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È SIMPATICO, MA GLI ROMPEREI IL MUSO

(César et Rosalie, Fra-Ita-Ger/1972) di C. Sautet (110')

 

Regia: Claude Sautet. Sceneggiatura: Jean-Loup Dabadie, Claude Sautet, con la collaborazione di Claude Néron. Fotografia: Jean Boffety. Montaggio: Jacqueline Thiédot. Scenografia: Pierre Guffroy. Musica: Philippe Sarde. Interpreti: Yves Montand (César), Romy Schneider (Rosalie), Sami Frey (David), Umberto Orsini (Antoine), Eva Maria Meinecke (Lucie), Bernard Le Coq (Michel), Gisela Hahn (Carla), Isabelle Hupper (Marité), Henri-Jacques Huet (Marcel), Pippo Merisi (Albert), Michel Piccoli (la voce narrante). Produzione: Fildebroc, Mega Film, Paramount-Orion Filmproduktion. Durata: 110'
Versione originale con sottotitoli italiani
Copia proveniente da Studiocanal

 

Introduce Roberto Chiesi

 

Nella sua struttura drammaturgica, César et Rosalie rappresenta la quintessenza dei film di Sautet, attraverso tre protagonisti con i quali il regista confessa di essersi identificato: degli eroi adulti, che più o meno 'ce l'hanno fatta' nella vita, ma la cui fragilità e immaturità riappare in superficie, di pari passo con gli sconvolgimenti emotivi. Sono questi movimenti interiori che scandiscono il procedere del racconto, e non il contrario. Sautet parte spesso da situazioni classiche, qui un banale triangolo amoroso, per dirigersi verso l'inatteso e il caos dei sentimenti. I suoi finali sono di solito 'sospesi', aperti su un avvenire incerto.

Concepiva i suoi film come dei brani musicali. César et Rosalie non sfugge a questa regola: dopo aver rifinito la partitura (la sceneggiatura), il regista le dà vita attraverso la sua interpretazione visiva e sonora, tanto in fase di ripresa dove questa si materializza, quanto durante il montaggio in cui imprime il suo ritmo. È un film in cui la fluidità musicale armonizza tutte le rotture di tono - dalla gioia alla malinconia, dalla violenza alla serenità -, e il cui movimento incessante s'accorda all'indecisione degli slanci che descrive, strettamente accompagnati dalla partitura di Philippe Sarde. È uno dei film di Sautet in cui si viaggia di più, da una regione all'altra, da un sentimento all'altro; i personaggi, a due a due, si ritrovano nelle automobili che procedono, mentre attraverso i vetri le trasparenze sfilano come paesaggi mentali; ci si parla senza guardarsi, fissando la strada. Più volte si sfiora l'incidente; ci si arrabbia, ci si rassicura, si rimonta in macchina, si torna indietro o si prosegue il viaggio, ci si consola. I rovesci si succedono alle schiarite, i colpi di vento gettano sabbia in occhi già arrossati: questi temporali fanno parte della meteorologia dei sentimenti secondo Sautet. La sua macchina da presa è uno scanner dei pensieri, e i dialoghi di Dabadie sono come melodie accordate alle precipitazioni del desiderio. Montand è grandioso, Sami Frey tenebroso, Romy sfavillante. Non possono fare a meno gli uni degli altri, ma non arrivano mai a vivere insieme. Si è detto di César et Rosalie che è il Jules e Jim di Sautet, ma il temperamento di Sautet è ben diverso da quello del suo amicoTruffaut. Jules e Jim racconta di un'amicizia rovinata dall'amore di due uomini per la stessa donna. César et Rosalie, al contrario, racconta come come l'amore di César e quello di David per Rosalie facciano nascere fra loro una complicità profonda e duratura (sono d'altra parte i due uomini, su un barca da pesca, e non la ragazza, che appaiono in sovrimpressione sui titoli di testa). Ma Rosalie è una donna indipendente, che rifiuta di farsi ingabbiare in un mondo di valori maschili: impersonata dalla grazia di Romy Shcneider, è un'eroina moderna capace, nella stessa serata, di 'prestare servizio' a casa di César e poi in quella di David, ma solo perché è lei ad averlo scelto. I personaggi di Sautet si riconoscono reciprocamente la libertà di amare, come quella di soffrire, in una vana lotta contro l'incedere del tempo. È ciò che dimostra il magnifico trio di César et Rosalie fino alle ultime immagini del film: tre sguardi si scambiano, un cancello viene superato, un viso si congela prima di sfumare.

(N. T. Binh)

 

 

Proiezioni:
Giovedì 30 luglio 2015
Piazza Maggiore
21.45
L'evento è parte di: Sotto le stelle del cinema
Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli

Tariffe:

Ingresso libero

Dettagli sul luogo:

Documenti

La cartolina della serata

Tipo di File: PDF Dimensione: 4.80 Mb