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Il Cinema Ritrovato. Al cinema

31 luglio 2014

Il Cinema Ritrovato. Al cinema
Dall’infanzia narrata come mai prima da François Truffaut alla Gioventù bruciata del “rebel without a cause” James Dean, all’industrializzazione sbeffeggiata da Charlie Chaplin, che con Tempi moderni ci regala uno dei suoi più grandi Charlot.
Ecco le prime anticipazioni della seconda stagione dei classici restaurati, portati nelle sale italiane dalla Cineteca di Bologna con progetto di distribuzione Il Cinema Ritrovato. Al cinema, sostenuto dal main sponsor Gruppo Unipol.

I 400 colpi

La seconda stagione del progetto Il Cinema Ritrovato. Al cinema distribuirà i propri restauri nelle sale di tutto il territorio nazionale, da Aosta a Palermo, e si inaugurerà alla fine di settembre con I 400 colpi, film-manifesto della Nouvelle Vague realizzato nel 1959 da François Truffaut e affidato al volto di un ragazzo, Jean-Pierre Léaud, che diverrà da quel momento il volto-simbolo della nuova onda del cinema francese.
Il restauro è realizzato da Mk2 e la Cineteca di Bologna lo porta in sala grazie alla collaborazione con BIM Distribuzione.

Gioventù bruciata
A cavallo tra ottobre e novembre lo schermo sarà conquistato da James Dean, protagonista nel 1955 – l’anno stesso della sua morte – di Gioventù bruciata di Nicholas Ray, che tornerà nelle sale nel restauro (realizzato da Warner Bros. e promosso da The Film Foundation di Martin Scorsese e GUCCI), presentato in anteprima in Piazza Maggiore a Bologna per l’inaugurazione della XXVIII edizione del festival Il Cinema Ritrovato, lo scorso 28 giugno, di fronte a 6.000 persone.
È  proprio François Truffaut a descrivere così il genio attoriale di James Dean: “James Dean va contro cinquant’anni di cinema. Ogni gesto, ogni atteggiamento, la mimica sono un affronto alla tradizione psicologica. La recitazione di James Dean è più animalesca che umana. Per questo è imprevedibile: quale sarà il gesto successivo?”.

Tempi moderni

Genio per eccellenza della modernità, della quale ha saputo anticipare le follie, Charlie Chaplin firma nel 1936 uno dei suoi grandi capolavori, Tempi moderni, capace di costruire con irresistibile comicità immagini allo stesso tempo inquietantemente futuribili, come quella, su tutte, dell’uomo inghiottito dagli ingranaggi della macchina.
Tempi moderni (restaurato dalla Cineteca di Bologna con il suo laboratorio L’Immagine Ritrovata) è il film con cui Chaplin acquisisce la piena consapevolezza di doversi congedare dal personaggio di Charlot (sono ormai passati nove anni dall’avvento del cinema sonoro). È infatti l’ultimo lavoro nel quale ritroviamo l’immagine prototipica di Charlot, del quale arriveremo a udire, alla fine del film e per la prima volta dalla sua creazione più di venti prima, la voce.
Tempi moderni uscirà in sala ai primi di dicembre (con l’accompagnamento orchestrale  registrato della partitura originale di Chaplin restaurata da Timothy Brock), per suggellare un 2014 nel quale la Cineteca di Bologna e l’Association Chaplin hanno festeggiato il centenario della maschera più famosa della storia del cinema, Charlot, che Charlie Chaplin inventò il 7 febbraio 1914.

La seconda stagione
Dopo la prima esperienza nell’annata 2013-2014, che ha portato per la prima volta nelle sale italiane con continuità mensile i grandi film del passato, la seconda stagione del progetto Il Cinema Ritrovato. Al cinema proseguirà nel 2015 con nuovi titoli che verranno annunciati nei prossimi mesi.
“L’attenzione sempre maggiore che si riscontra nei confronti del patrimonio cinematografico, al quale la Cineteca di Bologna dedica il proprio lavoro quotidiano, in particolare attraverso l’attività di restauro del laboratorio L’Immagine Ritrovata e la realizzazione del festival Il Cinema Ritrovato, e la risposta sorprendente di un pubblico sempre più sensibile ed esigente ci hanno ulteriormente convinto dell’importanza del nostro progetto di distribuzione e ci hanno spinto a programmare senza esitazione una seconda stagione, dopo aver coinvolto in pochi mesi 200 sale cinematografiche in tutta Italia, tra i capoluoghi di regione e sale di città minori che con caparbietà hanno creduto, ripagate, in un’operazione che ha raccolto fino ad oggi 120.000 spettatori” afferma il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli. “Vorrei infatti ricordare quanto detto da Thierry Fremaux, proprio qualche settimana fa al festival Il Cinema Ritrovato, ovvero che il dovere di una cineteca oggi non è solo quello di tutelare e conservare il patrimonio cinematografico, ma anche quello di aiutare le sale a salvare la visione collettiva dei film”.

 

Ufficio stampa Cineteca di Bologna
Andrea Ravagnan
(+39) 0512194833
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cinetecaufficiostampa@cineteca.bologna.it

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