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Amori sfigati

5 luglio 2014

L’ironia è l’arte con cui Chiara Rapaccini sa trasfigurare un amore… sfigato! Disegnatrice e autrice che ha già fatto un cult transgenerazionale dei suoi Amori sfigati, ora Chiara Rapaccini li porta a Bologna per inaugurare da lunedì 7 luglio una lunga serie di declinazioni sul tema: l’installazione in Salaborsa, le proiezioni in Piazza Maggiore nell’ambito della manifestazione promossa dalla Cineteca di Bologna Sotto le stelle del cinema, dibattiti, incontri e un invito a chiunque abbia un amore da raccontare a farlo, senza timore e magari con quella stessa ironia con cui Chiara Rapaccini (in arte, RAP) sa condire le sue fulminanti vignette: “Posso chiamarti amore?”. “Preferisco Ugo”.

Sarà la stessa RAP a inaugurare il tutto assieme al direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli, lunedì 7 luglio alle ore 21. 45 in Piazza Maggiore, con la proiezione di Risate di Gioia (nel nuovo restauro della Cineteca di Bologna): “Trovarsi senza soldi un giorno qualsiasi è male. Ma a Capodanno è peggio”. Un incipit che è tutto un programma, nato dalla penna di Alberto Moravia, prima di passare nelle mani di uno dei più maestri della commedia all’italiana, Mario Monicelli, che nel 1960 avrebbe fatto incontrare di nuovo – e per la prima e unica volta sul grande schermo – la coppia più sfavillante dell’avanspettacolo di qualche anno prima: Anna Magnani e Totò. Lei, ora attrice nell’Olimpo internazionale, grazie anche all’Oscar del 1956 per La rosa tatuata di Daniel Mann; lui, indiscusso Principe della risata. Con loro, un volto americano (che sarebbe diventato il simbolo del cinema di John Cassavetes): quello di Ben Gazzara.

Martedì 8 luglio, inaugurazione dell’installazione in Salaborsa, Amori sgualciti, grandi lenzuola dipinte da RAP, che lei stessa racconta così: “Appese ai balconi di Salaborsa, come si usava un tempo nei paesi del sud. Il paese accorreva  per vedere se le sbandierate  lenzuola di canapa, orlate a giorno,  erano colorate di sangue o meno. La verginità della sposa era garantita da una macchia rossa. Con buona pace della famiglia di lei , che con sacrifici immensi aveva messo su una dote decente, 12 lenzuola, 12 federe, dodici tovaglie… Le lenzuola che sventolano in questa bella piazza di Bologna  sono dedicate alle donne di oggi, allegramente sfigate, non meno dei loro maschi. Creature ribelli, maschi e femmine, innamorate, o semplicemente eccitate, libere di sgualcire le proprie lenzuola , di profumarle, sporcarle, apparecchiarle , stenderle e accartocciarle, farle volare come meglio desiderano, alla faccia di chi pensa male”.
In Salaborsa sarà allestito anche il videobox dove raccontare i propri amori sfigati.

Sempre martedì 8 luglio, alle ore 20.30 all’Archiginnasio, per la serie Stasera parlo Io all’Archiginnasio (curata da Romano Montroni), RAP presenterà il suo libro pubblicato da Franco Cosimo Panini, Amori sfigati.
E alle ore 21.45 in Piazza Maggiore, la proiezione di Io e Annie di Woody Allen.

Mercoledì 9, giovedì 10 e venerdì 10 luglio, dalle ore 20, l’Aperitivo sfigato in Piazzetta Pasolini, mentre sabato 12 luglio, sempre dalle 20 al Cassero, la serata Sono più sfigati gli etero o i gay?.
Sempre sabato 12 luglio, alle ore 21.45 in Piazza Maggiore, Donne sull’orlo di una crisi di nervi di Pedro Almodóvar.

Nuovo appuntamento in Piazza Maggiore lunedì 14 luglio con il film Gli amori di una bionda di Milos Forman (preceduto dal miglior cortometraggio realizzato in queste settimane nell’ambito del concorso Amori sfigati) e giovedì 17 luglio con Les parapluies de Cherbourg di Jacques Demy.

 

Ufficio stampa Cineteca di Bologna
Andrea Ravagnan
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