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IL SELVAGGIO / LISTEN TO ME MARLON

IL SELVAGGIO 
(The Wild One, USA/1953)

Regia: László Benedek. Soggetto: dal racconto The Cyclists' Raid di Frank Rooney. Sceneggiatura: John Paxton. Fotografia: Hal Mohr. Montaggio: Al Clark. Scenografia: Walter Holscher. Musica: Leith Stevens. Interpreti: Marlon Brando (Johnny), Mary Murphy (Kathie), Robert Keith (Harry Bleeker), Lee Marvin (Chino), Jay C. Flippen (sceriffo Singer), Peggy Maley (Mildred), Hugh Sanders (Charlie Thomas), Ray Teal (Frank Bleeker). Produzione: Stanley Kramer Pictures Corp. Durata: 79'
Versione originale con sottotitoli italiani
Copia proveniente da Sony Columbia per concessione di Park Circus


Il selvaggio è davvero un film ‘capofila', che ha agito nel tempo più che nell'immediato ma che è entrato a far parte di un immaginario collettivo internazionale come pochi altri. Quando uscì in Inghilterra nel 1968, Raymond Durgnat, uno dei migliori critici inglesi, scrisse che "lo stile stridente di Brando ha una potenza che non è datata, e le parzialmente datate ‘associazioni' del metodo non fanno che intensificare l'atmosfera di una causa persa, di un'anima persa". Presenza fisica immediata e centrale sin da quando compare nella prima scena del film (una strada su cui lentamente avanzano rombando i Black Rebels, Johnny in testa) la sua immagine è definita nella sua novità ed estraneità: la moto, il cuoio, la t-shirt col bordo del
collo nero, gli occhialoni scuri, il berrettone sportivo e l'espressione impassibile, da vero duro. Leader della sua banda, ne è anche la presenza più massiccia. Alla sguaiataggine degli altri replica con un silenzio musone. È nelle scene con Kathie che rivela tutta la sua fragilità. Mai come in esse è stato così mumbling, borbottante, per l'incapacità di esprimere ciò che sente. È il borbottio ed è lo sguardo a definirne l'anima - la difficoltà profonda a capire e quella a tradurre in parole ciò che arriva a capire di sé.
(Goffredo Fofi)



LISTEN TO ME MARLON

(GB/2015)

Regia e montaggio: Stevan Riley. Sceneggiatura: Stevan Riley, Peter Ettedgui. Fotografia: Ole Bratt Birkeland. Scenografia: Kristian Milsted. Interpreti: Marlon Brando, Michael Borne (Marlon Brando da giovane). Produzione: Passion Pictures. Durata: 102'
Versione originale con sottotitoli italiani. Copia proveniente da Park Circus


Chi era davvero Marlon Brando? Listen to Me Marlon contribuisce a smascherare i miti che circondano la figura del leggendario attore scomparso nel 2004. Riley e i suoi soci della Passion Pictures, con il sostegno di Showtime, sono riusciti ad accedere a una sorta di Stele di Rosetta: centinaia di ore di materiale audio privato registrato da Brando nell'arco di cinque decenni. Il risultato è un documentario che dipinge un ritratto intimo, in prima persona, ed è quanto di più rivelatore possa esistere su una figura che molti considerano il più grande attore cinematografico del Ventesimo secolo. A volte il materiale audio è così intimo che lo spettatore si sente un voyeur. Le registrazioni erano una sorta di diario in cui trovavano posto riflessioni ideologiche ed esercizi di meditazione (alcuni nastri contengono forme di ‘autoipnosi' in cui l'attore si rivolge a se stesso: di qui il titolo del film). All'inizio di Listen to Me Marlon si capisce che Brando intendeva essere l'autore del proprio autoritratto cinematografico, ricorrendo a una narrazione più letteraria di quanto ci si aspetti da un documentario.
(Steve Chagollan)

 

Proiezioni:
Giovedì 4 agosto 2016
Piazza Maggiore
21.30
L'evento è parte di: Sotto le stelle del cinema
Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli

Tariffe:

Ingresso libero

Dettagli sul luogo:

Documenti

Cartolina della serata

Tipo di File: PDF Dimensione: 213.57 Kb