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Il gabinetto del dottor Caligari restaurato al Festival di Berlino

7 febbraio 2014

È il film-manifesto dell’espressionismo tedesco. E per il suo restauro, la Germania ha scelto un laboratorio italiano, L’Immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna.
Il gabinetto del dottor Caligari, realizzato nel 1920 da Robert Wiene, arriva al Festival di Berlino per la prima mondiale del suo nuovo restauro, in programma domenica 9 febbraio alle ore 12, nella sala Philarmonie.
Un bando internazionale, lanciato nell’aprile 2012 dalla Murnau Stiftung, vinto dal laboratorio L’Immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna, che raccoglie così un nuovo importante riconoscimento.
Frutto di un lungo lavoro di ricerca per il recupero dei materiali migliori da cui partire, il restauro del Gabinetto del dottor Caligari rappresenta un momento di particolare orgoglio, per il prestigio del titolo e per il valore simbolico che il film di Wiene ha per la Germania, che ha trovato invece in un laboratorio italiano il luogo migliore dove realizzare un restauro costruito assieme, passo dopo passo, dai tecnici dell’Immagine Ritrovata e della Murnau Stiftung, in particolare da Anke Wilkening.

La Cineteca di Bologna porta a Berlino un altro restauro, il rarissimo I maccheroni di Raffaele Andreassi (Italia/1959), film ambientato in un assolato paese del Gargano, un paese dalle case basse e bianche, con file di panni stesi al sole e immerso nella calura del Mezzogiorno. Ogni domenica, da sempre, gli abitanti celebrano uno speciale rito culinario, quello del pranzo a base di maccheroni al sugo. Un succulento piatto di pasta che fa dimenticare la povertà del menù quotidiano, a base di pane e fave cotte, e porta una scintilla di speranza negli occhi dei più piccoli. Sfortunatamente però non tutte le famiglie, e non tutte le settimane, possono permettersi di partecipare ai festeggiamenti e di portare in tavola il piatto fumante. Starà ad un bambino ideare un’ingegnosa soluzione per salvare le apparenze

A Berlino la Cineteca partecipa inoltre al nuovo lungometraggio di Jonathan Nossiter: a dieci anni dal successo di Mondovino, il regista realizza Natural Resistence, un film nel quale troviamo anche il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli, protagonista in questi anni di un serrato dialogo con Nossiter, poliedrica figura di promotore culturale trasversale, che a Bologna ha realizzato progetti come Cinevino, rassegna di cinema e vino, legati dalla stessa unica matrice: la resistenza culturale.

 

Ufficio stampa Cineteca di Bologna
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