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'Pink Floyd a Pompei' in Piazza Maggiore

19 giugno 2014

I Pink Floyd come non li avevamo mai visti: ritratti in momenti privati dall’occhio di Adrian Maben, regista del cult Pink Floyd a Pompei.

Chit Chat with the Oyster
, questo il titolo del nuovo documentario che lo stesso Adrian Maben presenterà venerdì 20 giugno, alle ore 21.45 in Piazza Maggiore a Bologna, assieme a Pink Floyd a Pompei, nell’ambito della manifestazione Sotto le stelle del cinema, cinquanta serate di grande cinema proposte tutte le sere dalla Cineteca di Bologna fino al 14 agosto.


Per me, quei due film viaggiano in coppia e sono complementari. Chit Chat, in un certo senso, è l’esatto contrario di Pompei, ma mi piacerebbe che venissero proiettati insieme, uno di seguito all’altro. Il documentario ha un che di improvvisato che al film mancava totalmente.
I Pink Floyd parlano a ruota libera, discutono tra loro, prendono in giro se stessi e gli altri. Per quanto ne so non esistono in giro altri filmati che li mostrano così rilassati, spontanei e divertenti.
Le bobine di pellicola a 16mm sono rimaste per oltre quarant’anni nel bagno di casa mia a Parigi, finché un giorno mia moglie mi ha dato l’ultimatum: o fai sparire tutta quella roba o me ne vado io. Mi sono deciso a riaprire le custodie, e quel che ho trovato erano nastri polverosi, ammuffiti, sul punto di sbriciolarsi. Che non fossero andati completamente distrutti è stato un miracolo.
Le sequenze originali duravano circa tre ore, ma credo di avere mostrato le parti più rilevanti e divertenti. Ho conservato gli outtakes, non si sa mai, e stavolta non li ho stipate nel bagno! L’anno scorso ci sono tornato, nella vecchia sede di Europa-Sonor, con lo spirito di chi fa un pellegrinaggio alla Mecca. Non esiste più: ironia della sorte, al suo posto oggi c’è un negozio che vende apparecchi acustici per i deboli di udito. C’est la vie!
Ognuno dei quattro membri del gruppo ne emerge con la sua personalità ben distinta. E, tra i quattro, il più elusivo è Waters. Ponevo le domande più stupide e scontate che mi venissero in mente – sull’importanza del denaro, su quanto contasse la tecnologia nella produzione della loro musica – apposta per provocarli. E Roger era il più risoluto nell’evitare di rispondere: così facendo, finiva invece per dire cose molto interessanti. Sapevo che insistendo lo avrei fatto arrabbiare; e vederlo arrabbiarsi mi divertiva.
A me sembra che Chit Chat ritragga i primi Pink Floyd come un gruppo di persone molto concentrato sul lavoro, ma che allo stesso tempo sa come non prendersi troppo sul serio. È una dinamica complessa, un gioco delle parti. E, in fin dei conti, una grande burla.
Nel periodo in cui ho frequentato i Pink Floyd, tra il 1971 e il 1973, non ho mai notato il benché minimo segno di tensione. Come diceva Waters, risolvevano i loro problemi ricorrendo al loro senso dello humour. Poi, a un certo punto, anche quello evidentemente non è più bastato.

Adrian Maben



Sotto le stelle del cinema

Venerdì 20 giugno, ore 21.45, Piazza Maggiore

CHIT CHAT WITH THE OYSTER (Fra/2013) di Adrian Maben (52’)
Uno spaccato della vita familiare della band, riunita a bere birra e mangiare ostriche. Cinquantadue minuti di riprese in bianco e nero che mostrano Roger Waters, David Gilmour, Richard Wright e Nick Mason, la formazione al completo, in un’atmosfera informale totalmente diversa da quel Live at Pompeii di cui Chit Chat potrebbe essere considerato un sequel.

a seguire
PINK FLOYD A POMPEI (Fra-Bel-Ger/1974) di Adrian Maben (75')

Introduce il regista Adrian Maben

 

Sotto le stelle del Cinema
20 giugno – 14 agosto
Piazza Maggiore

Sotto le stelle del Cinema è promosso dalla Cineteca di Bologna nell’ambito di bè bolognaestate 2014


Ufficio stampa Cineteca di Bologna
Andrea Ravagnan
(+39) 0512194833
(+39) 3358300839
cinetecaufficiostampa@cineteca.bologna.it

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