Raymond Depardon in Cineteca
19 aprile 2013
Rendez-vous: sette giorni dedicati al meglio della produzione francese dell’ultima stagione e l’omaggio a due dei più carismatici autori transalpini degli ultimi anni: Raymond Depardon e Léos Carax.
E sarà proprio Raymond Depardon a inaugurare la settimana francese incontrando il pubblico del Cinema Lumière domenica 21 aprile, al termine della proiezione delle ore 20 del suo ultimo film Journal de France, un personalissimo diario, un “giornale”, appunto, un viaggio nel tempo. Lo aiuta la compagna Claudine Nougaret (anche lei in sala domenica 21 aprile): lui fotografa, lei ritrova frammenti di film inediti. Uno spaccato di oltre mezzo secolo di vita privata che si intreccia con il passato e il presente della Francia.
L’iniziativa Rendez-vous (al Cinema Lumière fino a sabato 27 aprile), promossa dall’Ambasciata francese in Italia e Institut Français in collaborazione con Unifrance Films, sta portando in cinque città italiane una rassegna che offre un assaggio della produzione contemporanea d’Oltralpe, tra cui l’ultimo film di François Ozon, Dans la maison, in programma martedì 23 aprile, alle ore 20, in versione originale con sottotitoli italiani.
E inoltre, per i più piccoli, le splendide animazioni La tela animata (domenica 21 aprile, ore 16) e Le avventure di Zarafa (giovedì 25 aprile, ore 16), inserite nel cartellone di Schermi e lavagne.
La declinazione bolognese di Rendez-vous si arricchisce – come dicevamo – di due personali dedicate ad altrettanti maestri del cinema transalpino contemporaneo: Raymond Depardon, grande fotografo approdato al cinema, il cui lavoro abolisce il confine tra documentario e finzione, un maestro non abbastanza conosciuto, forse perché il suo cinema è così irriducibile, forte e non normalizzato. In rassegna, oltre all’ultimo Journal de France (domenica 21 aprile, ore 20), anche Délits flagrants (mercoledì 24 aprile, ore 18) e un programma con i suoi cortometraggi (sabato 27 aprile, ore 18).
In altro modo irriducibile è anche Léos Carax, forse l’ultimo autore cult del cinema francese, epigono megalomane della Nouvelle Vague. Rosso sangue (mercoledì 24 aprile, ore 22.30) e Les Amants du Pont-Neuf (martedì 23 aprile, ore 22.15) ne fanno l’oggetto di un furioso amore cinefilo. In programma anche Pola X (giovedì 25 aprile, ore 22.15) e il suo ultimo Holy Motors (sabato 27 aprile, ore 20).
Rendez-vous. Appuntamento con il nuovo cinema francese
Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b)
Da domenica 21 a sabato 27 aprile
Domenica 21 aprile
Ore 16
LA TELA ANIMATA (Le Tableau, Francia-Belgio/2011) di Jean-François Laguionie (76’)
All’interno di una tela incompiuta convivono personaggi interamente dipinti, quelli che lo sono in parte e quelli solamente abbozzati, sorta di paria costretti a servire gli altri. Solo convincento il pittore a completare la sua opera sarà possibile riportare l’armonia sulla tela. Miglior Film e Premio del pubblico al Festival di Annecy 2012.
In collaborazione con Ambasciata di Francia e Koch Media
Ore 20
JOURNAL DE FRANCE (Francia/2012) di Raymond Depardon e Claudine Nougaret (100’)
Viaggiando per sei anni attraverso il suo paese, Raymond Depardon raccoglie alcune straordinarie immagini, dando vita a un personalissimo diario. Un giornale, un viaggio nel tempo. Lo aiuta la compagna Claudine Nougaret. Lui fotografa, lei ritrova frammenti di film inediti: l’esordio con la cinepresa, i reportage nel mondo, stralci della loro memoria. Uno spaccato di oltre mezzo secolo di vita privata che si intreccia con il passato e il presente della Francia.
Versione originale con sottotitoli italiani
Al termine incontro con Raymond Depardon e Claudine Nougaret
In collaborazione con Festival dei Popoli
Ore 22.30
BOY MEETS GIRL (Francia/1984) di Léos Carax (100’)
È il primo film realizzato da Léos Carax, a soli ventitré anni. In bianco e nero. È il film che inaugura il lungo sodalizio tra Carax e il suo attore – quasi un alter ego – Denis Lavant. E il film è tutto lì, delineato nel titolo: un ragazzo e una ragazza. Una storia d’amore, la disperazione, certa spensieratezza simile a incoscienza, i momenti di euforia, quasi burlesque, la musica, gli omaggi a Godard. Il desiderio di commettere un omicidio e quello di morire. Un film romantico, forse.
Versione originale con sottotitoli italiani
Martedì 23 aprile
Ore 20
DANS LA MAISON (Francia/2012) di François Ozon (105’)
Un sedicenne si introduce nella casa di un compagno di classe e racconta la vita della sua famiglia nei compiti di letteratura. L’insegnante, impressionato da questo alunno così dotato, ricomincia ad appassionarsi al suo mestiere e si lascia sempre più coinvolgere dalle narrazioni del ragazzo. Al solito ironico e sagace, Ozon compone un dramma che cresce come un thriller. Al centro, come già in Swimming Pool, il processo creativo letterario (e naturalmente cinematografico) e il progressivo sfaldarsi del confine tra realtà e finzione. Tratto dalla pièce di Juan Mayorga Il ragazzo dell’ultimo banco, ha trionfato al Festival di San Sebastián 2012.
In collaborazione con BIM Distribuzione
Versione originale con sottotitoli italiani
Ore 22.15
GLI AMANTI DEL PONT-NEUF (Les Amants du Pont-Neuf, Francia/1991) di Léos Carax (125’)
C’è chi lo considera un film maledetto. E non senza ragione. Una catena di imprevisti e sciagure ne complicano la realizzazione. Nasce come un piccolo film da girare in fretta, sfruttando il permesso di poter girare sul Pont-Neuf per una ventina di giorni (dal 28 luglio al 18 agosto 1989), e termina nel dicembre 1990, come una specie di kolossal. In mezzo, infortuni, tempeste che distruggono il set del Pont-Neuf, ricostruito a Lansargues, nel sud della Francia. I “Cahiers du cinéma” gli dedicano un numero speciale. Un film magniloquente, suo malgrado.
Mercoledì 24 aprile
Ore 18
DÉLITS FLAGRANTS (Francia/1994) di Raymond Depardon (109’)
Non è Un giorno in pretura (Steno). Ci troviamo nel Palazzo di Giustizia di Parigi, davanti a una sfilata di figure umane, arrestate in flagranza di reato. Di ognuna captiamo una certa qualità, una peculiarità, o un tic. L’elenco comprende: un borseggiatore, un drogato, un piccolo truffatore, un informatore di polizia, un marito violento, una donna alcolizzata, degli stranieri irregolari, una ragazza scappata di casa che si prostituisce per sopravvivere, un disoccupato, un pickpocket incensurato. Semplice e magnifico.
In collaborazione con Festival dei Popoli
Versione originale con sottotitoli italiani
Ore 22.30
ROSSO SANGUE (Mauvais sang, Francia/1986) di Léos Carax (116’)
Secondo film di Carax, dona al regista una certa fama anche qui in Italia, dove viene distribuito con il titolo Rosso sangue. C’è in circolazione un virus mortale che attacca chi fa l’amore senza sentimenti. Ci muoviamo tra fantascienza, noir e mélo. Un tocco di fumetto. È forse l’esempio più calzante di un cinema postmoderno, citazionista, in cui l’immagine è tutto. Splendida fotografia e cromatismi saturi al punto giusto. Da antologia la sequenza della corsa di Denis Lavant, sulle note di Modern Love di David Bowie.
Versione originale con sottotitoli italiani
Giovedì 25 aprile
Ore 16
LE AVVENTURE DI ZARAFA – GIRAFFA GIRAMONDO (Zarafa, Francia-Belgio/2012) di Rémy Bezançon e Jean-Christophe Lie (78’)
All’ombra di un baobab, un vecchio racconta ai bambini che siedono intorno a lui la storia dell’amicizia tra Maki, un bambino di dieci anni, e Zarafa, una giraffa che venne regalata dal Pascià d’Egitto al Re di Francia. Ispirato a una storia vera, il film racconta dell’avventuroso viaggio che condusse la giraffa dal Sudan a Parigi tra mille peripezie e bizzarri incontri.
Animazione. Dai 6 anni in su
In collaborazione con GoodFilms
Ore 18
AUGUSTINE (Francia/2012) di Alice Winocour (102’)
“L’isterica è una schiava che cerca un padrone sul quale regnare”, scriveva Jacques Lacan. Nella Parigi del 1885, all’ospedale della Pitié Salpêtrière, il professor Charcot studia proprio questa malattia misteriosa: l’isteria. Augustine, cameriera diciannovenne, è la cavia prediletta, protagonista di sedute d’ipnosi dimostrative. Con il passare del tempo, il rapporto medico-paziente evolve e da oggetto di studio la ragazza si trasforma in oggetto del desiderio. Esordio nel lungometraggio di Alice Winocour, presentato alla Sémaine de la Critique di Cannes 2012, è l’affresco di un’epoca e insieme un ritratto originale della sessualità femminile.
Versione originale con sottotitoli italiani
Ore 22.15
POLA X (Francia-Svizzera-Germania-Giappone/1999) di Léos Carax (134’)
POLA è un acronimo. Sta per Pierre ou les ambiguïtés, il titolo di un romanzo di Melville. È a quel testo che il film s’ispira. La X potrebbe essere un’incognita, oppure, semplicemente, un segno che rimanda a una minaccia di morte imminente (come in Scarface di Hawks). Si tratta senza ombra di dubbio del film più cupo e disperato di Carax. Pola X transita dalla luminosità delle prime scene al buio più infernale, dispiegando un’ossessiva idea di ‘caduta’. Cast straordinario: Guillaume Depardieu, Katerina Golubeva (entrambi scomparsi), Catherine Deneuve, Sharunas Bartas.
Venerdì 26 aprile
Ore 20
TÉLÉ GAUCHO (Francia/2012) di Michel Leclerc (112’)
“Fino a che punto si può rinunciare ai propri ideali senza diventare cinici?”: è questa la domanda che si pone Michel Leclerc, qui al suo terzo lungometraggio dopo J’invente rien e dopo il successo di Le Nom des gens. Commedia politica e ironica, Télé Gaucho insegue le peripezie del giovane Victor, appassionato di cinema che si ritroverà a lavorare come giornalista per una piccola emittente rivoluzionaria e a vivere appassionatamente un’epoca di caos, trasmissioni pirata, serate alcoliche, amori contrastati, scissioni e inganni.
Ore 22.15
TOKYO! (Francia-Giappone-Corea del Sud-Germania/2008) di Léos Carax, Michel Gondry e Bong Joon-ho (110’)
Il film è costruito in tre episodi. Oltre a quello di Carax (Merde), vi appaiono Interior Design (Michel Gondry) e Shaking Tokyo (Bong Joon-ho). L’invito era ovviamente quello di filmare Tokyo, coglierne un aspetto saliente, peculiare. Gondry si sofferma su liti di coppia e la ricerca di un appartamento, Bong Joon-ho descrive l’isolamento e la desolazione, mentre la terra trema e l’amore è l’ancora di salvataggio. Carax si ispira ai film di mostri (Gamera? Godzilla?), costruendo sulla figura di Denis Lavant un personaggio lunare e folle, che riprenderà in Holy Motors.
Versione originale con sottotitoli italiani
Sabato 27 aprile
Ore 18
I CORTI DI RAYMOND DEPARDON
10 minutes de silence pour John Lennon (Francia/1980, 10’) / Ian Palach (Francia/1969, 36’) / New York, NY (Francia/1986, 10’) / Tibesti too (Francia/1976, 36’)
C’è un album di John Lennon e Yoko Ono che contiene un brano intitolato Two Minutes of Silence. Yoko Ono, dopo l’assassinio di Lennon, ne ha chiesti dieci alla folla di Central Park, accorsa per ricordarlo. Raymond Depardon era lì con la sua macchina da presa. E poi ancora New York, l’impossibilità di filmarne la realtà. Ian Palach, l’eroe ceco che si diede fuoco contro i carri armati sovietici. E un documento unico: la vita dei Tedas sulle montagne del Tibesti.
In collaborazione con Festival dei Popoli
Versione originale con sottotitoli italiani
Ore 20
HOLY MOTORS (Francia-Germania/2012) di Léos Carax (115’)
È l’ultimo film realizzato da Carax, dopo anni di silenzio. Acclamato ovunque come l’esempio più evidente di un cinema d’autore originale e spiazzante. Da molti considerato il vertice della sua filmografia. Un uomo (Monsieur Oscar) si sposta su una limousine (come in Cosmopolis di Cronenberg) e mette in atto una serie di cambi di ruolo (di camuffamenti) che spostano il film, gli fanno prendere strade impensate. Film che riflette sul cinema, la sua storia e la sua mutazione. La vita è una forma di rappresentazione. Momento ‘musical’ super kitsch.
Versione originale con sottotitoli italiani
Ufficio stampa Cineteca di Bologna
Andrea Ravagnan
(+39) 0512194833
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