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IL VEDOVO

(Italia/1959)

Regia: Dino Risi. Sceneggiatura: Fabio Carpi, Sandro Continenza, Dino Risi, Rodolfo
Sonego, Dino Verde. Fotografia: Luciano Trasatti. Montaggio: Alberto Gallitti. Scenografia:
Piero Filippone. Musica: Armando Trovajoli. Interpreti: Alberto Sordi (commendator
Alberto Nardi), Franca Valeri (Elvira Almiraghi), Livio Lorenzon (ragionier Stucchi),
Nando Bruno (Armando), Ruggero Marchi (commendator Carlo Fenoglio), Eleonora
Ruffo (Gioia), Mario Passante (commendator Lamberto), Nanda Primavera (Italia), Rosita
Pisano (un'impiegata di Nardi), Alberto Rabagliati (se stesso), Ignazio Leone (il portiere),
Gigi Reder (avvocato Girondi). Produzione: Edgardo Cortese ed Elio Scardamaglia per
Paneuropa Cinematografica. Durata: 100'
Versione originale con sottotitoli inglesi
Copia proveniente da CSC - Cineteca Nazionale


Siamo intorno a Milano, Italia, nel 1959. I soldi sono tutto quello che conta e i soldi si fanno anche sposandoli. Ma i soldi sposati, specie quelli d'una moglie ricca, portano con sé un ménage di vessazione e umiliazione: dunque una vedovanza inattesa, causa disastro ferroviario, spalanca un ghiotto orizzonte nella vita di Alberto, dirigente d'industria sotto tutela (coniugale) e fantasioso buono a nulla. La salma però è dispersa, e Dino Risi, solidamente sorretto dalle parole di Sonego e Continenza, organizza un funerale in contumacia che s'iscrive nella storia del cinema italiano: il vedovo che arriva bardato di nero "con occhialoni neri, guanti, cilindro e bastone, così ben agghindato che sembrerebbe lui il morto" (Enrico Giacovelli), l'amante di lui fasciata di satin che serve le tagliatelle, un'orchestrina che suona valzer viennesi, Alberto Rabagliati che intona l'Ave Maria di Schubert, mentre la veglia vira all'euforia scomposta. Ma tutti sappiamo e in fondo temiamo (perché, poi? Quest'uomo non è che un pavido, un ipocrita, un potenziale uxoricida, non è che il grande Alberto Sordi del 1959) che arriverà la resa dei conti: "Cosa fai, cretinetti?", e la tragedia della vita (che ritorna) pone fine alla commedia della morte. Quel che succede poi non ha la stessa tensione, ma a questo punto Il vedovo è già un capolavoro e Franca Valeri lo attraversa coi suoi passetti irrigiditi dal tailleur, con il suo sconcertante coraggio, con il suo talento mozzafiato. Questa moglie terribile forse è solo l'estrema deriva della signorina snob "invecchiata che s'indurisce, si cementa, le sue sciocchezze diventano dogmi, le sfumature vocali si adeguano a quelle morali. La guardo e, nonostante il raccapriccio, mi diverto" (Franca Valeri).
(Paola Cristalli)

Liberarsi di una moglie non è facile. Lo capirà di lì a poco anche Marcello Mastroianni, alla ricerca di un divorzio all'italiana nell'omonimo film di Germi. Nella pellicola di Risi, invece si fa strada una cifra d'espressione non poi tanto presente nella nostra commedia, ovvero lo humour macabro. È come se un tema da comicità british fosse entrata in contatto con la ribalderia feroce della commedia all'italiana. La piccolezza del Sordi in attesa di vedovanza, in fondo, non è altro che l'esasperazione della mediocrità nazionale, pronta a monetizzare persino gli esseri umani per ottenere uno ‘scatto', di carriera, di posizione economica, di rispettabilità sociale, mai di orgoglio. Il film sembra il manuale di come funziona la commedia all'italiana: una scrittura cinematografica al tempo stesso solida e aperta alle varianti d'improvvisazione, attori in grado di costruire psicologie comiche raffinate, uno stile di regia solo in apparenza trasparente ma in verità scattante, fluido, non privo di scelte stilistiche innovative. Sbagliato sarebbe, dunque, ridurre Il vedovo a una satira di costume e alla consueta galleria di mostri della borghesia, poiché le qualità cinematografiche - sia pure da distribuire su una collettività di realizzatori e interpreti - rimangono eccellenti e tuttora ineguagliate dal cinema popolare contemporaneo.
(Roy Menarini)

 

Proiezioni:
Martedì 9 agosto 2016
Piazza Maggiore
21.30
L'evento è parte di: Sotto le stelle del cinema

Tariffe:

Ingresso libero

Dettagli sul luogo:

Documenti

Cartolina della serata

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