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NON PENSARCI

(Italia/2007)

Regia e soggetto: Gianni Zanasi. Sceneggiatura: Gianni Zanasi, Michele Pellegrini. Fotografia: Giulio Pietromarchi. Montaggio: Rita Rognoni. Scenografia: Berto De Angelis. Musica: Merci Miss Monroe, Les Fauves, Atomik Dog. Interpreti: Valerio Mastandrea (Stefano Nardini), Anita Caprioli (Michela Nardini), Giuseppe Battiston (Alberto Nardini), Caterina Murino (Nadine), Paolo Briguglia (Paolo Guidi), Dino Abbrescia (Stefano), Teco Celio (Walter Nardini), Gisella Burinato (mamma Nardini). Produzione: Beppe Caschetto e Rita Rognoni per ITC Movie, Pupkin Production, in collaborazione con LA7. Durata: 109'. Versione originale con sottotitoli inglesi
Copia proveniente da Istituto Luce Cinecittà Filmitalia, CSC - Cineteca Nazionale


Introduce Gianni Zanasi

Serata promossa da Noema Life

Se vivete nel profondo Nord-Est e siete curiosi di sapere come sia questa ‘Roma ladrona' della quale tanto blaterano alcuni vostri compatrioti, e se volete andare al di là dei luoghi comuni che vogliono questo Paese diviso in mille staterelli come ai tempi dei Comuni, Non pensarci è l'esperienza cinematografica giusta. È diretto da un regista emiliano - Gianni Zanasi - che a Roma si è ambientato benissimo, fin dall'opera prima Nella mischia. Inoltre, è un film in cui il ‘romano de Roma' Valerio Mastandrea e l'udinese Giuseppe Battiston sono fratelli, e già questo la dice lunga sul coraggio del regista-sceneggiatore. Racconta di un ‘emigrante' di successo costretto a ritornare alla cittadina natìa. A volte è New York, a volte è Londra o Parigi o Mosca, ma il mondo è pieno di ragazzi che partono da un paesello e vanno nella capitale per sfondare. L'ha fatto anche Zanasi, per fare il cinema, e lo Stefano di Non pensarci è ovviamente una sua proiezione. Solo che non fa il regista, ma il chitarrista rock: è finito anche su copertine illustri ("Mucchio", "Rockerilla"...) ma ora la sua carriera è in stallo, e la fidanzata lo tradisce con il chitarrista di un altro gruppo, molto più giovane. Ecco quindi il nostro Stefano (Mastandrea) montare in macchina e tornare a Rimini, dove il fratello Alberto (Battiston) dirige la ‘fabbrichetta' creata da papà e mamma (Teco Celio e Gisella Burinato) mentre la sorella Michela (Anita Caprioli) lavora nell'acquario cittadino.
Non ve l'abbiamo ancora detto, ma è giunto il momento: Non pensarci è una commedia - ed è molto divertente. Potrebbe sembrare, a uno sguardo distratto, la storia di tre fratelli lievemente squinternati. Sotto questa crosta, però, si intravedono argomenti importanti: lo scollamento dei legami familiari, l'incomprensione tra Nord e Centro, l'assenza della politica, la crisi strisciante di un modello economico in cui una parte di questo Paese - che qualcuno, chissà perché, chiama Padania - si è identificata.
(Alberto Crespi)

Tra le location fondamentali del film c'è sicuramente la fabbrica, il luogo che circonda Alberto, dove lui trascina quotidianamente il segreto del suo fallimento, il posto dove echeggia l'infanzia anche di Stefano e di Michela e che simboleggia la stabilità e l'identità familiare. Oltre a questo mi dava anche l'occasione per effetti magari semplici, ma irrinunciabili come vedere Stefano punk-rocker in camice da caporeparto che discute con una ragioniera di cose che non capisce e non capirà
mai, o i tre fratelli che corrono a nascondersi come ragazzini alla visita sorniona e in realtà vitrea del padre. Così quando all'inizio mi hanno chiesto quante comparse volevo al posto degli operai io ho detto che preferivo gli operai, quelli veri che avremmo trovato là. Può sembrare marginale ma è una delle cose che ha dato il ‘La' e che ci ha fatto capire immediatamente il film che stavamo andando a fare.
(Gianni Zanasi)

Proiezioni:
Lunedì 18 luglio 2016
Piazza Maggiore
21.45
L'evento è parte di: Sotto le stelle del cinema

Tariffe:

Ingresso libero

Dettagli sul luogo:

Documenti

Cartolina della Serata

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