Peter von Bagh
22 settembre 2014Con grande commozione, annunciamo la morte di Peter von Bagh, dal 2001 direttore artistico del festival Il Cinema Ritrovato.
Figura luminosa di intellettuale e cinéphile, già direttore della Cineteca Finlandese, scopritore di Aki Kaurismäki, e a sua volta cineasta, autore di documentari pieni di umanità e intelligenza, Peter von Bagh ha dato molto a Bologna (e l’Amministrazione comunale gli conferì nel 2007 la Turrita d’argento) facendo crescere in modo determinante Il Cinema Ritrovato e la sua autorevolezza internazionale.
Possedeva molti talenti unici: aveva un rapporto carnale con il cinema e per questo aveva visto forse tutti i film, che aveva imparato a capire e conoscere con una profondità senza pari. Era un uomo che possedeva una cultura sconfinata, ammirato da molti grandi cineasti, ma sempre sorretto da una semplicità e da un’ironia giocosa che lo rendevano disponibile alle imprese giuste e per questo spesso impossibili.
La sua scomparsa è una perdita enorme per la comunità internazionale degli amanti del cinema.
La Cineteca perde un amico prezioso, ci lascia una lezione umana e professionale profonda e un patrimonio di studi e di film il cui valore è destinato a crescere nel tempo.
Figura luminosa di intellettuale e cinéphile, già direttore della Cineteca Finlandese, scopritore di Aki Kaurismäki, e a sua volta cineasta, autore di documentari pieni di umanità e intelligenza, Peter von Bagh ha dato molto a Bologna (e l’Amministrazione comunale gli conferì nel 2007 la Turrita d’argento) facendo crescere in modo determinante Il Cinema Ritrovato e la sua autorevolezza internazionale.
Possedeva molti talenti unici: aveva un rapporto carnale con il cinema e per questo aveva visto forse tutti i film, che aveva imparato a capire e conoscere con una profondità senza pari. Era un uomo che possedeva una cultura sconfinata, ammirato da molti grandi cineasti, ma sempre sorretto da una semplicità e da un’ironia giocosa che lo rendevano disponibile alle imprese giuste e per questo spesso impossibili.
La sua scomparsa è una perdita enorme per la comunità internazionale degli amanti del cinema.
La Cineteca perde un amico prezioso, ci lascia una lezione umana e professionale profonda e un patrimonio di studi e di film il cui valore è destinato a crescere nel tempo.