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MISERIA E NOBILTÀ

(Italia/1954) di Mario Mattoli (94')

Soggetto: dalla commedia omonima di Eduardo Scarpetta. Sceneggiatura: Ruggero Maccari. Fotografia: Karl Strauss. Montaggio: Roberto Cinquini. Musica: Pippo Barzizza. Interpreti: Totò (Felice Sciosciammocca), Dolores Palumbo (Luisella), Sophia Loren (Gemma), Valeria Moriconi (Pupella), Enzo Turco (Pasquale), Gianni Cavalieri (don Gaetano), Carlo Croccolo (Luigino), Franca Faldini (Nadia, la modista), Liana Billi (Concetta), Franco Sportelli (Vincenzo, il maggiordomo), Franco Pastorino (marchesino Eugenio). Produzione: D.D.L.
Versione originale con sottotitoli inglesi
Per concessione di Movietime


Miseria e nobiltà
, è il migliore della trilogia scarpettiana di Mattoli, e anche uno dei più divertenti della carriera di Totò. Stavolta gli autori scelgono di attenersi molto di più al testo della commedia originaria (1887), aggiungendo solo il personaggio di Nadia, affascinante modista piemontese (Faldini), una scena all'interno del teatro San Carlo (con le piroette di una Loren in verità poco aggraziata) e un paio di gag di Totò (la seduta fotografica con gli sposini e la scrittura della lettera dettata da un cafone squattrinato). Si gira all'inizio del 1954, con la presenza nel cast di due fuoriclasse provenienti dalla compagnia di Eduardo, Dolores Palumbo ed Enzo Turco. Diventerà una scena topica la mangiata degli spaghetti, anche grazie a una delle improvvisazioni più geniali di Totò, quegli spaghetti messi in saccoccia quasi a costituire una riserva per la fame a venire. Dell'improvvisazione è testimone tra gli altri la giovanissima Valeria Monconi, la Pupella del film: "Il regista ci aveva spiegato che l'avvicinamento delle sedie doveva essere fatto un po' per volta e che poi dovevamo buttarci tutti sopra la pasta; è chiaro che poi tutte le scene andavano ad libitum, non era detto che si dovesse smettere finite le battute, perché Totò ne inventava di tutti i colori e Mattoli lasciava andare. Mentre si stava girando (eravamo già arrivati sopra gli spaghetti) vidi con la coda dell'occhio il tecnico del suono che si tappava la bocca. Poi mi giro ancora meglio, vedo gente cianotica perché non poteva ridere, alzo lo sguardo e vedo che Totò si era alzato, era salito sopra il tavolo e s'era inventato di mettersi gli spaghetti nelle tasche. Chissà la scena quanto sarebbe andata avanti, e invece il regista fu costretto a dare lo stop perché mentre infilava questi spaghetti dentro le tasche, Totò aveva preso anche uno zampirone messo dentro la pasta per fare del fumo, e questo zampirone gli stava bruciando la tasca". (Alberto Anile)


Avendo avuto l'onore di conoscerlo, posso dire che il re dei comici recitava sempre, anche fuori dal set, e avrebbe dato la vita per una battuta. [...] In Miseria e nobiltà, tratto da una farsa di Eduardo Scarpetta, è Felice Sciosciamocca, scrivano squattrinato il cui nome è già tutto un programma, che viene assoldato con la sua famiglia da un marchesino perché recitino davanti ai suoi la parte dei parenti aristocratici della fidanzata Gemma (la sottoscritta!), che lui vorrebbe sposare. "Alla faccia di Cartagine e di tutti i cartaginesi" esclama Totò quando mi vede nelle vesti della futura sposa. "Noi ti accoglieremo nel seno della nostra famiglia, e tu accoglici sul tuo seno...". Il Principe era irresistibile, stargli al fianco scioglieva qualunque paura e qualunque imbarazzo. Anche perché si inventava al momento metà del copione, e nessuno riusciva a trattenerlo. Così accade nella famosa scena in cui si infila in tasca gli spaghetti, che è entrata a far parte della storia del cinema e che parla della fame del nostro popolo. Una fame che si può combattere soltanto con l'arma del sorriso, con quella leggerezza piena di spirito di cui siamo intrisi noi napoletani. (Sophia Loren)

Proiezioni:
Giovedì 9 agosto 2018
Piazza Maggiore
21.30
L'evento è parte di: Sotto le stelle del cinema 2018
Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli

Tariffe:

Ingresso libero

Dettagli sul luogo:

Documenti

Cartolina dell'evento

Tipo di File: PDF Dimensione: 1.12 Mb