Omaggio a "Che" Guevara con Gianni Minà

Come restituire profondità alla querida presencia appiattita su troppi poster, consegnata a un generico immaginario rivoltoso occidentale.
Un programma di quattro giorni dedicato a "Che" Guevara e curato da uno storico ‘militante’ come Gianni Minà: Patria o muerte: immagini del "Che", questo il titolo della rassegna che raccoglie film, documenti, backstage, e la celeberrima intervista dello stesso Minà a Fidel Castro, Fidel racconta il "Che", primo appuntamento in programma lunedì 9 marzo alle ore 17.30 al Cinema Lumière. Al termine della proiezione Gianni Minà incontrerà in pubblico in sala, introducendo così anche il documentario delle ore 20, In viaggio con "Che" Guevara, backstage realizzato proprio da Minà del film di Walter Salles I diari della motocicletta, che chiuderà alle ore 22.45 la serata di lunedì 9 marzo.
Ancora Gianni Minà sarà al Cinema Lumière martedì 10 marzo, per un incontro pubblico al termine del documentario Il "Che" 40 anni dopo (inizio proiezione ore 20).
Due pellicole storiche sudamericane si avvicenderanno nei giorni successivi, L’ora dei forni (1967) di Fernando Solanas (mercoledì 11 marzo, ore 17.15) e Compañero Presidente (1971) di Miguel Littin (giovedì 12 marzo, ore 19), mentre chiuderà la rassegna Comandante, diretto da Oliver Stone nel 2003.
Ad arricchire il tutto, molti documenti d’epoca realizzati a Cuba, in particolare da Santiago Alvarez (autore di Patria o muerte e Noticiero Icaic: Castro e "Che" Guevara) e da Miguel Torres (autore di Campamento 5 de mayo).

La rassegna Patria o muerte: immagini del "Che" è promossa in collaborazione con FICE Emilia-Romagna.

Lunedì 9 marzo, ore 17.15, Cinema Lumière
NOTICIERO ICAIC: CASTRO E "CHE" GUEVARA di Santiago Álvarez
Versione originale con sottotitoli italiani
FIDEL RACCONTA IL "CHE" (Italia/2007) di Gianni Minà
Celeberrima intervista al leader massimo, sintesi di sedici ore di girato, in cui per la prima volta Castro parla dell'amicizia con il Che, nata in Messico, proseguita nella Rivoluzione cubana, fino alla partenza di Guevara per la sua ultima avventura in Bolivia, nell'ottobre di quarantadue anni fa.
Al termine incontro con Gianni Minà

Lunedì 9 marzo, ore 20, Cinema Lumière
IN VIAGGIO CON "CHE" GUEVARA (Italia/2003) di Gianni Minà
Dietro le quinte di I diari della motocicletta il film di Walter Salles che ha raccontato il viaggio di formazione del giovane "Che" nel Sudamerica. Attraverso i ricordi e le impressioni di Alberto Granado, ultraottantenne che condivise quell'avventura, inframmezzati da scene del film (al quale Minà ha partecipato collaborando alla sceneggiatura) e sequenze dietro la macchina da presa.
Introduce Gianni Minà

Lunedì 9 marzo, ore 22.45, Cinema Lumière
PATRIA O MUERTE (Cuba/1975) di Santiago Álvarez
Versione originale sottotitoli italiani
I DIARI DELLA MOTOCICLETTA (Diarios de motocicleta, Argentina-USA-GB-Cuba-Germania-Messico-Cile-Perù-Francia/2004) di Walter Salles
Sei mesi di avventure, ragazze ed esperienze attraversando il subcontinente americano con il suo carico di laceranti contraddizioni, miseria e degradazione. Un viaggio cominciato in sella a una vecchia motocicletta Norton 500 e finito in autostop, decisivo per la formazione politica e degli ideali rivoluzionari dell'allora giovane studente di medicina Ernesto Guevara (qui interpretato dall'astro nascente Gael García Bernal).

Martedì 10 marzo, ore 20, Cinema Lumière
IL "CHE" 40 ANNI DOPO (Italia/2008) di Gianni Minà
Al termine incontro con Gianni Minà
Ernesto Guevara nel ricordo di Pombo e Urbano, due ragazzi da lui svezzati durante la rivoluzione cubana, che lo hanno accompagnato in Congo e in Bolivia e che sono sopravvissuti alla sua morte nel 1967 a Las Higueras.

Mercoledì 11 marzo, ore 17.15, Cinema Lumière
CAMPAMENTO 5 DE MAYO (Cuba/1968) di Miguel Torres
Versione originale sottotitoli italiani
PATRIA O MUERTE (Cuba/1975) di Santiago Alvarez
Versione originale sottotitoli italiani

L’ORA DEI FORNI. Prima parte: Neocolonialismo e violenza (La hora del fornos, Argentina/1967) di Fernando E. Solanas
"L'immagine di un popolo vivo che sta resistendo" (Fernando Birri), documentario-fiume sulla storia sociopolitica dell'Argentina e dell'intero Sudamerica, schiacciato dalla pesante eredità neocoloniale. Girato in clandestinità e montato in esilio, un'opera-saggio didattica e metaforica, perfetta sintesi di avanguardia politica e formale, uno dei maggiori esiti del cinema militante anni Sessanta. Dedicato al "Che", caduto in Bolivia durante le riprese del film.
Versione originale sottotitoli italiani

Giovedì 12 marzo, ore 19, Cinema Lumière
COMPAÑERO PRESIDENTE (Cile/1971) di Miguel Littin
Il Presidente del Cile Salvador Allende incontra, in una lunga intervista, lo scrittore francese Regis Debray. Testimonianza unica di un'esperienza politica senza precedenti arricchita dalle scene di episodi evocati durante la conversazione.

Giovedì 12 marzo, ore 20.15, Cinema Lumière
COMANDANTE (USA-Spagna/2003) di Oliver Stone
Il debutto al documentario di un regista politicamente scorretto e fieramente ‘antiamericano’ non poteva che avvenire alla corte di uno storico nemico giurato degli USA. La cinepresa in perenne movimento perlustra il volto segnato di Castro, indomito patriarca della rivoluzione, pedinandolo nei suoi spostamenti quotidiani. Stone, ben lungi da un asettico stile frontale da reportage giornalistico, si mette in gioco all’interno dell’inquadratura creando con l’intervistato un clima di intimità che ne favorisce considerazioni e confessioni a volte sorprendenti: dalla rievocazione eroica dei tempi della revolución alle riflessioni privatissime sul suo ruolo di padre, marito e amante. Un ritratto potente e sincero, alla ricerca dell’uomo dietro il mito e l’icona usurata dai media e dalla storia.

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