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RIFLESSI IN UN OCCHIO D’ORO

(Reflections in a Golden Eye, USA/1967)

Regia: John Huston. Soggetto: dal romanzo omonimo di Carson McCullers. Sceneggiatura: Chapman Mortimer, Gladys Hill. Fotografia: Aldo Tonti. Montaggio: Russell Lloyd. Scenografia: Bruno Avesani. Musica: Toshiro Mayuzumi. Interpreti: Elizabeth Taylor (Leonora Penderton), Marlon Brando (maggiore Weldon Penderton), Brian Keith (tenente colonnello Langdon), Julie Harris (Alison Langdon), Zorro David (Anacleto), Robert Forster (soldato Williams), Gordon
Mitchell (sergente stalliere), Irvin Dugan (capitano Weincheck). Produzione: Ray Stark per Warner Bros., Seven Arts International. Durata: 108'
Versione originale con sottotitoli italiani
Copia originale 35mm Technicolor ‘dorata' proveniente da Cinémathèque Suisse per concessione di Warner Bros.

Trasposizione ottima ed estremamente fedele (come tutte le sceneggiature che vedevano la partecipazione di Gladys Hill, preziosa e versatile assistente di John Huston) del brevissimo romanzo di Carson McCullers, Riflessi in un occhio d'oro è un film misterioso e atipico per il regista come lo sarà anche La saggezza nel sangue (1979), tratto dall'opera di un'altra grande scrittrice del sud.
È un film misterioso perché il romanzo, malgrado la sua brevità e il parco stile narrativo, è molto più esplicito nel descrivere i personaggi e i loro moventi, mentre la lettura di Huston è più elaborata e sembra voler tacere informazioni presenti nel libro. È anche un film che non appartiene a nessun genere: né commedia, né melodramma (poteva essere entrambi, anche contemporaneamente), né thriller, né dramma militare, né incontro-scontro teatrale tra attori come Chi ha paura di Virginia Woolf? e troppo freddo e pacato per ricordare Tennessee Williams. L'assegnazione dei ruoli appare in sorprendente contrasto con le descrizioni fisiche di Carson McCullers, ma si rivela pressoché perfetta grazie al modo in cui gli attori aderiscono ai personaggi, interpretati con stili di recitazione diversissimi. Marlon Brando (in una delle sue migliori e più equilibrate prove d'attore), Elizabeth Taylor, Brian Keith, Julie Harris, Zorro David e Robert Forster sono scelte così azzeccate che rileggendo il libro il pensiero va agli attori del film, per quanto diversi dalle descrizioni di McCullers.
(Miguel Marías)


Riflessi in un occhio d'oro è una storia psicologica. A mio modo di vedere, il Technicolor assoluto si sarebbe frapposto fra il pubblico e la storia, una storia di menti, pensieri, emozioni. Così cercai una qualità di colore particolare. Il laboratorio della Technicolor italiano mise in atto ogni sforzo per adeguarsi alle mie esigenze. Furono spesi settimane e mesi di esperimenti. Ciò a cui arrivammo fu un effetto dorato, un diffuso color ambra, assolutamente splendido e in tono con l'atmosfera del film. Quando mandai la copia definitiva negli Stati Uniti, pensavo di ottenere più o meno un trionfo. Alla Warner Bros. la pensavano diversamente: il mio colore non gli piaceva.
Ordinarono che si facessero copie in puro e semplice Technicolor. Io mi opposi e alla fine, usando ogni minaccia, ogni contatto, ogni influenza possibile, ottenni che lo studio accettasse di fare cinquanta copie in color ambra e le distribuisse ai cinema delle principali città americane. Il resto sarebbe stato fatto in comune Technicolor.
(John Huston)

John Huston e Aldo Tonti, il direttore della fotografia di Ossessione, Europa '51, India, Le notti di Cabiria, Guerra e pace, fecero una delle operazioni più coraggiose mai tentate sul Technicolor, che era una sorta di super colore e come tale non violabile.
Grazie alla collaborazione con Technicolor Roma decolorarono il film, arrivando a una soluzione mai vista prima, che aprì nuove strade, dove sotto un monocromo dorato sopravvivono dei fantasmi di colore che danno un'ulteriore dimensione psicologica e astratta al film.

Proiezioni:
Sabato 6 agosto 2016
Piazza Maggiore
21.30
L'evento è parte di: Sotto le stelle del cinema
Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli

Tariffe:

Ingresso libero

Dettagli sul luogo:

Documenti

Cartolina della serata

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