HORTOBÁGY

(Ungheria/1936) di Georg Höellering (82')

Partito con l'idea di girare un documentario esotico nei mari del Sud, Höellering si fermò a soli quattrocento chilometri dalla sua Vienna nell'Hortobágy, un vasto territorio della puszta, la pianura stepposa ungherese, filmando per due estati tra il 1935 e il 1936 uccelli, pecore, bovini, cavalli, sorgenti, abitazioni rurali e soprattutto gli abitanti di un ambiente ancora pressoché intatto, allora solo lambito dalle insidie della modernità. Il risultato è uno dei più grandi cinepoemi del Novecento, elegiaca celebrazione di un mondo mitico e meraviglioso, pietra miliare della moderna cultura magiara e fonte di ispirazione per scrittori e cineasti come Sándor Márai e Miklós Jancsó. Fondamentale il contributo del compositore László Lajtha che crea qui un'innovativa tessitura musicale attingendo al patrimonio della musica popolare.

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LE THÉ: CULTURE, RÉCOLTE, PRÉPARATION INDUSTRIELLE (Francia/1909, 5')

La coltivazione, la raccolta e la lavorazione del tè nell'isola di Ceylon in un film industriale del 1909 con splendidi colori pochoir.