Comunicazione Cineteca sull'ultimo anno di attività
12 dicembre 2013
“Dalla discussione di questa mattina sono emersi, stando alle parole stesse dei diversi consiglieri comunali intervenuti, il grande valore sociale delle nostre iniziative e la nostra capacità di razionalizzare e reperire risorse: a distanza di due anni, premiata la scelta della Fondazione”.
Numeri e non solo: così il direttore Gian Luca Farinelli a conclusione dell’ampia discussione – capace di mettere in luce le diverse sfaccettature delle attività della Fondazione Cineteca di Bologna – che ha coinvolto questa mattina la Commissione consiliare presieduta da Marco Pieralisi e convocata dal presidente del Consiglio comunale Simona Lembi.
Una discussione partita dall’analisi dei dati sulle attività e sugli indicatori economici della nuova Fondazione (ricordiamo che la Cineteca di Bologna è diventata Fondazione nel gennaio del 2012), per mettere in luce lo sforzo compiuto nel fronteggiare il momento di difficoltà generale e una riduzione dei finanziamenti nel 2013, rispetto al dato di 5 anni precedente, di € 2.200.000 da parte pubblica (Regione Emilia-Romagna e Ministero per i Beni e le Attività Culturali) e delle Fondazioni private.
Un mancato sostegno recuperato in buona parte dalla capacità di autofinanziamento della Cineteca stessa attraverso le sue attività e le sue campagne, raddoppiato nello stesso arco di tempo degli ultimi 5 anni da € 800.000 a € 1.600.000, e grazie a un’attenta razionalizzazione dei costi.
“Dalla programmazione quotidiana delle nostre sale – ha concluso Farinelli – alle serate in Piazza Maggiore Sotto le stelle del cinema, dal lavoro di restauro del laboratorio L’Immagine Ritrovata al festival Il Cinema Ritrovato, fino all’ultimissimo progetto di distribuzione dei nostri restauri su tutto il territorio nazionale e che abbiamo voluto chiamare proprio Il Cinema Ritrovato. Al cinema, stiamo registrando una continua crescita di interesse e di numeri: nel 2013 abbiamo totalizzato 258.000 spettatori, gli utenti della Biblioteca Renzo Renzi e dei nostri patrimoni archivistici sono stati 9.000, l’ultimo dato del nostro Archivio film è di 70.000 opere. E non dimentichiamo l’attenzione che rivolgiamo ai più piccoli, attraverso il progetto di educazione all’immagine Schermi e Lavagne, che ha coinvolto quasi 15.000 bambini e ragazzi tra laboratori e rassegne. Tutti dati, questi, in sensibile aumento rispetto anche solo al 2011, ultimo anno prima della trasformazione in Fondazione.
Le conseguenze di tutto ciò sono facili da immaginare: ricaduta sul territorio, sia dal punto di vista economico sia da quello sociale – durante le proiezioni serali, Piazza Maggiore torna ad essere l’agorà dei cittadini bolognesi e non – ed esportazione del nome e dell’immagine di Bologna in Italia e nel mondo. Solo per fare un paio di esempi, siamo da poche settimane reduci da due importanti manifestazioni che, ci hanno accolto come ospiti speciali, promosse a Singapore dal National Museum e a Parigi dalla Cinémathèque Française. Certo il cammino è ancora lungo e siamo i primi a pensare che debbano essere margini di ulteriore miglioramento e, in particolare per quanto riguarda Sotto le stelle del cinema, approfitto dell’occasione per esprimere il nostro desiderio di prolungarne la durata oltre la fine di luglio, evidenziando tuttavia i costi ai quali andremmo incontro: possiamo pensare a una forma di sostegno libero o all’intervento di sponsor ai quali rivolgiamo il nostro appello per il cinema gratuito in Piazza Maggiore”.
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