Olivier Assayas domani al Lumière
4 aprile 2013“Ho capito molto presto che, per quanto io potessi essere vivace, interessante ed emozionante con la macchina da presa, questo sarebbe stato nulla, in definitiva, a paragone di quanto accade sui volti degli attori. Essi sono l’incarnazione di un film”.
Così Olivier Assayas nel 2000, in occasione di una lezione di cinema tenuta alla Cineteca di Bologna. Molti film dopo, il regista francese torna in Cineteca, occasione preziosa per ascoltare genesi e segreti del suo ultimo film, Qualcosa nell’aria, premiato alla Mostra del Cinema di Venezia per la miglior sceneggiatura, e ripercorrere attraverso sette titoli quella che è ormai una lunga carriera cinematografica, lanciata – parliamo dei lungometraggi – nel 1986 da Désordre – Disordine.
Olivier Assayas incontrerà il pubblico del Cinema Lumière della Cineteca di Bologna (Piazzetta Pasolini, 2/b) domani, venerdì 5 aprile, al termine della proiezione (in versione originale) delle ore 21.45 di Qualcosa nell’aria.
Da sabato 6 aprile la retrospettiva Disordine e utopia. Il cinema di Olivier Assayas si trasferisce nella Sala Cervi della Cineteca (via Riva di Reno, 72): alle ore 17 è in programma la maratona di Carlos (cinque ore e mezza per raccontare le sanguinarie vicende dello sciacallo Ilich Ramírez Sánchez, protagonista dello stragismo degli anni Settanta e Ottanta).
Domenica 7 aprile, alle ore 21.15, vedremo L’Heure d’été; lunedì 8 aprile, alle ore 21.15, L’Eau froide; martedì 9 aprile, sempre alle ore 21.15, l’esordio al lungometraggio Désordre – Disordine; mercoledì 10 aprile, alle ore 21.15, Irma Vep; chiude la rassegna giovedì 11 aprile, sempre alle ore 21.15, Clean.
La retrospettiva Disordine e utopia. Il cinema di Olivier Assayas (promossa da Fondazione Cineteca di Bologna, Fronte del Pubblico, Associazione Circuito Cinema di Modena, Solares Fondazione delle Arti, in collaborazione con FICE Emilia-Romagna e Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani gruppo Emilia-Romagna/Marche) porterà Olivier Assayas anche alla Sala Truffaut di Modena (questa sera, giovedì 4 aprile alle ore 21) e al Cinema Edison di Parma (domani, venerdì 5 aprile, alle ore 18).
La presenza di Olivier Assayas lancia un lungo mese di aprile che vedrà il cinema francese protagonista alla Cineteca di Bologna, che ospiterà dal 21 al 27 aprile il festival Rendez-vous promosso dall’Ambasciata di Francia in Italia e Institut français, intrecciato negli stessi giorni alle retrospettive dedicate a Léos Carax e a Raymond Depardon (che sarà al Cinema Lumière domenica 21 aprile).
Disordine e utopia. Il cinema di Olivier Assayas
Dal 5 all’11 aprile, Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b) e Sala Cervi (via Riva di Reno, 72)
Venerdì 5 aprile, ore 21.45, Cinema Lumière
QUALCOSA NELL’ARIA (Après mai, Francia/2012) di Olivier Assayas (122’)
“Dopo l’epopea fulleriana di Carlos, Assayas ripiega sulla Francia e sul romanzo di formazione. Pieno di elementi autobiografici, questo Eau froide del post-68 conquista per una sorta di delicatezza analitica con cui sfiora e comprende, senza vezzeggiarli, i suoi personaggi. La nostalgia è struggente, ma il cinema come artigianato vince sulle utopie, raccontate peraltro con sconvolgente onestà” (Roy Menarini).
Al termine, incontro con Olivier Assayas.
In collaborazione con Fronte del Pubblico, Associazione Circuito Cinema di Modena, FICE Emilia-Romagna e Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani gruppo Emilia-Romagna/Marche.
Versione originale con sottotitoli italiani
Sabato 6 aprile, ore 17, Sala Cervi
CARLOS (Francia/2009) di Olivier Assayas (330')
Vita e sanguinarie gesta dello ‘sciacallo’ Carlos, al secolo Ilich Ramírez Sánchez, rivoluzionario internazionalista e mercenario filopalestinese al soldo dei servizi segreti mediorientali, protagonista dello stragismo degli anni Settanta e Ottanta. Un’opera sospesa tra documentario e film in costume, che restituisce il colore, il gusto, la sensibilità eccitata di quegli anni, con il plusvalore del corpo protervo e camaleontico di Édgar Ramírez, magnifico protagonista.
Versione originale sottotitoli italiani
Domenica 7 aprile, ore 21.15, Sala Cervi
L’HEURE D’ÉTÉ (Francia/2008) di Olivier Assayas (103’)
Tre fratelli si riuniscono per festeggiare i settantacinque anni della madre. Alla scomparsa della donna, devono gestirne l’eredità – la casa e i preziosi oggetti d’arte. Una storia all’apparenza classica e lineare si trasforma, nelle mani di Assayas, in una limpida riflessione sulla trasmissione del patrimonio materiale, culturale e umano. “Il freddo distacco del cineasta si adatta perfettamente a questa materia che avrebbe potuto condurre a compiacimenti sentimentali o sociali” (Serge Kaganski). Nasce da un progetto incompiuto commissionato dal Musée d’Orsay che, oltre ad Assayas, doveva coinvolgere Raoul Ruiz, Jarmusch e Hou Hsiao-hsien.
Versione originale con sottotitoli italiani
Lunedì 8 aprile, ore 21.15, Sala Cervi
L’EAU FROIDE (Francia/1994) di Olivier Assayas (92')
All’inizio c’è La Page blanche – quarto capitolo di Tout les garçons et les filles de leur âge..., una serie televisiva prodotta da Arte, che chiede a dieci registi francesi di raccontare in un film la propria giovinezza. L’Eau froide ne è la versione lunga distribuita in sala. Due sedicenni nella Parigi del 1972: fuga, ribellione, smarrimento, inquietudine; le droghe, la musica, l’arte, l’amore. Assayas entra nel cuore fragile dell’adolescenza e coglie l’anima di una generazione. Stile immediato e camera a mano: prorompe sullo schermo l’anelito alla libertà dei personaggi.
Versione originale con sottotitoli italiani
Martedì 9 aprile, ore 21.15, Sala Cervi
DÉSORDRE – DISORDINE (Francia/1986) di Olivier Assayas (95')
Esordio nel lungometraggio di Assayas, che ha alle spalle alcuni corti, la co-sceneggiatura di Rendez-vous di André Téchiné e la collaborazione come critico ai “Cahiers du Cinéma”. Désordre è il primo dei ritratti dell’età giovanile firmati dal cineasta. Tre amici, membri di un gruppo rock, uccidono un uomo durante un furto di strumenti musicali. L’evento li segna in modo differente, marcando il corso delle loro esistenze. Assayas spoglia la narrazione fino all’essenziale, in una esplorazione dei volti d’ispirazione bressoniana.
Versione originale con sottotitoli italiani
Mercoledì 10 aprile, ore 21.15, Sala Cervi
IRMA VEP (Francia/1996) di Olivier Assayas (97')
Elementi iniziali: un piccolo budget e una sceneggiatura che esplora “vari temi che mi stavano a cuore come regista e che mi avevano impegnato come critico: le riprese di un film, il rapporto con la nouvelle vague, con il romanzo e perfino con il romanzo d’appendice, con il cinema di genere asiatico, con il cinema politico”. Un regista francese in crisi (Jean-Pierre Léaud) vuole realizzare il remake di Les Vampires di Feuillade con una star del cinema di Hong Kong, Maggie Cheung (futura moglie di Assayas, nel ruolo di se stessa). Un film nel film. Realtà e finzione allo specchio. Assayas fa i conti con la sua storia e la sua idea di cinema.
Giovedì 11 aprile, ore 21.15, Sala Cervi
CLEAN (Francia-Canada-GB/2004) di Olivier Assayas (110’)
Clean, pulito – da droghe o alcool: condizione a cui aspira l’ex vj Emily Wang per poter stare vicino al figlio. Una vita, e la fiducia degli altri, da ricostruire pezzo a pezzo – dopo la morte per overdose del compagno rockstar, dopo il carcere. Clean si muove tra Canada, Parigi, Londra, parla lingue diverse, confonde realtà e finzione. È frantumato, esploso. Come la sua protagonista, incarnata dalla musa di Assayas, Maggie Cheung. Sul suo corpo, sul suo volto, l’occhio del regista scruta emozioni e sofferenze.
Così Olivier Assayas nel 2000, in occasione di una lezione di cinema tenuta alla Cineteca di Bologna. Molti film dopo, il regista francese torna in Cineteca, occasione preziosa per ascoltare genesi e segreti del suo ultimo film, Qualcosa nell’aria, premiato alla Mostra del Cinema di Venezia per la miglior sceneggiatura, e ripercorrere attraverso sette titoli quella che è ormai una lunga carriera cinematografica, lanciata – parliamo dei lungometraggi – nel 1986 da Désordre – Disordine.
Olivier Assayas incontrerà il pubblico del Cinema Lumière della Cineteca di Bologna (Piazzetta Pasolini, 2/b) domani, venerdì 5 aprile, al termine della proiezione (in versione originale) delle ore 21.45 di Qualcosa nell’aria.
Da sabato 6 aprile la retrospettiva Disordine e utopia. Il cinema di Olivier Assayas si trasferisce nella Sala Cervi della Cineteca (via Riva di Reno, 72): alle ore 17 è in programma la maratona di Carlos (cinque ore e mezza per raccontare le sanguinarie vicende dello sciacallo Ilich Ramírez Sánchez, protagonista dello stragismo degli anni Settanta e Ottanta).
Domenica 7 aprile, alle ore 21.15, vedremo L’Heure d’été; lunedì 8 aprile, alle ore 21.15, L’Eau froide; martedì 9 aprile, sempre alle ore 21.15, l’esordio al lungometraggio Désordre – Disordine; mercoledì 10 aprile, alle ore 21.15, Irma Vep; chiude la rassegna giovedì 11 aprile, sempre alle ore 21.15, Clean.
La retrospettiva Disordine e utopia. Il cinema di Olivier Assayas (promossa da Fondazione Cineteca di Bologna, Fronte del Pubblico, Associazione Circuito Cinema di Modena, Solares Fondazione delle Arti, in collaborazione con FICE Emilia-Romagna e Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani gruppo Emilia-Romagna/Marche) porterà Olivier Assayas anche alla Sala Truffaut di Modena (questa sera, giovedì 4 aprile alle ore 21) e al Cinema Edison di Parma (domani, venerdì 5 aprile, alle ore 18).
La presenza di Olivier Assayas lancia un lungo mese di aprile che vedrà il cinema francese protagonista alla Cineteca di Bologna, che ospiterà dal 21 al 27 aprile il festival Rendez-vous promosso dall’Ambasciata di Francia in Italia e Institut français, intrecciato negli stessi giorni alle retrospettive dedicate a Léos Carax e a Raymond Depardon (che sarà al Cinema Lumière domenica 21 aprile).
Disordine e utopia. Il cinema di Olivier Assayas
Dal 5 all’11 aprile, Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b) e Sala Cervi (via Riva di Reno, 72)
Venerdì 5 aprile, ore 21.45, Cinema Lumière
QUALCOSA NELL’ARIA (Après mai, Francia/2012) di Olivier Assayas (122’)
“Dopo l’epopea fulleriana di Carlos, Assayas ripiega sulla Francia e sul romanzo di formazione. Pieno di elementi autobiografici, questo Eau froide del post-68 conquista per una sorta di delicatezza analitica con cui sfiora e comprende, senza vezzeggiarli, i suoi personaggi. La nostalgia è struggente, ma il cinema come artigianato vince sulle utopie, raccontate peraltro con sconvolgente onestà” (Roy Menarini).
Al termine, incontro con Olivier Assayas.
In collaborazione con Fronte del Pubblico, Associazione Circuito Cinema di Modena, FICE Emilia-Romagna e Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani gruppo Emilia-Romagna/Marche.
Versione originale con sottotitoli italiani
Sabato 6 aprile, ore 17, Sala Cervi
CARLOS (Francia/2009) di Olivier Assayas (330')
Vita e sanguinarie gesta dello ‘sciacallo’ Carlos, al secolo Ilich Ramírez Sánchez, rivoluzionario internazionalista e mercenario filopalestinese al soldo dei servizi segreti mediorientali, protagonista dello stragismo degli anni Settanta e Ottanta. Un’opera sospesa tra documentario e film in costume, che restituisce il colore, il gusto, la sensibilità eccitata di quegli anni, con il plusvalore del corpo protervo e camaleontico di Édgar Ramírez, magnifico protagonista.
Versione originale sottotitoli italiani
Domenica 7 aprile, ore 21.15, Sala Cervi
L’HEURE D’ÉTÉ (Francia/2008) di Olivier Assayas (103’)
Tre fratelli si riuniscono per festeggiare i settantacinque anni della madre. Alla scomparsa della donna, devono gestirne l’eredità – la casa e i preziosi oggetti d’arte. Una storia all’apparenza classica e lineare si trasforma, nelle mani di Assayas, in una limpida riflessione sulla trasmissione del patrimonio materiale, culturale e umano. “Il freddo distacco del cineasta si adatta perfettamente a questa materia che avrebbe potuto condurre a compiacimenti sentimentali o sociali” (Serge Kaganski). Nasce da un progetto incompiuto commissionato dal Musée d’Orsay che, oltre ad Assayas, doveva coinvolgere Raoul Ruiz, Jarmusch e Hou Hsiao-hsien.
Versione originale con sottotitoli italiani
Lunedì 8 aprile, ore 21.15, Sala Cervi
L’EAU FROIDE (Francia/1994) di Olivier Assayas (92')
All’inizio c’è La Page blanche – quarto capitolo di Tout les garçons et les filles de leur âge..., una serie televisiva prodotta da Arte, che chiede a dieci registi francesi di raccontare in un film la propria giovinezza. L’Eau froide ne è la versione lunga distribuita in sala. Due sedicenni nella Parigi del 1972: fuga, ribellione, smarrimento, inquietudine; le droghe, la musica, l’arte, l’amore. Assayas entra nel cuore fragile dell’adolescenza e coglie l’anima di una generazione. Stile immediato e camera a mano: prorompe sullo schermo l’anelito alla libertà dei personaggi.
Versione originale con sottotitoli italiani
Martedì 9 aprile, ore 21.15, Sala Cervi
DÉSORDRE – DISORDINE (Francia/1986) di Olivier Assayas (95')
Esordio nel lungometraggio di Assayas, che ha alle spalle alcuni corti, la co-sceneggiatura di Rendez-vous di André Téchiné e la collaborazione come critico ai “Cahiers du Cinéma”. Désordre è il primo dei ritratti dell’età giovanile firmati dal cineasta. Tre amici, membri di un gruppo rock, uccidono un uomo durante un furto di strumenti musicali. L’evento li segna in modo differente, marcando il corso delle loro esistenze. Assayas spoglia la narrazione fino all’essenziale, in una esplorazione dei volti d’ispirazione bressoniana.
Versione originale con sottotitoli italiani
Mercoledì 10 aprile, ore 21.15, Sala Cervi
IRMA VEP (Francia/1996) di Olivier Assayas (97')
Elementi iniziali: un piccolo budget e una sceneggiatura che esplora “vari temi che mi stavano a cuore come regista e che mi avevano impegnato come critico: le riprese di un film, il rapporto con la nouvelle vague, con il romanzo e perfino con il romanzo d’appendice, con il cinema di genere asiatico, con il cinema politico”. Un regista francese in crisi (Jean-Pierre Léaud) vuole realizzare il remake di Les Vampires di Feuillade con una star del cinema di Hong Kong, Maggie Cheung (futura moglie di Assayas, nel ruolo di se stessa). Un film nel film. Realtà e finzione allo specchio. Assayas fa i conti con la sua storia e la sua idea di cinema.
Giovedì 11 aprile, ore 21.15, Sala Cervi
CLEAN (Francia-Canada-GB/2004) di Olivier Assayas (110’)
Clean, pulito – da droghe o alcool: condizione a cui aspira l’ex vj Emily Wang per poter stare vicino al figlio. Una vita, e la fiducia degli altri, da ricostruire pezzo a pezzo – dopo la morte per overdose del compagno rockstar, dopo il carcere. Clean si muove tra Canada, Parigi, Londra, parla lingue diverse, confonde realtà e finzione. È frantumato, esploso. Come la sua protagonista, incarnata dalla musa di Assayas, Maggie Cheung. Sul suo corpo, sul suo volto, l’occhio del regista scruta emozioni e sofferenze.
Ufficio stampa Cineteca di Bologna
Andrea Ravagnan
(+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa@cineteca.bologna.it
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