120 BATTITI AL MINUTO
(120 battements par minute, Francia/2017) di Robin Campillo (135')
con Adèle Haenel, Yves Heck, Nahuel Pérez Biscayart
La storia della nascita di Act Up, un'organizzazione di attivisti che ha richiamato l'attenzione sulle conseguenze dell'AIDS nella Francia anni '90. Il regista racconta il percorso del gruppo tra azioni dimostrative, difficoltà di convivenza fra spiriti diversi, storie d'amore e il dramma che la malattia non risparmia. Ispirato a una storia vera.
"120 battiti e centotrentacinque minuti è il tempo (e il ritmo) necessario a Robin Campillo per richiamare un'epoca (gli anni Novanta) e fare esistere pienamente un gruppo, gli attivisti di Act Up-Paris accaniti e tenaci a combattere la passività dell'opinione pubblica intorno all'AIDS. Diventare sieropositivi in quegli anni equivaleva a una condanna a morte, a breve o lunga scadenza. Per questa ragione i protagonisti di 120 battements par minute vivono a tutta velocità. Sono giovani, sovente troppo giovani, per la maggior parte omosessuali, e vogliono vivere e fare accelerare la ricerca, scuotere una società paralizzata dai tabù sessuali, prevenire, informare, proteggere chi non sa, fare pubblicità e diffondere l'uso del preservativo. Nathan, Sean, Sophie, Gérémie e compagni non hanno tempo da perdere e allora riversano tutta la loro energia in quella battaglia. La sera poi, vanno a ballare e fanno sesso perché il desiderio e il piacere aiutano a sentirsi vivi, a restare vivi. E una storia d'amore emerge dal gruppo allacciando l'intimità con la politica, il romanzesco con il realismo. Una storia contro il tempo che Campillo prolunga e dilata dentro le fila dell'azione collettiva, alla quale i due amanti aderiscono visceralmente. (...) Là dove numerose riflessioni (cinematografiche) sull'epidemia si attardavano sul destino individuale,120 battements par minute scommette sul collettivo e segna una grande opera politica che interpella le istituzioni con azioni energiche, fantasiose e simboliche. Alla bellezza dei personaggi poi corrisponde la proporzione del gesto attoriale che trova il suo leader in Sean, rimarcabilmente incarnato da Nahuel Pérez Biscayart. Galvanizzato dalla pressione dei tempi, Sean è il portatore sano, radicale ed effervescente di una 'violenza' che 'macchia' ma non fa del male".
(Marzia Gandolfi, 'Mymovies')
Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes 2017
Anteprima in collaborazione con Teodora Film
Tariffe:
Biglietto intero: 6,00€
Ridotto (over 60, clienti Unipol Banca, soci DLF, soci Coop (la tessera è individuale), studenti universitari regolarmente iscritti, Amici e Sostenitori Cineteca di Bologna, AGIS/VOLA AL CINEMA, ragazzi fino a 11 anni, militari): 5,00€
Ogni 4 ingressi il 5° è gratuito
Informazioni
366-9308566 /328-2596920 (dalle ore 20.30)
andrea.morini@cineteca.bologna.it
Documenti
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