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NAPOLI VELATA

(Italia/2017) di Ferzan Özpetek (113')
con Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Borghi, Anna Bonaiuto

Incontro con il regista e sceneggiatore Ferzan Özpetek

In una Napoli sospesa tra magia e sensualità, ragione e follia, un mistero avvolge l'esistenza di Adriana, travolta da una passione improvvisa e da un delitto violento.

David di Donatello 2018 per la miglior fotografia e la miglior scenografia

"Se c'è un tema che unifica i film di Ferzan Ozpetek è quello della 'perdita'. A volte come negazione, a volte come mancanza, altre volte con il vuoto che quella perdita provoca. Il che avvolge i suoi film in un abbraccio struggente e malinconico, da cui però lo stesso regista sembra far di tutto per divincolarsi con momenti sorprendentemente scorretti e inaspettati. Così da spingere lo spettatore lungo percorsi mai davvero prevedibili. Così è anche per questo Napoli Velata, dove Adriana (Giovanna Mezzogiorno, probabilmente nella sua prova più convincente) è un anatomo-patologo che ha fatto della freddezza e della razionalità le sue armi professionali - è responsabile delle autopsie nel suo ospedale - e che deve confrontarsi prima con l'uragano delle sue emozioni e poi con la sofferenza per la loro perdita, mentre il film sembra imboccare strade contraddittorie e piste ingannevoli, tutte però necessarie per coinvolgere lo spettatore in quell'atmosfera ambiguamente ipnotica che trova la sua linfa vitale (e la sua spiegazione) nelle complicate stratificazioni dell'anima napoletana. E così il film da una parte scava nel mistero dei sentimenti di Adriana e dall'altra incrocia i riti della città (la messa in scena della «figliata», la «tombola vajassa» e l'interpretazione della smorfia, il fascino ambiguo di certe opere d'arte come il Cristo velato di Sanmartino) per arrivare a capire il mistero su cui è costruita la storia, che Ozpetek ha scritto con Gianni Romoli e Valia Santella. E che come nella primissima inquadratura - una scala ovoidale che ipnotizza e insieme disorienta per il modo in cui è ripresa - sembra offrire l'evidenza della sua bellezza mentre confonde con il fascino della sua ambiguità. (...). Ozpetek si conferma come uno dei pochi registi italiani che sa tenersi lontano dai compitini ben fatti (e asettici) per cercare ogni volta di sfidare lo spettatore a seguirlo sul terreno inaspettato e non rassicurante della sfida alle convenzioni."

Paolo Mereghetti, "Corriere della Sera"

Accadde domani

Proiezioni:
Mercoledì 29 agosto 2018
Arena Puccini
21.30
L'evento è parte di: Arena Puccini 2018

Tariffe:

Biglietto intero: 6,00€
Ridotto (over 60, clienti Unipol Banca, soci DLF, soci Coop (la tessera è individuale), soci Coop Dozza, Card Musei Metropolitani Bologna, studenti universitari regolarmente iscritti, Amici e Sostenitori Cineteca di Bologna, Agis Cinema, ragazzi fino a 11 anni, militari): 5,00€
Ogni 4 ingressi il 5° è gratuito

Informazioni
366-9308566 /328-2596920 (dalle ore 20.30) 
andrea.morini@cineteca.bologna.it

Dettagli sul luogo:
via Sebastiano Serlio, 25/2

Apertura cassa: ore 20.45