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IL DOTTOR STRANAMORE, OVVERO: COME IMPARAI A NON PREOCCUPARMI E AD AMARE LA BOMBA

"La scienza moderna ha provato a se stessa che non può che avanzare con l'aiuto di conoscenze incomplete, che non c'è progresso possibile se non accettando una parte d'indeterminazione, e che solo una certa e volontaria ignoranza permette di stabilire delle leggi. Il film di Kubrick ci dice a sua volta che non c'è sapere senza pericolo, lucidità senza un po' di cecità, né arte o vita autentiche senza minacce consentite" (Jean Narboni). Ancora manichini, ancora guerra, ancora la fallibilità dei sistemi umani di distruzione controllata. Kubrick cerca di costruire il primo film comico che somigli a un principio scientifico. Ne esce un'opera inimitabile assurda, un incontro tra Artaud, Chaplin e i filosofi della scienza. Dentro il film - così come dentro le storie che Kubrick racconta ogni volta - c'è un nocciolo anarchico, incontrollabile, simile alla spiritata recitazione di Jack Nicholson in Shining. Qui è di nuovo Peter Sellers, che cambia faccia, abiti, ruoli e piazza in tutto il film un umorismo feroce e straniante. Tutto il cinema di Kubrick, del resto, è una sola cosa, in divenire. Secondo Michel Ciment: "Ciò che rivelano tanto 2001 quanto Il dottor Stranamore è che la pura razionalità può sfociare nell'irrazionale. Lo scienziato tedesco, alla pari dell'ordinatore HAL 9000, sprofonda nella follia e nel delirio. Anche qui passione e ragione ingaggiano una lotta senza quartiere, una lotta feconda per l'artista se si presta fede a Freud, secondo il quale "nella follia non c'è soltanto un metodo, ma un frammento di verità storica'". Il fungo atomico, creato da bombe più spiritose che intelligenti, ci avvertono che possiamo sopportare tutto, tranne il ridicolo di questo mondo impazzito. (rm)

Proiezioni:
Sabato 26 luglio 2008
Piazza Maggiore
22.00
L'evento è parte di: Sotto le Stelle del Cinema
Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli

Tariffe:

ingresso gratuito

Dettagli sul luogo: