Cine-concerto chapliniano in Piazza Maggiore
24 giugno 2014
Una grande serata in Piazza Maggiore mercoledì 25 giugno alle ore 21.45 farà da preludio alla tre giorni che la Cineteca di Bologna e l’Association Chaplin dedicano a Charlot da giovedì 26 a sabato 28 giugno: l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Timothy Brock accompagnerà il cine-concerto chapliniano, con i film e le musiche dello stesso Timothy Brock e Charles Chaplin.
In programma proprio l’esordio di Charlot sul grande schermo nel 1914, Kid Auto Races at Venice, seguito da A Night in the Show – Charlot a teatro (1915), The Immigrant (1917) e Shoulder Arms – Charlot soldato (1918).
Sotto le stelle del cinema – 100 Charlot
Mercoledì 25 giugno, ore 21.45, Piazza Maggiore
KID AUTO RACES AT VENICE (USA/1914) di C. Chaplin (7’)
Musiche composte da Timothy Brock
CHARLOT A TEATRO (USA/1915) di C. Chaplin (25’)
Musiche composte da Timothy Brock
THE IMMIGRANT (USA/1917) di C. Chaplin (25’)
Musiche composte da Timothy Brock
CHARLOT SOLDATO (USA/1918) di C. Chaplin (45’)
Musiche originali di Charlie Chaplin
Accompagnamento dell’Orchestra del Teatro Comunale diretta da Timothy Brock
KID AUTO RACES AT VENICE
Musiche composte da Timothy Brock
Di fronte a Kid Auto Races at Venice si ha l’impressione di scoprire qualcosa di nuovo ad ogni visione. Particolarmente ipnotica è la prima, lunga carrellata orizzontale preceduta dalla didascalia ‘Tribuna principale’ che ci mostra da vicino il pubblico che l’11 gennaio 1914 assisteva alla gara per automobiline a pedali di Venice. L’incedere lento della macchina da presa rivela in diretta le diverse reazioni degli spettatori davanti al nuovo prodigio meccanico: due donne si coprono il volto con un fazzoletto bianco, altri sorridono immobili come in posa davanti a un apparecchio fotografico, qualcuno distoglie lo sguardo al suo passaggio. Seduto ai piedi della tribuna, Charlot è uno spettatore tra gli altri, ma nel momento in cui si alza in piedi catalizza all’istante gli sguardi di tutti suscitando curiosità, sorpresa e ilarità. La forza seducente di Kid Auto Races at Venice prelude già al quel misterioso e potente legame, in parte responsabile dell’immortalità di Charlot, che Chaplin seppe instaurare tra il suo personaggio e il pubblico di cinque continenti.
Cecilia Cenciarelli
A NIGHT IN THE SHOW
Musiche composte da Timothy Brock
Rilettura dello sketch di Karno Mumming Birds (conosciuto negli Stati Uniti con il titolo A Night in an English Music Hall), è l’interpretazione che guadagnò a Chaplin l’ingresso nel mondo del cinema. Fu vedendolo nel ruolo dell’ubriaco che Harry Aitken, grosso azionista della Keystone, fece scritturare Chaplin. È poi forse anche il prodotto di uno degli ultimi momenti di esitazione di Chaplin che, ormai padrone del mezzo cinematografico nonché artefice di una comicità nuova, sofisticata e di una poetica assolutamente personale, cede ancora al richiamo della farsa e del caricaturale. Tuttavia è proprio grazie alla rivisitazione di un soggetto più propriamente legato alla tradizione del Music Hall che al cinema, che percepiamo in maniera evidente la straordinaria evoluzione artistica da lui compiuta nel giro di poco più di due anni. La recitazione di Chaplin, nella parte dell’irresistibile e ubriaco Mr. Pest, è misurata e sottile, lontana dal gesticolare forsennato degli esordi, ma non per questo meno feroce e graffiante.
Cecilia Cenciarelli
THE IMMIGRANT
Musiche composte da Timothy Brock
Per il suo umanesimo, per la violenta polemica racchiusa nella sua famosa sequenza dell'arrivo degli emigranti a New York, L’emigrante costituisce uno dei momenti chiave di Chaplin e della sua opera. L’arrivo che descrive nel suo film non è solo simbolico dell'esperienza vissuta in prima persona – forse – ma anche di quella di centinaia di migliaia di uomini e donne che erano approdati negli Stati Uniti in trent'anni. Charlot, il piccolo ebreo cacciato dall'Europa dai pogrom, trova in America una società in cui l'ebreo, il rosso e i poveri sono schedati come sospetti. E quando si pensa all'accanimento con cui quella società ha perseguitato Chaplin durante la sua permanenza, non ci si può sorprendere che abbia continuato la sua satira sarcastica anche dopo che un eccezionale successo professionale e sociale lo mise al riparo da preoccupazioni materiali, se non morali, e creò le condizioni di una sua possibile integrazione. Ma Chaplin non si integrerà mai perché è l'Ebreo errante, il luftmensch incapace di stabilizzarsi definitivamente in un luogo: resterà per tutta la vita un immigrante temporaneo.
Marcel Martin
SHOULDER ARMS
Musiche originali di Charlie Chaplin
L’idea di Charlot alla guerra era irresistibile. I collaboratori e gli amici di Chaplin non erano affatto convinti dell’opportunità di ricavare una comica da un evento drammatico come la guerra, che era fra l’altro un’esperienza così recente per gli americani; ma Chaplin, sempre più deciso a mescolare commedia, dramma e tragedia, era pieno di fiducia. Le scene di trincea, ci mostrano Charlie, Sydney e altri compagni che cercano di adattarsi alle condizioni del fronte (parassiti, cibo immangiabile, la nostalgia di casa, la minaccia costante dei cecchini, la pioggia, il fango, le inondazioni e la paura) e furono girate in quattro settimane. Era già estate piena, e presto il caldo raggiunse livelli tali che fu assolutamente impossibile proseguire. Chaplin trascorse quattro giorni durante le punte massime di calore sudando nella sua tuta mimetica, ma il suo enorme disagio venne ricompensato da uno dei più deliranti e surreali episodi di tutta la sua opera.
David Robinson
Sotto le stelle del Cinema
20 giugno – 14 agosto
Piazza Maggiore
Sotto le stelle del Cinema è promosso dalla Cineteca di Bologna nell’ambito di bè bolognaestate 2014
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