva in anteprima a Bologna al Cinema Lumière, fortemente voluto dalla Cineteca, accompagnato proprio da Pippo Delbono che incontrerà il pubblico al termine della proiezione delle ore 20 di lunedì 7 settembre.
Altre due repliche del film sono inoltre in programma nel cartellone di settembre del Cinema Lumière: venerdì 18 alle ore 18.30 e sabato 19 alle ore 20.

Lunedì 7 settembre, ore 20, Cinema Lumière
LA PAURA (Italia-Francia/2009) di Pippo Delbono
Al termine, incontro con il regista Pippo Delbono

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