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IL MONELLO

(The Kid, USA, 1921)


Regia, sceneggiatura e musica: Charles Chaplin. Fotografia: Roland Totheroh. Montaggio: Charles Chaplin, Roland Totheroh. Scenografia: Charles D. Hall. Interpreti: Charles Chaplin (il vagabondo), Edna Purviance (la madre), Jackie Coogan (il bambino), Tom Wilson (poliziotto), May White (sua moglie), Carl Miller (pittore). Produzione: Charles Chaplin per First National. DCP. Durata: 60'. Didascalie inglesi con sottotitoli italiani
Copia proveniente da Roy Export Company S.A.S., Fondazione Cineteca di Bologna. Restaurato da Cineteca di Bologna presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata
Musica composta da Charles Chaplin in collaborazione con Eric James restaurata e adattata da Timothy Brock ed eseguita dall'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, diretta da Timothy Brock

 

Introducono Tim Lanza (Cohen Media Group) e Cecilia Cenciarelli

 

Del Monello conosciamo già tutto. Sappiamo, ad esempio, che per salvare i negativi del film che rischiavano il pignoramento in attesa della sentenza di divorzio, Chaplin li imballò in dodici casse (divisi in cinquecento rulli nascosti dentro ai barattoli del caffè) e li trafugò fino a Salt Lake City. Qui, in una stanza d'albergo, Chaplin e Rollie Totheroh montarono il film con un'attrezzatura di fortuna. Conosciamo anche la storia di Jackie Coogan, che oltre a essere stato forse il più prodigioso dei comprimari chapliniani, fu l'interruttore che accese l'ispirazione per Il monello. Sappiamo infine, che anche Il monello, come tutti i film di Chaplin, fu realizzato 'contro e nonostante'. Furono in molti a sconsigliargli di avventurarsi su un terreno praticamente inesplorato, in cui farsa, commedia e melodramma avrebbero dovuto trovare e mantenere un equilibrio credibile per quasi un'ora. Eppure Chaplin si calò nel registro drammatico con sicurezza e onestà, smorzando la farsa con la poesia e prevenendo l'eccesso di sentimento con una comicità incontaminata in cui riescono a trovare fluidamente spazio il surreale e l'onirico. Se è vero, come molti critici hanno sostenuto, che nei suoi film Chaplin non ha fatto altro che rievocare e declinare l'esperienza e l'umiliazione della povertà e i ripetuti strappi affettivi vissuti da bambino, forse mai, come in Il monello, il racconto dell'infanzia è apparso tanto sincero e autentico.

(Cecilia Cenciarelli)

 

Restauro e adattamento della colonna sonora del Monello
Chaplin era anziano ma ancora molto attivo quando compose la colonna sonora per Il monello al pianoforte di casa a Corsier-sur-Vevey, in Svizzera, nel 1971. Compose diciotto distinti movimenti e affidò al suo fedele collaboratore Eric James il compito di trascriverle per partitura. Per orchestrare le musiche e dirigere la sessione di registrazione fu chiamato l'arrangiatore e compositore inglese Eric Rogers. In continuità con le colonne sonore precedenti, la musica del Monello non è sentimentale nel senso più convenzionale e nostalgico del termine, ma richiama in
maniera personalissima l'infanzia di Chaplin e il tipo di musica che probabilmente era abituato a sentire in casa. La colonna sonora fu composta per la versione rieditata da Chaplin nel 1971. Come per tutti gli altri suoi film, le musiche composte da Chaplin non erano pensate per essere eseguite dal vivo e venivano registrate in studio per la proiezione al cinema o il passaggio televisivo del film. Per questo motivo furono tutte composte per una velocità di proiezione di 24 fotogrammi al secondo. Il mio lavoro è consistito nell'adattare la colonna sonora composta per la versione sonora del Monello alla versione muta dello stesso (proiettato a 21 fotogrammi al secondo), sviluppando la partitura per allungare i passaggi e mantenendo al contempo la sincronizzazione con le immagini. Mentre per alcune scene più brevi si è trattato semplicemente di sviluppare l'arrangiamento per poche battute, in molti altri casi è stato necessario un lavoro più approfondito. Per quei passaggi ho fatto riferimento agli appunti originali presenti sulle singole parti a matita e ho ripreso l'orchestrazione da zero usando come modello le partiture di Luci della città, Tempi moderni e La febbre dell'oro, composte da Chaplin nel suo periodo di massima creatività.

(Timothy Brock)

precedono

TIRO A SEGNO

(The High Sign, USA/1921)

 

Regia e sceneggiatura: Buster Keaton, Eddie Cline. Fotografia: Elgin Lessley. Interpreti: Buster Keaton, Bartine Burkett, Al St. John. Produzione: Joseph M. Schenck per Comique Film Corporation. DCP. Durata: 21'. Didascalie inglesi con sottotitoli italiani
Copia proveniente da Fondazione Cineteca di Bologna
Restaurato nel 2016 da Cineteca di Bologna in collaborazione con Cohen Film Collection presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata. Con il sostegno di Matthew e Natalie Bernstein
Musica composta da Donald Sosin eseguita dall'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, diretta da Timothy Brock 

 

Primo dei diciannove cortometraggi diretti da Buster Keaton (ed Eddie Cline) tra il 1920 e il 1923, The High Sign è di fatto il suo esordio da autore indipendente. Deluso dal risultato finale e
proprio in virtù di questa nuova libertà creativa, Keaton decise di accantonare il film per più di un anno a favore di One Week. Se pur non all'altezza, per stile e solidità narrativa, della straordinaria odissea dei due novelli sposi alle prese con la casa dei loro sogni, The High Sign è un film ricco di gag brillanti e surreali, che fotografa il passaggio di Keaton dalla 'stagione Arbuckle' a un'epoca di folgorante e personalissima ispirazione comica.

(Cecilia Cenciarelli)


POLIZIOTTI

(Cops, USA/1922)

 

Regia e sceneggiatura: Buster Keaton, Eddie Cline. Fotografia: Elgin Lessley. Interpreti: Buster Keaton, Virginia Fox, Joe Roberts, Steve Murphy, Eddie Cline. Produzione: Joseph M. Schenck per Comique Film Corporation. DCP. Durata: 20'. Didascalie inglesi con sottotitoli italiani
Copia proveniente da Fondazione Cineteca di Bologna
Restaurato nel 2016 da Cineteca di Bologna in collaborazione con Cohen Film Collection presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata. Con il sostegno di Matthew e Natalie Bernstein
Musica composta da Timothy Brock eseguita dall'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, diretta da Timothy Brock  

 

La lavorazione di Cops iniziò poco prima del secondo processo Arbuckle, cosa che secondo molti rese il film più cupo di quanto non fosse nel progetto iniziale di Keaton. Pur armato delle migliori intenzioni, il suo personaggio scivola progressivamente in una spirale kafkiana di colpevolezza alla quale, sul finire, sembra non avere più la forza di opporsi, scegliendo di lasciarsi 'inghiottire' dai cancelli del commissariato di polizia. L'ultima sequenza, in cui Buster è inseguito da una moltiplicazione terribile di poliziotti, resta tra le più celebri e immediatamente riconoscibili della storia del cinema.

(Cecilia Cenciarelli)

 

Proiezioni:
Mercoledì 29 giugno 2016
Piazza Maggiore
21.45
L'evento è parte di: Sotto le stelle del cinema
Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli
Accompagnamento Musicale Accompagnamento Musicale

Tariffe:

Ingresso libero

Dettagli sul luogo:

Documenti

Cartolina della serata

Tipo di File: PDF Dimensione: 1.47 Mb