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Constantin Costa-Gavras mercoledì al Lumière

6 aprile 2009

Il regista e presidente della Cinémathèque Française Constantin Costa-Gavras sarà graditissimo ospite della Cineteca mercoledì 8 aprile per incontrare il pubblico al termine della proiezione al Cinema Lumière del suo ultimo lungometraggio Verso l’Eden interpretato da Riccardo Scamarcio (inizio proiezione ore 21).
Pellicola che ha chiuso l’ultimo Festival di Berlino, Verso l’Eden è un duro racconto d’immigrazione, ambientato tra le spiagge della Grecia – dove il protagonista arriva naufragato – e Parigi, meta sognata dal clandestino Elias.

"Come nell’Odissea, è nel mar Egeo che ha inizio l’avventura di Elias, il nostro eroe senza leggenda. Sullo stesso mare, sotto lo stesso sole e lo stesso cielo che all’alba della civilizzazione. Dopo numerose peripezie, tra le quali un passaggio in paradiso e un breve soggiorno all’inferno, la sua epopea finisce magicamente a Parigi. Parigi, che ogni viaggiatore vede brillare nel più profondo dei suoi sogni nel suo sonno incerto. Verso l’Eden prova a dar voce al percorso, al vagare, alla storia di coloro che ieri fummo noi stessi o i nostri padri e madri, attraversano il mondo, sfidano gli oceani e le uniformi, alla ricerca di un tetto. La storia di Elias non è quella di Ulisse, né quella di Jean Claude, né la mia. Ma io mi riconosco in Elias, questo straniero che non mi è estraneo…". (Constantin Costa-Gavras)

Constantin Costa-Gavras (vero nome Konstantinos Gavras) è nato a Loutras Iraias, in Grecia, il 12 febbraio 1933. Formatosi in Francia, dove studia letteratura e cinema, lavora come assistente alla regia di autori come René Clair e René Clément. Dopo l’esordio con il cortometraggio Les Rates (1958), gira due lungometraggi, Vagone letto per assassini (1965) e Il 13° uomo (1967). Nel 1969 realizza Z – L’orgia del potere, pellicola che verrà premiata nel 1970 con l’Oscar per il miglior film straniero (oltre a quello per il miglior montaggio). L’impegno politico segnerà anche la successiva produzione di Costa-Gavras: con La confessione (1970) e L’amerikano (1973) attacca rispettivamente la dittatura sovietica e l’ingerenza americana sui Paesi sudamericani. Nel 1975 il Festival di Cannes lo premia come miglior regista per L’affare della sezione speciale, prima della Palma d’Oro nel 1982 per Missing – Scomparso (miglior attore per il protagonista Jack Lemmon). Nel 1983 Costa-Gavras vince l’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale di Missing. La carriera di Costa-Gavras prosegue con regolarità tra nuove produzioni e premi: è del 1989 Music Box, vincitore dell’Orso d’Oro a Berlino nel 1990. Suscita scalpore il suo penultimo film, Cacciatore di teste (2005), diabolico e asettico piano omicida di un professionista disoccupato. Nell’ultimo Verso l’Eden (2008), Costa-Gavras sceglie Riccardo Scamarcio per narrare una storia d’immigrazione.

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