Al Centenario di Charlot i ricordi delle star

“Parlare di Chaplin, per quelli della mia generazione, è come parlare di Adamo: è il padre di tutti noi”. Questi i ricordi di Federico Fellini che Vincenzo Mollica ha tirato fuori dal suo cassetto, mostrando questa mattina immagini inedite da una sua intervista del 1987 proprio a Fellini: “Charlot è come un gatto: è un maestro di libertà”.

Un passaggio del testimone alla Cineteca di Bologna, oggi, sabato 28 giugno, dai festeggiamenti per il Centenario di Charlot alla XXVIII edizione del festival Il Cinema Ritrovato, in programma fino a sabato 5 luglio.
A unire il tutto, Alexander Payne, cinefilo d’eccezione, a Bologna per seguire tutto il festival, e intervenuto questa mattina, a suggello dei lavori, con una sua riflessione sull’arte di Chaplin, per la quale a concluso, con una battuta à la Woody Allen: “È molto difficile per me parlare di Charlot. È una cosa molto personale. È come parlare di Dio. Solo che a Charlot io ci credo!”.

Michel Hazanavicius e Bérénice Bejo (che ieri sera in Piazza Maggiore hanno presentato il loro film muto The Artist di fronte a migliaia di persone, e questa mattina, intervenendo al convegno, hanno espresso tutto il loro debito nei confronti di Chaplin); Mike Leigh; David Robinson, Kevin Brownlow; e poi i figli di Chaplin, Michael e Victoria; l’attrice protagonista di Luci della ribalta, Claire Bloom.
Ecco i nomi che in questi giorni, per 100 Charlot, hanno fatto di Bologna una capitale chaplinana: ora tutti in sella per gli 8 giorni del Cinema Ritrovato, i suoi 360 film e, anche qui, un lungo susseguirsi di ospiti, da Costa-Gavras a Giuseppe Tornatore, da Alice Rohrwacher a Ettore Scola, fino alla serata finale di sabato 5 luglio in Piazza Maggiore, con Richard Lester a festeggiare i 50 anni del suo A Hard Day’s Night con i Beatles.

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