Il mese del documentario
3 febbraio 2013
L’ambiente devastato dagli esperimenti bellici in Sardegna (Materia oscura); un attivista omosessuale ucciso in Uganda (Call Me Kuchu); l’affetto come merce da affittare (Rent a Family Inc.); uno sguardo su Belfast, non più campo di battaglia (Il libraio di Belfast); l’arrivo dell’elettricità in un villaggio sperduto del Marocco (Tea or Electricity).
Cinque storie che ci portano in giro per il mondo: è Il mese del documentario, la rassegna curata da Doc/it in collaborazione con la Cineteca di Bologna che porterà dal 5 al 20 febbraio al Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b) i migliori documentari dell’ultima stagione.
Primo appuntamento mercoledì 5 febbraio, alle ore 20.15 con Materia oscura di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, seguito giovedì 6 febbraio, alle ore 18.30, da Call Me Kuchu di Katherine Fairfax Wright e Malika Zouhali-Worrall.
La settimana successiva è in programma Rent a Family Inc. (giovedì 13 febbraio, ore 22.30), mentre chiuderanno la rassegna Il libraio di Belfast (mercoledì 19 febbraio, ore 20) e Tea or Electricity (giovedì 20 febbraio, ore 18.15).
Il mese del documentario
Dal 5 al 20 febbraio
Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b)
Mercoledì 5 febbraio, ore 20.15
MATERIA OSCURA (Italia/2013) di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti (80’)
Un luogo di guerra in tempo di pace. Per oltre mezzo secolo presso il Poligono sperimentale del Salto di Quirra, fra le provincie di Cagliari e Nuoro, i governi di tutto il mondo hanno testato nuovi strumenti bellici. Con devastanti conseguenze sul piano ambientale e sulla vita di animali e uomini. Dopo aver raccontato un microuniverso di frontiera in Il castello, la coppia D’Anolfi-Parenti compone una sorta di sinfonia visiva, divisa in tre atti per raccontare e denunciare con la sola forza evocativa delle immagini un luogo silenziosamente avvelenato.
Giovedì 6 febbraio, ore 18.30
CALL ME KUCHU (USA-Uganda/2012) di Katherine Fairfax Wright e Malika Zouhali-Worrall (87’)
L’ultimo anno di vita di David Kato, brillante e coraggioso attivista assassinato a causa del suo impegno contro le nuove leggi omofobiche entrate in vigore in Uganda, che dispongono il carcere per gli omosessuali e la condanna a morte per quelli sieropositivi. Il documentario ricostruisce la lotta di David e di tutti i ‘kuchu’ di Kampala per cambiare il proprio destino di fronte all’odio istituzionalizzato, sostenuto dai media e dalla propaganda di stato, che equipara gay e lesbiche a sovversivi, stupratori di bambini e terroristi
Versione originale con sottotitoli italiani
Giovedì 13 febbraio, ore 22.30
RENT A FAMILY INC. (Lej En Familie A/S, Danimarca/2012) di Astrup Schröder (75’)
Ryuichi Ichinokawa affitta affetto. Con la sua impresa trova mariti a tempo per donne sole, padri più morbidi della versione originale, amiche carine per ragazze insicure. Contribuisce alla messa in scena di intere celebrazioni in cui a sapere dell’inganno spesso sono solo in tre: lui, il cliente e l’attore stipendiato a giornata. Una rappresentazione grottesca dei rapporti disfunzionali in Oriente firmata da Astrup Schröder, che torna in Giappone quattro anni dopo il suo The Inventions of Dr. Nakamats.
Versione originale con sottotitoli italiani
Mercoledì 19 febbraio, ore 20
IL LIBRAIO DI BELFAST (Le Libraire de Belfast, GB/2011) di Alessandra Celesia (54’)
Un rapper coperto di cicatrici, un punk dislessico e melomane, una cantante adepta di X-Factor. Tre personaggi in cerca di autore che provano a ritagliarsi uno spazio vitale in una città che per anni è stata un campo di battaglia. La loro piccola guida un libraio ex alcolista che ha dedicato la propria vita alla sua più grande passione, la lettura. “Ho filmato Belfast senza filmarla. Ho raccontato la città attraverso i suoi salotti accoglienti, le stanze degli adolescenti, i saloni dei parrucchieri, i locali notturni fuori moda. Partendo dal privato delle persone, dalle cose più semplici ho cercato di ricostruire la geografia di una città che ha vissuto la guerra” (Alessandra Celesia).
Versione originale con sottotitoli italiani
Giovedì 20 febbraio, ore 18.15
TEA OR ELECTRICITY (Le Thé ou l'électricité, Belgio-Francia-Marocco/2012) di Jérôme le Maire (93’)
L’epica storia dell’arrivo dell’elettricità in un piccolo e isolato villaggio di montagna nel cuore dell’Atlas marocchino. Con un paziente lavoro durato oltre tre anni, il regista ha documentato la resistenza degli abitanti e i progressi del lavoro di costruzione di una rete, che finirà per raggiungere ma anche imprigionare la popolazione del villaggio. “Ciò che volevo filmare seguendo l'elettrificazione del villaggio è precisamente l’incontro (collisione?) di due mondi: il passato (il loro presente), l’oscurità, il lavoro manuale, la lentezza, l’autosufficienza, l’isolamento, la comunità e il presente (il loro futuro?), la luce, la meccanizzazione, la velocità, la globalizzazione, la comunicazione, l’individualismo, il materialismo” (Jérôme le Maire).
Versione originale con sottotitoli italiani
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