I film inediti di Peter Sellers
2 luglio 2014
Un Peter Sellers mai visto. Un Peter Sellers agli esordi con un Mordecai Richler agli esordi. E tre film spariti per oltre cinquant’anni.
Sono questi gli elementi per la storia di un ritrovamento incredibile, quello dei cortometraggi che due immensi talenti dell’arte novecentesca realizzarono quando erano ancora ben lontani dal divenire, l’uno, volto simbolo del cinema immortalato dalle mille maschere del Dottor Stranamore o da quella di Hrundi V. Bakshi in Hollywood Party o ancora da quella dell’ispettore Clouseau nella Pantera Rosa; l’altro, scrittore amatissimo nel mondo, autore di romanzi di culto come La versione di Barney.
Siamo nel 1957, Peter Sellers interpreta tre cortometraggi, sorta di one man show nei quali interpreta sempre uno stesso personaggio, Hector Dimwittie, e già rivela il suo genio d’attore, messo sulla buona strada appunto da Mordecai Richler (sceneggiatore di due dei tre corti), all’epoca già autore di un paio di romanzi, ma ancora in piena necessità di accettare commissioni per la tv.
Ne escono tre gioielli, Cold Comfort, Dearth of a Salesman e Insomnia Is Good for You, che oggi acquisiscono il sapore di una riscoperta preziosissima, ritrovati nel 1996 e presentati ora al pubblico, in versione restaurata, dopo mezzo secolo d’oblio alla XXVIII edizione del festival Il Cinema Ritrovato, promosso dalla Cineteca di Bologna, in prima italiana dopo la presentazione al Southend Film Festival in Gran Bretagna lo scorso maggio.
La Trilogia di Hector Dimwittie è in programma domani, giovedì 3 luglio, alle ore 16.15 al Cinema Arlecchino (via Lame, 57 – Bologna), presentata da Matteo Codignola, editor di Adelphi, che pubblica in Italia i romanzi di Mordecai Richler.
All’interno della sezione curata da Goffredo Fofi e Paolo Mereghetti dedicata alla forma irregolare del film a episodi non poteva mancare Alessandro Blasetti, che di questo genere è stato il primo a intuire le potenzialità narrative e produttive.
La scelta è caduta su Don Corradino dal film collettivo Tempi nostri, per rendere omaggio non solo ad Alessandro Blasetti, ma anche a Eduardo De Filippo e Vittorio De Sica (entrambi interpreti dell’episodio), di cui ricorrono rispettivamente il trentesimo e il quarantesimo anniversario della morte. A presentarlo in sala (alle ore 14.30 al Cinema Arlecchino), la figlia del regista, Mara Blasetti. A seguire Toby Dammit di Federico Fellini, dal film Tre passi nel delirio.
La signora di Shangai è una delle opere più sulfuree e deliranti di Orson Welles. Doveva essere un piccolo film anticonformista, ma fu trasformato in una grossa produzione incentrata su Rita Hayworth, allora la compagna di Welles. Ma il risultato sconvolse Harry Cohn, il grande capo della Columbia, che fece uscire il film con due anni di ritardo, non prima di averlo completamente rimontato. La storia è quella di un ingenuo vagabondo che, sedotto dal fascino di una ricca dark lady, diventa dapprima un gigolò e poi suo malgrado complice di un omicidio. Ma del film si ricorda soprattutto il barocchismo stilistico, il complesso gioco di luci ed ombre, il continuo oscillare fra sogno e realtà, oltre ad alcune scene madri diventate leggenda: il corteggiamento nell’acquario, il teatro cinese, il taboga, la sparatoria nella sala degli specchi. Rivedremo La signora di Shangai in Piazza Maggiore nel nuovo splendido restauro in 4k realizzato da Sony Pictures presso Colorworks e presentato da Grover Crisp di Sony Columbia.
A inizio serata la comica Essanay Police realizzata da Charlie Chaplin nel 1916, accompagnata al pianoforte da Donald Sosin.
Dopo La Princesse Mondane la magia della proiezione a carbone si rinnova per Sangue bleu (ore 22.15, Piazzetta Pasolini), il film di Nino Oxilia che elesse Francesca Bertini la diva più acclamata e popolare della stagione breve ma intensa in cui il cinema italiano era, semplicemente, il più bello del mondo. Presentato nello splendente restauro curato dal Nederlands Filmmuseum, e con l'accompagnamento al piano di Daniele Furlati, Sangue bleu è un melodramma coniugale di tradimento e abbandono, una storia di contrastato amore materno, un intrigo di degrado femminile riscattato infine dalla nobiltà del sangue e del sentimento. Un film che restituisce come nessun altro il delirio dell’eleganza borghese anni Dieci e in cui la Bertini impone la forza d’un personaggio femminile imperioso, appassionato e ‘moderno’. Del film la Cineteca pubblica, proprio in occasione del Cinema Ritrovato, un’edizione Dvd in vendita su Cinestore e presso la Mostra mercato dell’editoria cinematografica.
Il Cinema Ritrovato
XXVIII edizione
Bologna, 28 giugno – 5 luglio
promosso dalla Cineteca di Bologna
Luoghi
Piazza Maggiore
Cinema Lumière e Biblioteca Renzo Renzi (Piazzetta Pasolini, 2/b)
Cinema Arlecchino (via Lame, 57)
Cinema Jolly (via Marconi, 14)
Sala Cervi (via Riva di Reno, 72)
Ufficio stampa Cineteca di Bologna
Andrea Ravagnan
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