La storia del cinema per ragazzi con Jacques Tati e Vittorio De Sica

9 aprile 2009

La Cineteca di Bologna coccola i suoi piccoli cinéphile: agli appuntamenti domenicali ormai imprescindibili con il ‘Cineclub per ragazzi’, si aggiungono ora quelli speciali del sabato, due volte al mese, che rivolgono un’attenzione particolare ai grandi titoli della storia del cinema, capaci di conquistare anche il pubblico più giovane.
Nel mese di aprile sarà la volta del classico del Neorealismo italiano Ladri di biciclette (sabato 11 aprile alle ore 16.15 al Cinema Lumière), diretto da Vittorio De Sica nel 1948, nel quale troviamo anche il piccolo Enzo Staiola, al suo esordio a soli dieci anni nell’indimenticabile ruolo di Bruno Ricci.
La settimana successiva è invece in programma un altro classico, questa volta della comicità, premiato nel 1959 con l’Oscar per il miglior film straniero: Jacques Tati è regista e interprete di Mio zio (sabato 18 aprile, ore 16, Cinema Lumière), che vedremo nella versione originale francese con sottotitoli italiani. E se Tati veste ovviamente i panni di Monsieur Hulot, anche in Mio zio troviamo un giovane co-protagonista, il piccolo Gerard Arpel, interpretato da Alain Bécourt, nella sua unica apparizione cinematografica, a dodici anni.

Schermi e lavagne. Cineclub per ragazzi
Storia del cinema

Sabato 11 aprile, ore 16.15, Cinema Lumière – Sala Officinema/Mastroianni
LADRI DI BICICLETTE (Italia/1948) di Vittorio De Sica
Girato nelle strade con un cast di attori non professionisti, André Bazin lo definì "il centro ideale attorno al quale orbitano le opere degli altri grandi registi del neorealismo".

Sabato 18 aprile, ore 16, Cinema Lumière – Sala Officinema/Mastroianni
MIO ZIO (Mon oncle, Francia/1958) di Jacques Tati
Versione originale sottotitoli italiani
"Per Tati soltanto il poeta e il bambino, grazie alla loro spontaneità, possono salvare la nostra società dalla disumanizzazione che nasce dalla standardizzazione" (Guy Bellinger).

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