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DOGMAN

(Italia/2018) di Matteo Garrone (102')
con Marcello Fonte, Edoardo Pesce, Alida Baldari Calabria

In una periferia sospesa tra metropoli e natura selvaggia, dove l'unica legge sembra essere quella del più forte, Marcello divide le sue giornate tra il lavoro nel suo modesto salone di toelettatura per cani, l'amore per la figlia Sofia, e un ambiguo rapporto di sudditanza con Simoncino, un ex pugile che terrorizza l'intero quartiere.

Premio per la miglior interpretazione maschile (Marcello Fonte) al festival di Cannes 2018

"Un personaggio che perde la sua innocenza e un regista che ce lo racconta con tutto l'amore possibile. Non comprensione, che implicherebbe un qualche tipo di «complicità», ma amore, affetto, partecipazione. Dogman, il nuovo film di Matteo Garrone presentato a Cannes in concorso, oscilla tra questi due poli e da loro trae la sua straordinaria forza emotiva e visiva, storia di un uomo trascinato in un ingranaggio mortifero di sopraffazione e che di questa discesa ai limiti dell'incolpevolezza finisce per farsi carico. Come un povero cristo laico e sprovvisto di santità. Lo spunto viene dalla cronaca, quella del «canaro della Magliana», ma sbaglierebbe chi ne aspettasse gli aspetti più trucidi e crudeli. Altro interessa a Garrone (che firma la sceneggiatura insieme a Ugo Chiti e Massimo Gaudioso) ed è piuttosto la solitudine di un uomo, Marcello (Marcello Fonte), mite anche se costretto a vivere in un mondo dove la sopraffazione e la forza sembrano sempre vincere. (...) Un'umanità senza speranza né futuro (anche senza presente, verrebbe da dire) che il regista ambienta in un non-luogo altrettanto sprovvisto di speranza, il Villaggio Coppola di Castel Volturno, costruito negli anni Settanta per le truppe americane della Nato e poi abbandonato per altre sedi, una specie di città semidesertica che abbraccia e imprigiona chi è restato. È la quinta ideale, che il sole fatica a riscaldare e i temporali incupiscono, a metà frontiera e a metà apocalisse, rifugio perfetto per un mondo di reietti e di emarginati (...). Tutto questo, che sembra scavare ancora più a fondo delle desolazioni umane raccontate nei film precedenti (e senza nemmeno l'illusione di un possibile riscatto, fosse un matrimonio piccolo-borghese, il potere della mala o la fama della tivù), Garrone lo filma senza cinismo né supponenza. Con un amore incondizionato. E non per spiegare sociologicamente certe condizioni umane ma piuttosto per condividere il loro essere i derelitti dell'umanità. Garrone non fa cinema politico ma cinema umano, anche se scende al grado zero dell'umanità. O forse proprio per questo. E a chi si chiede se ce la farà mai a sopportare un tale squallore, viene in aiuto l'immagine conclusiva, di sconfitta e di abbandono ma anche di dolore e di tristezza: prima ti toglie il fiato ma poi può aiutarti a ritrovare il respiro."

Paolo Mereghetti, "Corriere della Sera"

Accadde domani

Serata promossa da Unipol Banca

Vietato ai minori di 14 anni

Proiezioni:
Lunedì 20 agosto 2018
Arena Puccini
21.30
L'evento è parte di: Arena Puccini 2018

Tariffe:

Tariffe:
Biglietto intero: 6,00€
Ridotto (over 60, clienti Unipol Banca, soci DLF, soci Coop (la tessera è individuale), soci Coop Dozza, Card Musei Metropolitani Bologna, studenti universitari regolarmente iscritti, Amici e Sostenitori Cineteca di Bologna, Agis Cinema, ragazzi fino a 11 anni, militari): 5,00€
Ogni 4 ingressi il 5° è gratuito

Informazioni
366-9308566 /328-2596920 (dalle ore 20.30) 
andrea.morini@cineteca.bologna.it

Dettagli sul luogo:
via Sebastiano Serlio, 25/2

Apertura cassa: ore 20.45

Documenti

Scheda del film

Tipo di File: PDF Dimensione: 87.82 Kb