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IL RACCONTO DEI RACCONTI

(Italia-Francia-Gran Bretagna/2015) di Matteo Garrone (134')

Regia: Matteo Garrone. Soggetto: da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile. Sceneggiatura: Edoardo Albinati, Ugo Chiti, Matteo Garrone, Massimo Gaudioso. Fotografia: Peter Suschitzky. Montaggio: Marco Spoletini. Scenografia: Dimitri Capuani. Musica: Alexandre Desplat. Interpreti: Salma Hayek (regina di Selvascura), Vincent Cassel (re di Roccaforte), Toby Jones (re di Altomonte), Shirley Henderson (Imma), Stacy Martin (Dora giovane), Alba Rohrwacher, Massimo Ceccherini (circensi), John C. Reilly (re di Selvascura), Hayley Carmichael (Dora), Bebe Cave (Viola). Produzione: Matteo Garrone, Jeremy Thomas, Jean e Anne-Laure Labadie per Archimede e Le Pacte. Durata: 134'
Versione originale con sottotitoli italiani

Introduce Matteo Garrone

Serata promossa da Bonfiglioli

Sin dalla prima lettura delle cinquanta fiabe che compongono il libro, assieme agli sceneggiatori, ci siamo trovati di fronte a numerose scelte da compiere: selezionare le storie che ci piacevano di più e poi renderle credibili, come se le vedessimo accadere sotto i nostri occhi. Per i miei film precedenti sono partito da fatti reali, e li ho trasfigurati fino ai confini di una dimensione quasi fantastica. In questo caso, invece, abbiamo compiuto il percorso inverso: abbiamo preso spunto da situazioni fiabesche per poi ricondurle su un piano realistico e concreto, anche attraverso un lavoro di sottrazione, affinché lo spettatore possa in ogni momento sentirsi parte del racconto. Questo lavoro di sottrazione ha lasciato comunque intatti i temi e i sentimenti fondamentali del libro, mostrandoli in tutta la loro modernità, davvero sorprendente. Noi per primi ne siamo rimasti meravigliati: l'horror, ad esempio, è già tutto in Basile, non abbiamo aggiunto proprio nulla. Ma più ancora ci ha colpito la capacità di queste fiabe di cogliere alcune ossessioni contemporanee: la smania per la giovinezza e la bellezza - che Basile descrive in modo persino iperrealista, offrendo con quattro secoli d'anticipo una satira della chirurgia estetica di oggi - l'ossessione di una madre pronta a tutto pur di avere un figlio, il conflitto tra le generazioni e la violenza che una ragazza deve affrontare per diventare adulta.
(Matteo Garrone)

Il Seicento è un secolo che somiglia molto al nostro, viene dopo una grande mutazione, il cambiamento dell'immagine del mondo e della storia del pianeta con la scoperta dell'America e la conquista; il Barocco ci appartiene forse oggi come non mai: "barocco è il mondo", ammoniva già Gadda, altro che neorealista!; dal Barocco si scivola presto nel gotico e nell'horror (e penso alle scene di peste scolpite in cera da Gaetano Zumbo, di straordinaria attualità); mutano, con la mutazione, anche i sogni, l'immaginario, e i deliri del Seicento sono affini ai nostri. Il Seicento è anche il teatro elisabettiano con la sua visionarietà e dismisura: il cuore strappato di Peccato che sia una puttana, e poi ovviamente Shakespeare, la Tempesta del vecchio mondo che incontra il Caliban delle Americhe (e già Calvino aveva avvertito che tra le fiabe di Giambattista Basile e Shakespeare c'erano stretti rapporti e i Grimm avevano capito che il sottofondo popolare di Basile era lo stesso dei loro contadini). Garrone ha cercato di capire le basi della sua ispirazione (quella dei film già fatti e quella dei film che farà) scavando nel passato di una cultura collettiva, antropologica e non storica, quale ci viene rivelato dalla fiaba (la fantasia che nasce dall'inconscio collettivo, dall'umano più concreto in mescolanza e sintonia con il mondo vegetale e con quello animale: e sta in questa unione e in questo scambio il fascino maggiore del film) e non dalla storia (la ragione che interpreta e spiega).
(Goffredo Fofi)

 

Proiezioni:
Domenica 17 luglio 2016
Piazza Maggiore
21.45
L'evento è parte di: Sotto le stelle del cinema
Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli

Tariffe:

Ingresso libero

Dettagli sul luogo:

Documenti

Cartolina della Serata

Tipo di File: PDF Dimensione: 1.07 Mb