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Il regista dei diseredati

16 dicembre 2008

Nella sua vita Artur Aristakisjan ha girato due film: perché ciascuno di essi è figlio di una gestazione di esperienze vissute lunghe, lunghissime, radicali, apparentemente ai limiti della follia.
Quattro anni con gli emarginati della sua città natale, Kishinev, in Moldavia, per realizzare Ladoni, il suo film di diploma alla gloriosa scuola di cinema di Mosca, la VGIK.
Altri cinque anni, invece nell’Ultimo posto sulla Terra (Mesto na zemle): così Aristakisjan definisce la casa diroccata di Mosca dove egli stesso ha fondato – per viverci e per girare il proprio film – la comune ‘post-hippy’, tuttavia popolata da disadattati.
Figura impossibile da imbrigliare in generi o categorie, Artur Aristakisjan sarà al Cinema Lumière, domani, mercoledì 17 dicembre, per un incontro condotto da Enrico Ghezzi al termine della proiezione proprio di L’ultimo posto della Terra (inizio ore 19.45; serata realizzata in collaborazione con Gruppo Editoriale Minerva RaroVideo).
Una vita fatta di scelte che possono sembrare difficili da comprendere, eppure sottese dalla profonda lucidità di Artur Aristakisjan, che, parlando del suo cinema, mostra la grande consapevolezza con cui vive la propria estraneità dal mondo: "Coloro che guardano il mio film non si sentono rappresentati ed è per questo che rimangono così profondamente delusi da ciò che vedono sullo schermo. Vedono un film nel quale c’è posto per tutti, tranne che per loro. C’è una ragione fondata per attaccare il film: la per la prima volta si sono imbattute in un cinema nel quale loro non esistono. Magari, ammettono anche di non essere tra i vivi, ma la cosa più importante è che non si ritrovano nel film. Ammettiamo che non siano rappresentati in un dipinto (approvano che sia possibile dipingere dei nani, degli indigeni di una qualche isola), le mostre apparterrebbero loro ugualmente. Andranno alla mostra e guarderanno gli indigeni, non ritroveranno sé stessi, ma ciò li soddisferà comunque e nessuno accuserà Gaugin per il fatto che non ha trovato per i suoi soggetti dei bianchi, dei modelli famosi o delle ragazze nostrane. Ma questo è il cinema - la finestra sul mondo dei desideri – nel quale loro, la gente integrata in questa società, devono assolutamente essere presenti".

Uno sguardo al documentario. In collaborazione con Gruppo Editoriale Minerva RaroVideo
Mercoledì 17 dicembre, ore 19.45, Cinema Lumière
L'ULTIMO POSTO SULLA TERRA (Mesto na zemle, Russia/2001) di Artur Aristakisjan
In occasione della pubblicazione del cofanetto dvd Artur Aristakisjan
Al termine, incontro con Artur Aristakisjan
Conduce Enrico Ghezzi

Ufficio Stampa:
Andrea Ravagnan
tel: (+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa2@comune.bologna.it

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