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'Il tempo si è fermato' di Ermanno Olmi inaugura Piazza Maggiore

24 giugno

Venerdì 26 giugno (ore 22) si accenderà lo schermo di Piazza Maggiore per un’anteprima di Sotto le stelle del cinema che prelude al festival Il Cinema Ritrovato che aprirà i battenti il giorno seguente, sabato 27 giugno: l’onore dell’inaugurazione toccherà a Il tempo si è fermato di Ermanno Olmi (presentato dal direttore della Cineteca Gian Luca Farinelli), primo lungometraggio di finzione firmato dal maestro nel 1959, che vedremo nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna in occasione della consegna del Leone d’Oro alla Carriera a Ermanno Olmi lo scorso settembre durante la 65ª Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.
Primo lungometraggio a soggetto del regista, Il tempo si è fermato era in realtà nato come documentario commissionato dalla Edisonvolta per descrivere il lavoro di vigilanza delle dighe sull’Adamello. Un ragazzo di città e un coriaceo montanaro sviluppano progressivamente un rapporto di solidarietà fra opposti, conciliati dall’imponente e vigorosa solitudine della montagna. Parabola di formazione sul rapporto fra gli uomini e una natura quasi indifferente ai sussulti della modernità, la pellicola contiene in nuce i fondamentali dell’estetica olmiana che all’estremo rigore formale di stampo neorealistico (presa diretta del suono, attori non professionisti) unisce una già insopprimibile tensione morale.
Il tempo si è fermato sarà preceduto da Il Portoghese. Appunti per un documentario su Pietro Bianchi, realizzato da Bruna Gambarelli e Lino Greco e prodotto da Laminarie, profilo del critico cinematografico Pietro Bianchi focalizzato sugli inizi della sua attività giornalistica e costruito attraverso materiali di repertorio e testimonianze provenienti da Parma, sua città natale.
Pietro Bianchi è stato tra i più importanti critici cinematografici italiani. Ha svolto per quarant’anni l’attività di giornalista cinematografico, collaborando alle pagine culturali di diverse testate. Raffinato intellettuale, Bianchi seppe fondere, nei suoi testi, suggestioni, interessi e illuminazioni derivanti dalle diverse discipline artistiche che egli osservava e indagava con attenzione.
Bruna Gambarelli, direttrice dell’Associazione Laminarie di Bologna, si è occupata di Pietro Bianchi a partire dal 1996, curando la manifestazione L’occhio di vetro. Il cinema visto da Pietro Bianchi, che raccoglieva una rassegna cinematografica, una mostra fotografica e documentaria, un convegno e la pubblicazione di un catalogo. Ha curato successivamente anche la Festa in onore di Pietrino che si è svolta a Baiso (RE) il 10 settembre 2006.
La Cineteca di Bologna editerà entro il 2010 un dizionario che includerà migliaia di recensioni di Pietro Bianchi sui film usciti in Italia dagli anni Trenta alla metà degli anni Settanta. Al dizionario sarà allegato un dvd che raccoglie contributi inediti e testimonianze.
Tra i tanti interventi di Pietro Bianchi, ne riportiamo uno dedicato proprio al cinema di Ermanno Olmi, tratto dall’articolo Riuscita totale di Olmi elegiaco, pubblicato su "Il Giorno" del 17 maggio 1963: " Ermanno Olmi sembra fatto apposta, come artista, per dimostrare la relativa fallacia di quel detto che afferma: le strade di brutti film sono lastricate di buoni sentimenti. Olmi fa dei film con dei buoni sentimenti; e tuttavia i suoi film sono belli. Come mai? Di origine montanara, venuto al cinema non dai caffè di piazza del Popolo o dalle rivistine per i ‘felici pochi’, ma da un impiego tecnico alla Edison, Ermanno Olmi ha un sentimento struggente e casto dell’esistenza: egli entra nell'interno dell'uomo non per scoprire i mostri alla Kafka, ma per delinearne le linee di forza psicologica, l’ispirazione segreta. Per questo i suoi film appaiono come un singolare (e irripetibile) impasto di esistenzialismo cristiano e di socialismo all'italiana".

 

Venerdì 26 maggio, ore 22, Piazza Maggiore
IL PORTOGHESE. APPUNTI PER UN DOCUMENTARIO SU PIETRO BIANCHI (Italia/2009) di Bruna Gambarelli e Lino Greco

a seguire
IL TEMPO SI È FERMATO (Italia/1959) di Ermanno Olmi
Copia restaurata dalla Cineteca di Bologna, in occasione della consegna del Leone d’Oro alla carriera a Ermanno Olmi

 

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