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'Questa è la mia vita': Godard dirige Anna Karina

27 luglio 2009

Questa è la mia vita: dodici quadri per un ritratto, quello di Nana, commessa in negozio di dischi che precipita nel mondo della prostituzione.
Jean-Luc Godard è al suo terzo lungometraggio, dopo Fino all’ultimo respiro e La donna è donna, pellicola, quest’ultima, dove già compariva la moglie di Godard, la svedese Anna Karina, che ritroviamo in Questa è la mia vita.
Vincitore del Premio speciale della Giuria al Festival di Cannes nel 1962, Questa è la mia vita chiude il ciclo 50 anni fa, la Nouvelle Vague, promosso dalla Cineteca di Bologna nell’ambito della manifestazione estiva Sotto le stelle del cinema.
A presentare il film, martedì 28 luglio, alle ore 22 in Piazza Maggiore, il sociologo e antropologo Franco La Cecla.
Sotto le stelle del cinema non si chiuderà tuttavia con il ciclo 50 anni fa, la Nouvelle Vague: un’ultima grande serata è infatti in programma mercoledì 29 luglio, con quello che già diventato il simbolo di nuovo cinema italiano: Gomorra di Matteo Garrone.

In caso di pioggia, proiezione al Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65).

50 anni fa, la Nouvelle Vague
Martedì 28 luglio, ore 22, Piazza Maggiore
QUESTA È LA MIA VITA (Vivre sa vie, Francia/1962)
R.: Jean-Luc Godard. Int.: Anna Karina, Sady Rebbot, André S. Labarthe. D.: 85’
Versione originale sottotitoli italiani
Copia proveniente da Les Films du Jeudi
Introduce Franco La Cecla

Da "Cineteca – speciale Sotto le stelle del cinema 2009":
I detrattori hanno sempre considerato Jean-Luc Godard un dritto capace soprattutto di rubare idee e citazioni. Pierre Braunberger, il produttore di Vivre sa vie, sosteneva – a torto o a ragione – che il talento di Godard consisteva proprio nel rubare le idee degli altri. Un professionista scafato. Jean-Pierre Melville, che interpreta il ruolo dello scrittore Parvulesco in Fino all’ultimo respiro, ed è stato il testimone di nozze nel matrimonio Godard-Karina, ricorda nei suoi diari che il film sarebbe un assemblaggio "di elementi da me gentilmente forniti a Godard". Libri (Bubu de Montparnasse), saggi sulla prostituzione, avventure personali con cocottes... È vero. Crediamo che Godard non abbia fatto altro nella sua carriera: citare, assemblare, montare, avvicinare testi, volti, dialoghi, arie musicali. Non è un’impresa facile. Ci vuole genio. Duttilità. Senso dell’accostamento. Vivre sa vie deriverà pure dalle dritte di Melville, e sia. Ma è Godard che ha montato il volto di Anna Karina in controcampo con quello di Réné Falconetti (La passione di Giovanna d’Arco). È lui ad aver trasformato un’inchiesta sulla prostituzione in un ritratto ovale (Poe). Un ritratto magnifico, e un atto d’amore. È lui ad aver filmato Anna Karina danzante tra i tavoli da biliardo di un caffé, seguendola con la pesante Mitchell... E qui le citazioni si moltiplicano. Chi tra i più giovani conosce l’hit Pop porno (Il Genio), ora sa da dove arriva il loro video.

Sotto le stelle del cinema
Bologna, 6 – 29 luglio 2009

Spettacoli:
Piazza Maggiore
ore 22
(in caso di pioggia: Cinema Lumière – via Azzo Gardino, 65)
ingresso gratuito

Informazioni:
fondazione.cinetecadibologna.it/Sotto_stelle_cinema_2009

Sotto le stelle del cinema è promosso da: Cineteca del Comune di Bologna e Comune di Bologna – Settore Cultura e Rapporti con l’Università.
Con il contributo di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema; Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura; Bè – Bolognaestate2009; Fondazione Carisbo; Gruppo Hera.
In collaborazione con: Laboratorio L’Immagine Ritrovata.
Sponsor: Aeroporto di Bologna; Lancia.
Sponsor tecnici: Coop Brodolini; ManutenCoop Servizi Ambientali; Auser Bologna.

Ufficio Stampa:
Andrea Ravagnan
tel: (+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa2@comune.bologna.it

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