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LA STORIA DELLA PRINCIPESSA SPLENDENTE

(Giappone/2013) di Isao Takahata (137')
in collaborazione con Future Film Festival

Soggetto: Isao Takahata dal racconto Taketori monogatari (Il racconto di un tagliabambù). Sceneggiatura: Isao Takahata, Riko Sakaguchi. Capo animatore: Osamu Tanabe. Fotografia: Keisuke Nakamura. Montaggio: Toshihiko Kojima. Scenografia: Kazuo Oga. Musica: Joe Hisaishi. Produzione: Yoshiaki Nishimura per Studio Ghibli.


È l’ultimo lungometraggio di uno dei maestri dell’animazione giapponese, Isao Takahata, co-fondatore con Hayao Miyazaki del mitico Studio Ghibli, scomparso ad aprile di quest’anno. Ispirata a un popolare racconto tradizionale, la storia di Kaguya, minuscola creatura arrivata dalla Luna e trovata in una canna di bambù, è una fiaba incantevole e struggente impreziosita dal tratto impressionistico e dai cromatismi ad acquerello dei disegni, interamente realizzati a mano in otto anni di lavoro.
La storia della principessa splendente è un tour de force visionario, che da storia per bambini si trasforma in una sofisticata allegoria dell’assurdità del materialismo e dell’evanescenza della bellezza. Ispirato alla pittura orientale, questo etereo lungometraggio di Isao Takahata porta l’animazione disegnata a mano a inedite vette di fluidità. […]
Progetto caro a Takahata, risale in realtà a cinquantacinque anni prima, a quando Takahata era assistente del regista Tomu Uchida per un adattamento, poi non realizzato, della medesima storia (una delle più antiche del Giappone, più volte portata sullo schermo, in particolare da Kon Ichikawa in una versione live-action del 1987). Liberatosi del realismo che rappresenta il suo marchio di fabbrica, Takahata si appropria del fantasy e del simbolismo astratto con effetti straordinari. Chi è abituato alle animazioni hollywoodiane ricche di scene madri e gag fulminanti potrebbe rimanere deluso dai ritmi garbati e dalla narrazione discreta, ma non potrà non meravigliarsi dell’autentica maestria di quest’opera d’arte.
Okina, un tagliatore di bambù, trova una ninfa, piccola come Pollicino, dentro lo stelo di una pianta e la porta a casa, dove cresce fino alle dimensioni di una bambina. […] La sua infanzia spensierata in uno scenario pastorale ricorda Panda! Go Panda!, la serie del 1972-73 diretta da Takahata e scritta da Miyazaki. Le immagini sono disegnate con pennellate semplici, delicate e dipinte con colori pastello; l’adorazione della natura, elemento caratteristico delle animazioni dello Studio Ghibli, si manifesta nella pittoresca resa dei fiori.
Poi Okina scopre oro e sete preziose nella foresta di bambù e crede che siano una dote della ragazza giunta dal cielo. Convinto che sia destinata a grandi cose, insieme alla moglie decide di portarla nella capitale, Kyoto […]. Ma la giovane ha nostalgia di casa e si sente soffocata dal nuovo stile di vita, problemi che richiamano la dicotomia campagna-città di Heidi, la serie del 1974 creata da Takahata e Miyazaki.
L’animazione sfoggia una bidimensionalità che ricorda la pittura ad acquerello, eppure i movimenti scorrono con una grazia eccezionale, e le immagini dei paesaggi e degli oggetti sembrano dispiegarsi come una pergamena.
(Maggie Lee, “Variety”)

 

Proiezioni:
Domenica 8 luglio 2018
Piazza Maggiore
21.45
L'evento è parte di: Sotto le stelle del cinema 2018

Tariffe:

Ingresso libero

Dettagli sul luogo:

Documenti

Cartolina La storia della principessa splendente

Tipo di File: PDF Dimensione: 340.09 Kb