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István Szabó in Cineteca

23 ottobre 2013

Autore centrale del cinema ungherese, István Szabó sarà protagonista di un’ampia retrospettiva che gli dedicheranno dal 24 ottobre al 22 novembre al Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b) Cineteca di Bologna, Ministero degli Affari Esteri d’Ungheria, Ambasciata d’Ungheria in Roma, Accademia d’Ungheria in Roma, Consolato d’Ungheria in Bologna e Associazione Culturale Italia-Ungheria nell’ambito dell’Anno Culturale Ungheria-Italia 2013, in collaborazione con Magyar Nemzeti Digitális Archívium És Filmintézet.

Sarà lo stesso István Szabó a inaugurare la rassegna (tutta in versione originale con sottotitoli italiani) giovedì 24 ottobre, incontrando il pubblico al termine della proiezione delle ore 20 del suo ultimo film, The Door, vincitore del premio Michael Curtiz 2012 all’Hungarian Film Festival e presentato al Festiva Internazionale di Mosca.

Sempre giovedì 24 ottobre, ma alle ore 22.30, è in programma un titolo d’annata (1966), Il padre, Gran Premio della Giuria al Festival di Locarno.

Una nuova occasione per incontrare István Szabó sarà il giorno successivo, venerdì 25 ottobre, quando il regista introdurrà la proiezione di Mephisto, alle ore 20, seguito, alle ore 22.30 da Via dei pompieri 25.

Un salto a giovedì 7 novembre per lanciare uno sguardo più ampio al cinema ungherese: alle ore 20.15 è in programma Delta di Kornél Mundruczó, mentre giovedì 14 novembre è in programma sempre alle ore 20, Just the Wind di Benedek Fliegauf.

Chiude la rassegna Uno sguardo sul cinema ungherese, venerdì 22 novembre, alle ore 20, Kaméleon di Krisztina Goda.



Uno sguardo sul cinema ungherese. Omaggio a István Szabó

Cineteca di Bologna - Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b)


Giovedì 24 ottobre, ore 20
THE DOOR (Ungheria-Germania/2012) di István Szabó (97’)
È l’ultimo film di Szabó, vincitore del premio Michael Curtiz 2012 all’Hungarian Film Festival e presentato al Festiva Internazionale di Mosca. Basato sul romanzo scritto da Magda Szabó (nessun rapporto di parentela con il regista), recitato interamente in inglese, vede come protagonista Helen Mirren. Domestica molto riservata, ed eccentrica, Emerinc vive e lavora per una scrittrice con la quale sviluppa un solido e infine intimo rapporto di amicizia. Fluidi movimenti di macchina. Ambientazione campestre. Chi è veramente Emerinc? Quella porta resta chiusa per chiunque.
Al termine incontro con István Szabó
Versione originale con sottotitoli italiani


Giovedì 24 ottobre, ore 22.30
IL PADRE (Apa, Ungheria/1966) di István Szabó (98’)
Vincitore del Gran Premio della Giuria al Festival di Locarno, permise a Szabó di mettersi in luce come una delle promesse del nuovo cinema internazionale. Dramma costruito sui fatti sanguinosi legati alla rivoluzione ungherese del 1956, il film si dipana tra sentimenti ambivalenti. Infanzie perdute, la pressione della dittatura. Un padre (il mito di Stalin) seppellito e mantenuto vivo nella fantasia. Montaggio piuttosto accentuato, una voce off che gioca un ruolo importante nello sviluppo del film.
Copia proveniente da Magyar Nemzeti Digitalis Archivium Es Filmintezet
Versione originale con sottotitoli italiani


Venerdì 25 ottobre, ore 20
MEPHISTO (Rft/Ungheria, 1981) di István Szabó (138’)
Vincitore dell’Oscar come miglior film straniero nel 1981, Mephisto è tratto da un testo di Klaus Mann, ma è ispirato a un personaggio veramente esistito: il grande attore e regista teatrale Gustaf Gründgens. Attivo nella Germania degli anni Venti, più vicino agli ideali della sinistra, fino a divenirne il riferimento obbligato, l’artista fu poi l’attore per eccellenza del regime nazionalsocialista. Apologo sul potere, la rappresentazione, la finzione e il teatro: Mephisto è la figura che ben riunisce in sé il patto tra Mefistofele e Faust. Grande Brandauer.
Versione originale con sottotitoli italiani
Introduce István Szabó


Venerdì 25 ottobre, ore 22.30
VIA DEI POMPIERI 25 (Tüzoltó utca 25, Ungheria/1974) di István Szabó (95')
In un’afosa notte d’estate gli abitanti di un fatiscente caseggiato di Budapest destinato alla demolizione rivisitano i fantasmi del loro passato di fronte all’incertezza del futuro. Comico, melanconico, sguaiato e allucinatorio, in questo caposaldo del nuovo cinema ungherese “Szabó fruga pietosamente e con solidale passione nelle pieghe della vita quotidiana per recuperare la lezione della storia” (Sauro Borelli).
Versione originale con sottotitoli italiani
Copia proveniente da Magyar Nemzeti Digitalis Archivium Es Filmintezet


Giovedì 7 novembre, ore 20.15
DELTA (Ungheria-Germania/2008) di Kornél Mundruczó (92’)
Ungherese, coccolato da Béla Tarr, Kornél Mundruczó realizza un film sontuoso, snobbato dalla critica all’epoca della sua proiezione a Cannes. Fratello e sorella. Storia crudele della giovinezza, storia di incesto, Delta si svolge interamente in quel punto del fiume che diventa mare: quel punto che a fatica riusciamo a riconoscere a occhio nudo. Dimensione quasi da Land Art. Una passerella in legno taglia in due il delta. Captazione dei luoghi, movimenti atmosferici: sinfonia visiva. Taglio documentario. Violenza dell’essere umano. Vincitore del Premio Fipresci a Cannes 2008. Da vedere assolutamente.
Versione originale con sottotitoli italiani


Giovedì 14 novembre, ore 20
JUST THE WIND (Csak a szél, Ungheria-Germania-Francia/2012) di Benedek Fliegauf (91’)
Un giorno se ne va, l’aria si carica d’un fruscio minaccioso che non può essere solo il vento e la tragedia incombe. Dopo Womb, il ragazzo prodigio del cinema ungherese rientra nei ranghi del realismo contemporaneo: macchina a mano, luci naturali, dialoghi avari, attori non professionisti. Una madre e due figli adolescenti, appartenenti alla ridottissima minoranza romena che vive in Ungheria, affrontano una giornata qualunque di lavoro, scuola e sbando, mentre per le strade e sulla rete rimbalzano voci che parlano di orrendi episodi di violenza razziale. Ispirazione fornita da fatti realmente accaduti: Benedek Fliegauf persegue però una sua strategia della paura e un suo determinismo morale.
Versione originale con sottotitoli italiani
Al termine, incontro con la produttrice Mónika Mécs


Venerdì 22 novembre, ore 20
KAMÉLEON (Ungheria/2008) di Krisztina Goda (106’)
C’è un uomo che cambia repentinamente identità. Un truffatore che sceglie le sue vittime tra donne benestanti e piuttosto sole. Lo stratagemma è di quelli romantici e serve per innescare il giusto modo per poi spillare quattrini. Giunge però Hanna e le cose si complicano. Sarebbe la vittima perfetta ma capita l’imprevisto: il truffatore si innamora. Lei è una ballerina a cui un infortunio rischia di mettere a repentaglio la carriera. Solo un’operazione potrà salvarla. Che fare? Suspense, toni da thriller.
Versione originale con sottotitoli italiani
Al termine, incontro con l’attore János Kulka


Uno sguardo sul cinema ungherese. Omaggio a István Szabó
Cineteca di Bologna - Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b)
24 ottobre – 22 novembre

Rassegna promossa da Cineteca di Bologna, Ministero degli Affari Esteri d’Ungheria, Ambasciata d’Ungheria in Roma, Accademia d’Ungheria in Roma, Consolato d’Ungheria in Bologna e Associazione Culturale Italia-Ungheria nell’ambito dell’anno culturale Ungheria-Italia 2013, in collaborazione con Magyar Nemzeti Digitális Archívium És Filmintézet

Ufficio stampa Cineteca di Bologna
Andrea Ravagnan
(+39) 0512194833
(+39) 3358300839
cinetecaufficiostampa@cineteca.bologna.it

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