I perché della censura sul sito www.italiataglia.it
28 giugno 2009
Dal 16 luglio sarà possibile conoscere le motivazioni dei tagli di censura subiti da lungometraggi, cortometraggi, pubblicità e attualità italiane ed estere in Italia consultando il sito www.italiataglia.it.
Questi dati, che sono relativi a 30mila titoli, costituiscono infatti il primo, corposo nucleo della banca dati di Italia Taglia, il progetto della Cineteca di Bologna sulle ‘vicende censorie’ delle pellicole distribuite in Italia dal 1913 in poi.
Anna Fiaccarini, responsabile degli archivi non filmici della Cineteca e coordinatrice organizzativa del lavoro, ha presentato quest’oggi al pubblico del festival Il Cinema Ritrovato una prima demo del sito.
La banca dati contemplerà la catalogazione del periodo compreso fra il 3 maggio 1913 e il 30 novembre 1943 e già dal prossimo settembre si estenderà fino al 1965. Ogni trimestre la banca dati verrà implementata con nuovi titoli, grazie al lavoro di un gruppo di giovani ricercatori che così concretizzano l’idea originaria di Pier Luigi Raffaelli, sotto la guida scientifica di Tatti Sanguineti.
Nel 1995, in occasione della verifica di alcuni dati dell’Archivio del Cinema Italiano – lo straordinario progetto ideato e coordinato da Aldo Bernardini per conto dell’ANICA – Pier Luigi Raffaelli ebbe l’occasione di prendere visione dei fascicoli originali delle pellicole sottoposte alla revisione, a partire dal 1944, presso il Ministero del Turismo e dello Spettacolo.
Ne scaturì l’idea di catalogare in modo sistematico tutte le informazioni contenute nei 100.000 ed oltre faldoni, dal 1944 in poi, relativi a tutti i film lungometraggi, cortometraggi, pubblicità ed attualità, italiani ed esteri, sottoposti alla "Censura".
Il progetto fu proposto da Raffaelli e da Andrea Marcotulli, responsabile dell’Ufficio Studi dell’ANICA, al Ministero del Turismo e dello Spettacolo che lo accolse con entusiasmo e lungimiranza (e portato a questo punto di avanzamento grazie alla Direzione Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali).
Durante la verifica dei dati furono trovati sei dei sette volumi di protocollo della Revisione Cinematografica, a partire dal 3 maggio 1913 e da questa scoperta prende il via l’impresa, sostenuta dalla Cineteca di Bologna con la supervisione di Sanguineti, di ricostruire "le vicende censorie" delle pellicole distribuite il Italia dal 1913 in poi.
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