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'Fino all'ultimo respiro' in Piazza Maggiore

24 luglio 2009

Il cinema ha perso troppo presto l’anima irrequieta di Jean Seberg: suicida a quarant’anni nel 1979, rimane tuttavia scolpita nell’immaginario collettivo per la sua interpretazione – a fianco di Jean-Paul Belmondo – in Fino all’ultimo respiro, diretto da Jean-Luc Godard nel 1960.
L’omaggio che la Cineteca di Bologna dedica alla Nouvelle Vague prosegue proprio con il capolavoro di Godard: l’appuntamento è domani, sabato 25 luglio in Piazza Maggiore, per il ciclo 50 anni fa, la Nouvelle Vague.
Una serata lunga, quella di sabato 25, e proprio per questa ragione l’inizio è anticipato alle ore 21.30, invece che alle 22, come di consueto: si comincia infatti con la consegna del premio Nuove Arti. Tre giovani per tre creatività (promosso da Fondazione Del Monte, MAMbo, Università di Bologna e Cineteca di Bologna), un finanziamento di € 25.000 a ciascun vincitore, finalizzato alla realizzazione di un progetto che utilizzi in modo innovativo le tecnologie digitali.
Saliranno sul palco i tre vincitori nelle diverse discipline: il collettivo ZimmerFrei per la sezione dedicata alle opere d’arte; Agnese Baruzzi per la sezione dedicata ai serious game; Giovanni La Parola per la sezione dedicata al cinema.
A seguire, quindi, Fino all’ultimo respiro, ma non si chiuderà qui la notte di sabato 25 luglio di Sotto le stelle del cinema: in seconda serata, infatti, alle ore 23.30 circa, verrà proiettato il film di Giuseppe Bertolucci La rabbia di Pasolini. Ipotesi di ricostruzione della versione originale del film di Pier Paolo Pasolini, lavoro filologico che Bertolucci ha compiuto sulla controversa pellicola che Pasolini realizzò nel 1963, e che ci offrirà quindi uno spaccato su quanto accadeva in Italia mentre in Francia dettava legge la Nouvelle Vague.

In caso di pioggia, proiezione al Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65).

50 anni fa, la Nouvelle Vague
Sabato 25 luglio, ore 21.30, Piazza Maggiore

Consegna del premio Nuove Arti. Tre giovani per tre creatività, promosso da Fondazione Del Monte, MAMbo, Università di Bologna e Cineteca di Bologna

FINO ALL’ULTIMO RESPIRO (A Bout de souffle, Francia/1960)
R.: Jean-Luc Godard. Int.: Jean-Paul Belmondo, Jean Seberg, Daniel Boulanger, Jean-Pierre Melville. D.: 89’
Copia proveniente da CulturesFrance
Da "Cineteca – speciale Sotto le stelle del cinema 2009":
Fino all’ultimo respiro, ricorda Jean-Luc Godard, "appartiene, per sua natura, al genere di film in cui tutto è permesso. Qualsiasi cosa facessero i personaggi poteva essere integrata al film. Era il punto stesso di partenza del film. Mi dicevo: c’è già stato Bresson, adesso c’è Hiroshima, si chiude un certo genere di cinema, forse è finito, mettiamo la parola fine, facciamo vedere che tutto è permesso". Fino all’ultimo respiro mette dunque la parola fine sui raccordi invisibili del montaggio classico: è un florilegio di singulti, strappi tra i raccordi sullo sfondo di una storia convenzionale, simile a quella di un noir, ma dirottata da sguardi in macchina e una recitazione fresca, tesa fino ai limiti dell’improvvisazione. È un film che si permette tutto: l’uso di pellicola fotografica per catturare più luce (vista la mancanza di fonti luminose artificiali), i travelling su una carrozzella per filmare gli Champs Elysées e la macchina da presa sulla spalla. È il reportage su una città e la storia di un ladruncolo così duro da innamorarsi di una giovane americana che sogna di diventare giornalista e finirà col denunciarlo alla polizia.

a seguire
LA RABBIA DI PASOLINI. IPOTESI DI RICOSTRUZIONE (Italia/2008)
R.: Giuseppe Bertolucci. D.: 83’
Da "Cineteca – speciale Sotto le stelle del cinema 2009":
Per anni si è creduto che Pier Paolo Pasolini avesse realizzato la prima parte del film La rabbia con l'intenzione polemica di contrapporsi ideologicamente alla seconda, firmata da Giovannino Guareschi. Il ‘duello’, invece, era stato arrangiato dalla produzione, sia pure con l'assenso di Pasolini, quando il poeta-regista aveva già quasi terminato il suo film. L'"ipotesi di ricostruzione" del progetto originario, curata da Giuseppe Bertolucci con la Cineteca di Bologna e il Fondo Pasolini (in collaborazione con Istituto Luce e Minerva Rarovideo), ha dimostrato che La rabbia avrebbe dovuto essere un lungometraggio autonomo pasoliniano, un "poema cinematografico" in prosa e in versi, che evoca gli eventi più emblematici degli anni compresi fra il secondo dopoguerra e l'inizio del boom economico, come la decolonizzazione del Terzo mondo, la guerra d'Algeria, l'incubo del nucleare. Un film basato esclusivamente sul montaggio di materiali di repertorio (cinegiornali, fotografie, riproduzioni di dipinti e disegni, frammenti di film) e commentato dalle voci di Giorgio Bassani e Renato Guttuso (nella parte ricostruita da Valerio Magrelli e dallo stesso Bertolucci). A partire da un'idea di Tatti Sanguineti, si è intrapresa la ricostruzione delle prime quattordici sequenze tagliate, arricchendo così la complessità del disegno pasoliniano (in particolare, è stata reintegrato un brano sulla televisione, straordinariamente lucido e profetico). Il film è da riscoprire anche per la sua valenza di documento sulla guerra fredda e soprattutto per la forza visiva e grafica delle immagini scelte da Pasolini. Con le sue innovazioni linguistiche e strutturali – evidenziate soprattutto nella seconda parte – un film che fa respirare quell’aria di rivoluzione che ha travolto, con la nouvelle vague, il cinema francese.

Sotto le stelle del cinema
Bologna, 6 – 29 luglio 2009

Spettacoli:
Piazza Maggiore
ore 22
(in caso di pioggia: Cinema Lumière – via Azzo Gardino, 65)
ingresso gratuito

Informazioni:
fondazione.cinetecadibologna.it/Sotto_stelle_cinema_2009

Sotto le stelle del cinema è promosso da: Cineteca del Comune di Bologna e Comune di Bologna – Settore Cultura e Rapporti con l’Università.
Con il contributo di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema; Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura; Bè – Bolognaestate2009; Fondazione Carisbo; Gruppo Hera.
In collaborazione con: Laboratorio L’Immagine Ritrovata.
Sponsor: Aeroporto di Bologna; Lancia.
Sponsor tecnici: Coop Brodolini; ManutenCoop Servizi Ambientali; Auser Bologna.

Ufficio Stampa:
Andrea Ravagnan
tel: (+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa2@comune.bologna.it

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