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Isabella Ragonese per l'ultimo Mazzacurati

11 aprile 2014

Sarà Isabella Ragonese a presentare l’anteprima dell’ultimo film di Carlo Mazzacurati, La sedia della felicità, domenica 13 aprile, alle ore 18 al Cinema Lumière della Cineteca di Bologna (Piazzetta Pasolini, 2/b), per la lunga retrospettiva dedicata in queste settimane a Carlo Mazzacurati, che della Cineteca di Bologna è stato presidente dal 2012 alla scomparsa, avvenuta il 22 gennaio.
La sedia della felicità, prodotto da Bibi Film e Rai Cinema e distribuito da 01 Distribution, sarà poi nelle sale italiane dal 24 aprile.

Un nuovo appuntamento ci attende poi per la serata finale della retrospettiva Fantastic Mr. Carlo, che in un mese ha attraversato l’intera filmografia di Mazzacurati, raccogliendo le testimonianze dal vivo di una grande famiglia di cinema che si è stretta attorno al suo ricordo, partecipando alle molte serate succedutesi in queste settimane al Cinema Lumière: l’onore della serata finale spetta a Giuseppe Battiston, che, accompagnato da Cecilia Valmarana di Rai Cinema, introdurrà lunedì 14 aprile, alle ore 20, La passione, diretto da Mazzacurati nel 2010.


Fantastic Mr. Carlo. In onore di Carlo Mazzacurati
dal 12 marzo al 14 aprile
Cineteca di Bologna – Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b)

Anteprima
Domenica 13 aprile, ore 18
LA SEDIA DELLA FELICITÀ (Italia/2014) di Carlo Mazzacurati (94’)
Introduce Isabella Ragonese

“L’ispirazione di questo film nasce da un paesaggio umano e fisico che conosco bene, il Nord-Est, che pur avendo una sua identità precisa credo possa raccontare bene anche il resto dell’Italia. C’era poi il desiderio di narrare una storia in tono comico senza però perdere realismo né verità. Volevo anche che l’umanità di questo racconto emergesse a volte attraverso le forme del grottesco a volte in toni più lirici, ma la cosa che più mi stava a cuore era di riuscire a tenere insieme il senso di catastrofe, in cui sembra che tutti stiamo cadendo, con l’energia e la voglia di riscatto che nonostante tutto si sente nell’aria”.
Carlo Mazzacurati

“Ci vuole una grande intelligenza e una grande profondità per arrivare alla leggerezza di Carlo. La sedia della felicità per me è un film jazz, perché Carlo aveva una struttura molto precisa però ti dava la possibilità dell’assolo. Era come la sensazione di libertà di quando ascolti il jazz. Era un regista tecnicamente preparatissimo, con uno stile potente e la curiosità di cercare sempre nuove storie, nuovi attori, pensi a quanti hanno lavorato con lui. E lavorando con lui entravi nel suo mondo, un mondo anche infantile, nel senso bello del termine, sono rare le persone nel mondo del cinema che conservano la capacità di stupirsi di un bambino, oltre all’interesse sincero per gli altri. Quando gli parlavi ti guardava negli occhi, aveva davvero curiosità per te, per conoscerti. Amava le persone come amava i suoi personaggi, anche i disgraziati, i mascalzoni, lui li raccontava con affetto e li faceva amare dal pubblico. Lavorare con lui è stata una grande lezione di cinema, ma ancora più grande è stata la lezione di vita”.
Isabella Ragonese


Lunedì 14 aprile, ore 20
LA PASSIONE (Italia/2010) di Carlo Mazzacurati (106’)
Introducono Giuseppe Battiston e Cecilia Valmarana (Rai Cinema)

Un regista che forse aveva talento ma certo non ha più fortuna, ormai sceso a ogni compromesso e gravato dai debiti, accetta di allestire la sacra rappresentazione della Passione di Cristo di un paese toscano. Sarà una settimana di strani incontri, figuranti bizzarri, apparizioni quasi angeliche, e nello sfacelo totale lo spiraglio d’un riscatto. “Sono tutti, anche al livello infimo, contagiati dalla nevrosi del fare spettacolo che è propria dell’oggi. Io metto in scena da una parte questo scenario di plastica rappresentato dall’agente e dall’attricetta, in mezzo c’è il regista di Silvio Orlando, dall’altro un paese arcaico che fa cose arcaiche. I due mondi vengono in collisione attraverso il cortocircuito dell’esperienza del regista che è uno con una sua finezza, una sua speranza, una sua intensità. Andate quasi perdute nei fallimenti. Quasi... Bene o male questi disgraziati devono mettere in scena un’Ultima cena, una Crocifissione, e loro malgrado devono confrontarsi con archetipi che provengono dal nostro patrimonio profondo. Naturalmente so che prima di me c’è stata La ricotta di Pasolini. Nonostante la sua dimensione estrema e picaresca, il film cerca di riflettere sulla buona volontà e la passione. Per esempio, la passione di chi si mette insieme per fare il mio mestiere”.
Carlo Mazzacurati

Ufficio stampa Cineteca di Bologna
Andrea Ravagnan
(+39) 0512194833
(+39) 3358300839
cinetecaufficiostampa@cineteca.bologna.it

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