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I 50 anni della Nouvelle Vague

9 gennaio 2009

La reinvenzione del cinema. I 50 anni della Nouvelle Vague: oltre quindici titoli, tra lungometraggi e alcuni significativi cortometraggi, quasi tutti in versione originale francese, per l’imponente retrospettiva (promossa dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con Fondazione Federico Fellini e Alliance Française – Delegation Culturelle) che celebrerà il cinquantesimo compleanno della Nouvelle Vague al Cinema Lumière a partire da martedì 13 gennaio (e che offrirà anche molte repliche fino a sabato 24 gennaio).
E se la data di nascita di un movimento è per sua natura un fatto controverso, (tuttavia il 1959, anno de I quattrocento colpi di François Truffaut, sembra mettere un po’ tutti d’accordo), un percorso esaustivo non può tralasciare le prime avvisaglie: così ad aprire martedì 13 gennaio alle ore 17.30 al Cinema Lumière La reinvenzione del cinema. I 50 anni della Nouvelle Vague sarà un film del 1957, Le beau Serge, diretto da Claude Chabrol nel 1957, seguito a brevissimo raggio (sempre martedì 13 gennaio, ma alle ore 20) da un doppio François Truffaut, autore nel 1958 del cortometraggio Les Mistons e nel 1959, appunto, del ‘manifesto’ I quattrocento colpi.
A chiudere questa prima serata (alle ore 22.15), il cortometraggio a quattro mani Truffaut/Godard Charlotte et son Jules (1958), seguito dal capolavoro diretto da Jean-Luc Godard nel 1960, Fino all’ultimo respiro, con l’indimenticabile coppia Jean-Paul Belmondo/Jean Seberg.
Si prosegue così fino a sabato 24 gennaio, tra pietre miliari (Jules e Jim o Hiroshima mon amour, Ascensore per il patibolo o L’anno scorso a Marienbad) e pellicole meno note, che costituiscono in realtà un corpus di lavori incredibilmente unitario e sfaccettato allo stesso tempo e che, soprattutto, ha cambiato la storia del cinema.

Da "Cineteca" di gennaio:

Martedì 13 gennaio, ore 17.30, Cinema Lumière
LE BEAU SERGE (Francia/1957) di Claude Chabrol
Versione originale con sottotitoli italiani
Tecnicamente, il film che inaugura la Nouvelle vague – ma è materia spuria, implicata tra stile neorealista e allegorie hitchcockiane. Quanto fascino, però, nella provincia immobile in cui Chabrol cala lo studente Brialy, che tornato al villaggio d’origine s’imbatte nella deriva esistenziale e alcolica di un amico d’infanzia. Serge è Gerard Blain, già pronto a portare lo stesso personaggio nel cinema italiano (per Bolognini e Maselli).

Martedì 13 gennaio, ore 20, Cinema Lumière
LES MISTONS (Francia/1958) di François Truffaut
Versione originale sottotitoli italiani
I QUATTROCENTO COLPI (Les 400 coups, Francia/1959) di François Truffaut
Primo film di Truffaut, e primo della serie Doinel. Antoine Doinel, come il Michel Poiccard di Godard, corre più forte che può: ha quattordici anni, è uno studente furbo e svogliato, allestisce altarini in onore di Balzac, ruba una macchina da scrivere. Antoine cambia il modo in cui il cinema guarda il mondo: sguardo infantile, struggente, dalla finestrella del cellulare che lo porta al riformatorio, sguardo di colpo adulto davanti al mare che blocca la sua corsa. Godard ha fatto della nouvelle vague qualcosa di travolgente, Truffaut l’ha destinata all’eternità.

Martedì 13 gennaio, ore 22.15 (replica mercoledì 14 gennaio, ore 22.30), Cinema Lumière
CHARLOTTE ET SON JULES (Francia 1958) di François Truffaut e Jean-Luc Godard
Versione originale sottotitoli italiani
FINO ALL'ULTIMO RESPIRO (A bout de souffle, Francia/1960) di Jean-Luc Godard
Versione originale sottotitoli italiani
Parigi 1959, il centro del mondo. Godard dirige, Truffaut scrive. Belmondo/Poiccard, piccolo omicida, corre a perdifiato per sfuggire alla polizia e a cinquant’anni di cinema di papà; Jean Seberg vende l’Herald Tribune sugli Champs Elysées, s’innamora, lo tradisce: ‘déguelasse’. Poco budget, molto amore per il B-movie americano, sguardi in macchina, jump-cuts, l’euforizzante sensazione che tutto sta per ricominciare. Irripetibile, e forever young.

Mercoledì 14 gennaio, ore 20.15, Cinema Lumière
TOUS LES GARÇONS S’APPELLENT PATRICK (Francia/1958) di Jean-Luc Godard
Versione originale sottotitoli italiani
LA DONNA È DONNA (Une Femme est une femme, Francia/1961) di Jean-Luc Godard
Versione originale sottotitoli italiani
Anna Karina vuole un figlio, il fidanzato Jean Claude Brialy si nega, lei si rivolge all’amico Belmondo, che porta il nome di Lubitsch. Godard gioca, romantico e sfrontato, con il colore e il cinemascope, con la falsa fenomenologia (che cos’è una donna?) e il falso musical, con la bellezza grafica della parola scritta: i titoli dei libri come linguaggio dell’unico possibile discorso amoroso. Raoul Coutard, splendidamente, fotografa.

Giovedì 15 gennaio, ore 17.45, Cinema Lumière
UNE HISTOIRE D’EAU (Francia/1958) di François Truffaut e Jean-Luc Godard
Versione originale sottotitoli italiani
I QUATTROCENTO COLPI (Les 400 coups, Francia/1959) di François Truffaut (replica)

Giovedì 15 gennaio, ore 20.45, Cinema Lumière
QUESTA È LA MIA VITA (Vivre sa vie: film en douze tableaux, Francia/1962) di Jean-Luc Godard
Versione originale sottotitoli italiani
Cronaca d’una ragazza perduta, tra concretezza palpitante e invenzione formale. Anna Karina finisce sul marciapiede per caso, per vaghe ambizioni, per banale necessità di denaro. "Comincia come un documentario sulla prostituzione, finisce come un B-movie della Monogram" (Tom Milne). In mezzo Godard smonta, destruttura, ci commuove fino alle lacrime. L’immagine di lei che fuma, il viso appoggiato sulla spalla d’un cliente, lo sguardo perso nel vuoto, è diventato l’icona chic della nouvelle vague.

Giovedì 15 gennaio, ore 22.15, Cinema Lumière
LA DONNA È DONNA (Une Femme est une femme, Francia/1961) di Jean-Luc Godard (replica)
Versione originale sottotitoli italiani

Venerdì 16 gennaio, ore 17.45, Cinema Lumière
TOUTE LA MEMOIRE DU MONDE (Francia/1957) di Alain Resnais
Versione originale con sottotitoli italiani
HIROSHIMA MON AMOUR (Hiroshima, mon amour, Francia-Giappone/1959) di Alain Resnais
Versione originale con sottotitoli italiani
L’apoteosi di quel che si chiamò il ‘cinema moderno’. Che cosa c’è di più eterno d’un breve incontro, di quelli che bruciano e non hanno futuro? Ma tra le pieghe d’un letto sfatto, ecco le contrazioni involontarie della memoria, la deperibilità del dolore e dell’amore, lo strazio della guerra, la sensualità triste di corpi sconosciuti. Resnais filmava con eleganza intellettuale, Marguerite Duras distillava dialoghi come gocce su pietre roventi.

Venerdì 16 gennaio, ore 20, Cinema Lumière
IL SEGNO DEL LEONE (Le Signe du lion, Francia/1959) di Eric Rohmer
Versione originale con sottotitoli italiani
La prima e più impietosa delle estati rohmeriane. Un americano a Parigi pensa d’aver ereditato una fortuna, scopre che non è vero, s’aggira solo e squattrinato in una città ostile, perfetta immagine dell’essere gettati nel mondo. La riflessione ironica sul Caso che ci governa ha un’austerità filosofica destinata a stemperarsi, poi, in più morbide volute narrative.
Precede la proiezione un intervento di Goffredo Fofi: Critica e autocritica di un giovane critico contemporaneo alla nouvelle vague.

Venerdì 16 gennaio, ore 22.15, Cinema Lumière
LE CHANT DU STYRENE (Francia/1958) di Alain Resnais
Versione originale con sottotitoli italiani
FUOCO FATUO (Le Feu follet, Francia-Italia/1963) di Louis Malle
Versione originale con sottotitoli italiani
Dal romanzo di Drieu La Rochelle, il lucido vagare verso il suicidio d’un personaggio senza più ragioni né passioni. "I minuti si aggiungono ai minuti, si produce un’emozione attraverso l’accumulo di primi piani neutri. Tutti i comici conoscono il riso per ripetizione, esiste anche un patetico per ripetizione, ed è il più interessante. Grazie a questo, Louis Malle ha messo a punto il suo miglior film" (François Truffaut).

Sabato 17 gennaio, ore 17, Cinema Lumière
QUESTA È LA MIA VITA (Vivre sa vie: film en douze tableaux, Francia/1962) di Jean-Luc Godard

Domenica 18 gennaio, ore 20.15 (replica lunedì 19 gennaio, ore 22.30), Cinema Lumière
ASCENSORE PER IL PATIBOLO (Ascenseur pour l'échafaud, Francia/1957) di Louis Malle
Versione originale con sottotitoli italiani
Prove generali di Nouvelle vague, una delle gemme splendenti che il cinema estrae dalle miniere della cattiva letteratura (romanzetto di Noel Calef). Stile vellutato, controllo perfetto della tensione, fiamme (fredde) del peccato: una moglie commissiona all’amante l’omicidio del marito, l’astuzia del destino è in agguato. Jeanne Moreau e Parigi scure e sensuali, Miles Davis fin dentro le ossa.

Domenica 18 gennaio, ore 22.30, Cinema Lumière
HIROSHIMA MON AMOUR (Hiroshima, mon amour, Francia-Giappone/1959) di Alain Resnais (replica)
Versione originale con sottotitoli italiani

Martedì 20 gennaio, ore 18.15, Cinema Lumière
CLEO DALLE 5 ALLE 7 (Cléo de cinq à sept, Francia/1962) di Agnès Varda
Versione originale con sottotitoli italiani
Due ore di tempo (quasi) reale per conoscere Cléo, graziosa, capricciosa, narcisista chanteuse parigina, una convinta che "essere brutte è come essere morte". Alla vera mortalità la confronta l’attesa di un responso radiologico, mentre una Parigi-verité le scorre intorno. Risposta matura, e femminile, ai tanti ritratti di donna godardiana. "Un personaggio di superficialità profonda, sul genere di quelli di Sofia Coppola" (Village Voice, 2008): proposta di remake?

Martedì 20 gennaio, ore 20 (replica giovedì 22 gennaio, ore 18), Cinema Lumière
LOLA DONNA DI VITA (Lola, Francia/1961) di Jacques Demy
Indimenticabile Anouk Aimée, che cammina sola, stretta nel suo impermeabile, in un’alba sulla Baie des Anges magicamente rischiarata da Raoul Coutard. Lola è una cantante di boîte de nuit che attende, insieme al figlio, il ritorno dell’uomo amato. Al suo esordio, Jacques Demy avrebbe voluto dirigere un musical: questioni di budget fecero cadere quasi tutte le canzoni (si sarebbe rifatto presto con Les Parapluies de Cherbourg), l’atmosfera è comunque struggente, delicatamente mélo.

Martedì 20 gennaio, ore 22.15, Cinema Lumière
L’ANNO SCORSO A MARIENBAD (L'Année dernière à Marienbad, Francia-Italia/1961) di Alain Resnais
Versione originale con sottotitoli italiani
Il giardino dei sentieri che si biforcano, in un labirinto di indecidibili possibilità intellettuali e sentimentali: lui e lei s’incontrarono davvero, l’anno scorso, a Marienbad? L’albergo è un albergo, o una casa di cura? Lui è Orfeo, è l’Es, è la Morte? O sono tutti fantasmi? Il pensiero naufraga, oggi come allora, tra le statue e le siepi d’un meraviglioso giardino all’italiana, in un superbo film "aperto a ogni mito". Resnais e Robbe Grillet in magico (dis)accordo.

Mercoledì 21 gennaio, ore 20, Cinema Lumière
JULES E JIM (Jules et Jim, Francia/1962) di François Truffaut
La dolce vita secondo Truffaut. Nella Parigi bohémienne degli anni Dieci e Venti, due uomini e una donna s’incontrano, si amano, si perdono, si ritrovano, si separano, come da immortale canzone di Bassiak (Le Tourbillon): lei è la stella fissa del terzetto, ma non saprà accettare la resa dei conti. Un racconto amorale la cui leggerezza eccentrica assorbe persino la tragedia; film amatissimo, imitatissimo (buon ultimo, con tenera goffaggine, il Woody Allen di Vicky Cristina Barcelona).

Giovedì 22 gennaio, ore 20.15, Cinema Lumière
FUOCO FATUO (Le Feu follet, Francia-Italia/1963) di Louis Malle (replica)
Versione originale con sottotitoli italiani

Giovedì 22 gennaio, ore 22.15, Cinema Lumière
ANTOINE E COLETTE (Francia/1962) di Francois Truffaut
Versione originale con sottotitoli italiani
JULES E JIM (Jules et Jim, Francia/1962) di François Truffaut (replica)

Sabato 24 gennaio, ore 17.30, Cinema Lumière
JULES E JIM (Jules et Jim, Francia/1962) di François Truffaut (replica)

Ufficio Stampa:
Andrea Ravagnan
tel: (+39) 0512194833
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