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RENATO ZANGHERI, IL SINDACO PROFESSORE

(Italia/2016)

Regia, soggetto e sceneggiatura: Mauro Bartoli e Lorenzo K. Stanzani. Fotografia: Roberto Beani. Montaggio: Matteo Parisini. Musica: Quintorigo. Testimonianze: Aureliana Alberici, Roberto Balzani, Franco Bifo Berardi, Piero Bottino, Pier Luigi Cervellati, Claudia Dall'Osso, Domenico Del Prete, Roberto Finzi, Luigi Lepri, Giorgio Napolitano, Paolo Pombeni, Walter Vitali. Produzione: Lab Film, Felix Film, in collaborazione con Rai Cultura. Durata: 60'

Introducono Mauro Bartoli e Lorenzo K. Stanzani


Nel secondo dopoguerra Bologna è la città comunista in Occidente, la ‘vetrina rossa' del buongoverno di sinistra. Una vetrina in diversi momenti a un passo dall'andare in frantumi. Negli anni Settanta Bologna, città universitaria, si trova al centro del movimento giovanile, con proteste e manifestazioni contro il governo nazionale. In mezzo a questo fermento, tra governo e manifestanti, tra lotta e repressione, tra le stragi che colpiscono la città e i carri armati in piazza, c'è il sindaco Renato Zangheri o, come lo chiamano alle feste dell'Unità, il ‘compagno professore'. Uomo di cultura, importante studioso del socialismo, Renato Zangheri, sindaco di Bologna dal 1970 al 1983, si trova a fare i conti con la traduzione degli ideali in atti concreti, che sviluppa incentivando la cultura e promuovendo un modello di welfare socialista.
Zangheri è il primo in Italia ad assegnare uno spazio pubblico all'associazionismo omosessuale. Questa è la storia di un intellettuale al comando.
Il film si sviluppa su due conversazioni filmate con Renato Zangheri realizzate dagli autori. Registrati tra il 2008 e il 2009, questi lunghi colloqui sono le ultime interviste rilasciate dal politico e storico italiano. In una di queste Zangheri parla della sua esperienza di sindaco, nell'altra del socialismo, di cui è stato uno dei massimi studiosi internazionali. L'idea narrativa è quella di dare spazio alle parole di Zangheri, mediante l'uso di interviste recuperate in archivi nazionali, locali e di famiglia, cercando di costruire il racconto attraverso la sua testimonianza, alternata a quella di storici, politici, collaboratori e amici. Nei tredici anni in cui Zangheri fu sindaco, Bologna fu teatro di tanti eventi: le stragi dell'Italicus e della Stazione, le rivolte studentesche degli anni Settanta con la morte di Francesco Lorusso, l'occupazione dell'università da parte dell'esercito, ma anche la concessione, per la prima volta in Italia, di uno spazio all'associazionismo omosessuale, la costruzione di scuole, parchi, istituzioni culturali, lo sviluppo dei quartieri, la crescita del benessere e dei servizi ai cittadini. Il film attraversa la storia della città di Bologna seguendone il sindaco, ascoltandone le parole, studiandone i comportamenti, evidenziandone le responsabilità.
(Mauro Bartoli)

Zangheri fu un intellettuale di prima grandezza, una figura di sindaco fra le più alte di tutta la storia della Repubblica italiana. La finezza intellettuale e la sensibilità culturale di Zangheri caratterizzarono al tempo stesso scelte e iniziative della sua attività di sindaco che fecero di Bologna un polo di attrazione della vita intellettuale e politico-culturale nel paese. Non si può non sapere, Renato mostra di saperlo bene, che una politica impoverita culturalmente, indebolita nei suoi presupposti di autocoscienza storica e nella sua capacità di sempre nuovo nutrimento ideale, perde forza di persuasione e capacità di guida.
(Giorgio Napolitano)

 

a seguire
BOLOGNA 900 (Italia/2016) di Giorgio Diritti (35')

Proiezioni:
Sabato 30 luglio 2016
Piazza Maggiore
21.45
L'evento è parte di: Sotto le stelle del cinema

Tariffe:

Ingresso libero

Dettagli sul luogo:

Documenti

Cartolina della serata

Tipo di File: PDF Dimensione: 184.30 Kb