Giulio Manfredonia domani al Lumière per 'Si può fare'

Nella ‘Milano da bere’ dei primi anni Ottanta Claudio Bisio veste i panni di un sindacalista fortemente motivato a dare una ragione di vita e la dignità del lavoro ai ‘picchiatelli’ di un’associazione psichiatrica che si trova a dover gestire.
Si può fare, ultimo lungometraggio di Giulio Manfredonia, reduce dal successo all’ultimo Festival Internazionale del Film di Roma, è una commedia fortemente declinata sul sociale; si sorride ma i temi affrontati sono drammatici: la malattia mentale, la chiusura dei manicomi, il difficile inserimento dei disadattati nel mondo del lavoro.
Sarà lo stesso Giulio Manfredonia, accompagnato dallo sceneggiatore Fabio Bonifacci, ad incontrare il pubblico del Cinema Lumière venerdì 9 gennaio al termine di Si può fare (inizio proiezione ore 20; serata realizzata in collaborazione con FICE Emilia-Romagna).
Alle ore 22.30, il regista e lo sceneggiatore saranno inoltre al Cinema Europa per un saluto al pubblico in sala.
"È il racconto di una favola vera, di un’utopia realizzata e dunque entrambi gli elementi dovevano essere presenti nel film. Da una parte lo slancio del sogno possibile, il passo un po’ eroico di una battaglia che ‘si può fare’, dall’altra la necessità di una regola: tutto deve sembrare vero. Il soggetto di Bonifacci conteneva già tutti gli elementi della favola, le cadute, i successi insperati, i colpi di scena, i drammi, l’epilogo, e aveva già pienamente il senso epico e se vogliamo morale del film" (Giulio Manfredonia).

Incontri con il cinema italiano. In collaborazione con Fice Emilia-Romagna
Venerdì 9 gennaio, ore 20, Cinema Lumière
SI PUÒ FARE (Italia/2008) di Giulio Manfredonia
Al termine, incontro con Giulio Manfredonia e lo sceneggiatore Fabio Bonacci

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