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PARTY GIRL

(Fra/2014) di M. Amachoukeli, C. Burger, S.Theis (96')

Regia e sceneggiatura: Marie Amachoukeli, Claire Burger, Samuel Theis. Soggetto: Samuel Theis. Fotografia: Julien Poupard. Montaggio: Frédéric Baillehaiche. Scenografia: Nicolas Migot. Musica: Nicolas Weil, Sylvain Ohrel, Alexandre Lier. Interpreti: Angélique Litzenburger (Angélique), Joseph Bour (Michel), Mario Theis (Mario), Samuel Theis (Samuel), Séverine Litzenburger (Séverine), Cynthia Litzenburger (Cynthia). Produzione: Marie Masmonteil e Denis Carot per Elzévir Films. Durata: 95'
Premi: Festival di Cannes (2014): Caméra d'or e Prix d'ensemble Un certain regard

Introduce Gian Luca Farinelli


Il film tratteggia il ritratto di Angélique. È la madre di Samuel che ha avuto l'idea di mettere in scena la sua vera famiglia. Ogni componente interpreta se stesso. Attorno a loro, per incarnare gli altri personaggi, abbiamo scelto degli attori non professionisti. Tutto è iniziato con un evento realmente accaduto: l'insolito matrimonio di Angélique qualche anno fa. A quasi sessant'anni, quell'unione ha suscitato una serie di interrogativi. Ha rappresentato il bilancio di una vita, quella di una donna che ha conosciuto solo l'ambiente notturno e che si è decisa a sistemarsi solo in tarda età. Ai nostri occhi era una situazione straordinariamente cinematografica. Siamo partiti dal contesto autobiografico: la condizione dei figli di Angélique, la sua vita nel cabaret, le sue nozze, la figlia Cynthia data in affido a un'altra famiglia, eccetera. In seguito abbiamo dovuto trasformare gli eventi reali in finzione e organizzarli in modo da renderli una storia cinematografica. In questo senso non abbiamo inventato nulla. Alla base c'erano situazioni sufficientemente intense. E partendo da questi elementi reali, bisognava in seguito trovare una traiettoria forte per il personaggio di Angélique e per farlo abbiamo dovuto inventare anche delle scene, delle situazioni e delle sfide pur restando fedeli all'essenza dei personaggi. In pratica è stato necessario fare un percorso da funamboli, camminando su una fune tesa tra finzione e realtà. Con Angélique siamo partiti da come lei è nella realtà. Molte cose sono davvero le sue, i gioielli per esempio, e non abbiamo avuto bisogno di inventare molto. Adoriamo la sua esuberanza, che spesso abbiamo dovuto contenere e a volte persino limitare! Volevamo renderla un personaggio senza tradirla. E attraverso lei, volevamo mettere in discussione l'amore, la famiglia, la libertà, il senso del limite. Angélique è libera o egoista? Spontanea o sconsiderata? Generosa o irresponsabile? Per tracciare il ritratto di Angélique, avremmo potuto fare un documentario, ma abbiamo provato un forte desiderio di finzione. Il suo percorso è stato la nostra fonte di ispirazione e ha scatenato la nostra immaginazione. Volevamo raccontare una storia. C'è molta fantasia nella realtà, nella vita delle persone comuni. E questo vale anche per la vita di Angélique. È appassionante andare a scovare il lato romanzesco laddove viene tenuto nascosto in un angolo segreto. Il nostro compito consisteva nel trovarlo e nel mostrarlo. E al tempo stesso è stata la realtà a guidarci: volevamo che nutrisse e sostenesse la finzione ogni volta che fosse possibile.

(Marie Amachoukeli, Claire Burger e Samuel Theis)


Al contempo seducente e scostante, antipatica e dolce, sempre imprevedibile, decisamente libera, erede di prestigiose antenate (Gloria, Wanda, Mamma Roma...), Angélique costituisce la maggiore attrazione del film. Ma non brillerebbe tanto se quelli che la circondano non le offrissero così bene la battuta e il contesto finzionale, e se i registi non l'accompagnassero senza mai giudicarla nel suo percorso tra ombra e luce, desiderio e rifiuto della vita di coppia, bellezze e brutture del crepuscolo di una vita che indoviniamo essere stata solare e intensa. Il talento di Amachoukeli, Burger e Theis sta tutto nel sapersi eclissare, nel prendere coscienza del fatto che Angélique Litzenburger è già in sé un film, che si doveva solo guidare, nutrire e articolare, senza imporre dei vincoli troppo rigidi.

(Serge Kaganski)

 

Proiezioni:
Mercoledì 8 luglio 2015
Piazza Maggiore
21.45
L'evento è parte di: Sotto le stelle del cinema
Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli

Tariffe:

Ingresso libero

Dettagli sul luogo:

Documenti

La cartolina della serata

Tipo di File: PDF Dimensione: 994.08 Kb